This thesis analyzes the experience of advanced oncology patients and their caregivers, highlighting physical, psychological, and social needs. After an overview of cancer and epidemiological data in Italy, with a focus on the Piedmont region, the issue of care continuity is explored, often perceived as fragmented. The importance of early palliative care and national regulations, such as Law 38/2010 and the PNRR – M6C1, which promote an integrated approach, is emphasized. The study delves into cancer-related trauma and the mind-body connection, analyzing the anxieties associated with end-of-life and the critical role of family members in processing emotions related to illness and death. A specific focus is placed on grief and therapeutic support during terminal stages. The final section presents a case-control clinical study conducted at the Continuity of Care Clinic of the San Giovanni Bosco Hospital in Turin. The research evaluates the impact of the disease on patients and caregivers, examining psychological effects and differences between those accessing the clinic and those who do not, using validated self-report tools.
La tesi analizza l’esperienza dei pazienti oncologici avanzati e dei loro caregiver, evidenziando bisogni fisici, psicologici e sociali. Dopo un inquadramento della malattia oncologica e dei dati epidemiologici italiani, con focus sul Piemonte, viene approfondita la continuità assistenziale, spesso percepita come frammentata. Si sottolinea l'importanza delle cure palliative precoci e delle normative nazionali, come la Legge 38/2010 e il PNRR – M6C1, che promuovono un approccio integrato. Viene esplorato il trauma oncologico e il rapporto tra mente e corpo, analizzando le angosce del fine vita e il ruolo cruciale dei familiari nell’elaborazione emotiva della malattia e della morte. Un approfondimento riguarda il lutto e l’accompagnamento terapeutico nella fase terminale. Infine, viene presentato uno studio clinico caso-controllo presso l’Ambulatorio di Continuità delle Cure dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino. La ricerca valuta l’impatto della malattia su pazienti e caregiver, analizzando effetti psicologici e differenze tra chi accede all’Ambulatorio e chi no, utilizzando strumenti self-report validati.
Affettività e vissuti somatopsichici nei pazienti oncologici e nei loro familiari. Uno studio presso l'Ambulatorio di Continuità delle Cure dell'Asl Città di Torino.
ALIMBERTI PELLEGRINI, GINEVRA
2023/2024
Abstract
La tesi analizza l’esperienza dei pazienti oncologici avanzati e dei loro caregiver, evidenziando bisogni fisici, psicologici e sociali. Dopo un inquadramento della malattia oncologica e dei dati epidemiologici italiani, con focus sul Piemonte, viene approfondita la continuità assistenziale, spesso percepita come frammentata. Si sottolinea l'importanza delle cure palliative precoci e delle normative nazionali, come la Legge 38/2010 e il PNRR – M6C1, che promuovono un approccio integrato. Viene esplorato il trauma oncologico e il rapporto tra mente e corpo, analizzando le angosce del fine vita e il ruolo cruciale dei familiari nell’elaborazione emotiva della malattia e della morte. Un approfondimento riguarda il lutto e l’accompagnamento terapeutico nella fase terminale. Infine, viene presentato uno studio clinico caso-controllo presso l’Ambulatorio di Continuità delle Cure dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino. La ricerca valuta l’impatto della malattia su pazienti e caregiver, analizzando effetti psicologici e differenze tra chi accede all’Ambulatorio e chi no, utilizzando strumenti self-report validati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/162101