Le Favole Che Curano

The healing ground of fairy tales is subconscious and no matter how hard we try to define it, we cannot achieve scientific rigour. Building a bridge to the unconscious is at the heart of therapeutic work, and each author has contributed his or her own approach to foster this profound contact. The unconscious, in fact, is not only a hidden sphere but also a place where conflicts, traumas and repressed desires are deposited that often impede the evolutionary path that each of us needs to come into contact with. <<A new way of looking at childhood disorders, they can be seen not so much as past causes but as vocations, not so much as past influences but as revelations of an intuited future>> (James Hillman, The Soul Code: pag.29). Fairy tales, as symbolic containers, guide us to this hidden part of human psychology, while remaining outside the domain of rationality. They can offer guidance to those who suffer, helping them to regain harmony with the evolutionary purpose that belongs to everyone. Each author has developed his own therapeutic language to investigate these inner dynamics. The way of doing therapy can be defined, since the beginning of psychology, as building a bridge to the unconscious: Freud used language to decode hidden messages; Jung highlighted the power of universal symbols; Hillman emphasised the power of imagination and inner images; and Bettelheim highlighted the transformative value of symbolic stories. Therapeutic work with fairy tales is not limited to a single approach, but draws on the legacy of different schools of thought that have contributed to the development of languages for dealing with the unconscious. In this thesis, I will address this issue with a focus on the world of children, characterised by an evolving and forming psyche, the ideal terrain for the application of tales in therapy. While children are still in the process of constructing their selves and their representations of the world, fairy tales offer a tool that goes far beyond mere storytelling, becoming a therapeutic means to express, learn about, confront and transform the inner world. In this context, the therapeutic approach with fairy tales is enriched with nuances linked to child psychology, with a focus on defence mechanisms, emotional growth and the management of psychological conflicts that the child experiences on a daily basis, guiding him or her along the sincere path of life: <<We are not born to be perfect; we are born to be authentic. Our authenticity is our destiny>> (James Hillman, The Soul Code: pag.31).

Il terreno di cura delle fiabe è subconscio e per quanto si cerchi di definirlo, non si riesce ad avere rigore scientifico. La costruzione di un ponte per l'inconscio è il cuore del lavoro terapeutico, e ciascun autore ha contribuito con il proprio approccio per favorire questo contatto profondo. L’inconscio, infatti, non è solo una sfera nascosta ma anche un luogo in cui si depositano conflitti, traumi e desideri repressi che spesso impediscono il cammino evolutivo con cui ognuno di noi ha bisogno di venire in contatto. <<Un modo nuovo di guardare ai disturbi infantili, si possono considerare non tanto delle cause passate ma delle vocazioni, non tanto delle influenze passate, quanto delle rivelazioni di un futuro intuito>> (James Hillman, Il codice dell’anima: pag.29). Le fiabe, come contenitori simbolici, ci guidano verso questa parte nascosta della psicologia umana, pur rimanendo fuori dal dominio della razionalità. Possono offrire una guida a chi soffre, aiutando a ritrovare l'armonia con lo scopo evolutivo che appartiene ad ognuno. Ciascun autore ha elaborato un proprio linguaggio terapeutico per indagare queste dinamiche interiori. Il modo di fare terapia può essere definito, fin dall’inizio della psicologia, come la costruzione di un ponte per l’inconscio: Freud ha usato il linguaggio per decodificare i messaggi nascosti; Jung ha evidenziato la potenza dei simboli universali; Hillman ha enfatizzato il potere dell'immaginazione e delle immagini interiori; e Bettelheim ha messo in luce il valore trasformativo delle storie simboliche. Il lavoro terapeutico con le fiabe non si limita ad un unico approccio, ma raccoglie l'eredità di diverse scuole di pensiero che hanno contribuito a sviluppare linguaggi per affrontare l'inconscio. In questa tesi affronterò questo tema con un focus sul mondo infantile, caratterizzato da una psiche in continua evoluzione e in formazione, il terreno ideale per l'applicazione dei racconti in terapia. Mentre i bambini sono ancora nella fase di costruzione del loro sé e delle loro rappresentazioni del mondo, le fiabe offrono uno strumento che va ben oltre la semplice narrazione, diventando un mezzo terapeutico per esprimere, conoscere, confrontarsi e trasformare il mondo interiore. In questo contesto, l’approccio terapeutico con le fiabe si arricchisce di sfumature legate alla psicologia infantile, con un’attenzione ai meccanismi di difesa, di crescita emotiva e di gestione dei conflitti psicologici che il bambino vive quotidianamente, guidandolo nel cammino sincero della propria vita: <<Non siamo nati per essere perfetti; siamo nati per essere autentici. La nostra autenticità è il nostro destino>> (James Hillman, Il codice dell’anima: pag.31).