In this paper, I will address the topic of how behavioral finance and psychology influence the way investors, or potential investors, make investment decisions, particularly whether these decisions are ethical or not. A series of heuristics and biases, understood respectively as mental shortcuts and cognitive distortions, characterize individuals' decision-making processes, including in the financial domain. Biases such as overconfidence, familiarity bias, and herding behavior often lead to suboptimal investment choices in terms of risk-return trade-offs, making decisions that are not perfectly rational but rather emotionally driven. Moreover, these distortions also affect the ethical dimension of investments, influencing investors to either opt for Socially Responsible Investments (SRI), which meet the so-called ESG criteria, or solely pursue potential financial returns. In this study, a questionnaire was developed and subsequently administered to over 70 individuals, after which I conducted an analysis of the results. The questionnaire included questions on behavioral finance and biases, ethical investments, and how some of these biases influence concrete investment decisions, particularly ethical ones. The collected data confirm the phenomenon of loss aversion bias, as well as the strong effect of familiarity bias, which can lead to less ethical investment choices and lower portfolio diversification. Conversely, respondents reported a more moderate influence of herding behavior, favoring ESG-compliant investments over more “popular” ones. Additionally, the role of emotions associated with financial gains and losses was analyzed, particularly how investing in ethical versus less ethical companies impacts an individual’s emotional state when experiencing a loss (ESG company) or a profit (non-ESG company). Finally, the conclusions of this research were drawn, along with some final considerations based on all the questions posed.
In questo elaborato andrò ad affrontare il tema di quanto la finanza comportamentale e la psicologia influenzino il modo in cui gli investitori, o potenziali tali, prendano decisioni di investimento, e in particolare se queste siano etiche o meno. Una serie di euristiche e bias, intesi rispettivamente come scorciatoie mentali e distorsioni del pensiero, caratterizzano la presa di decisioni da parte degli individui, anche in ambito finanziario. Bias come l’overconfidence (eccessiva sicurezza), il familiarity bias (cd. della familiarità) o l’herding behaviour (effetto gregge) determinano scelte di investimento spesso sub-ottimali in termini di rischio-rendimento e non perfettamente razionali (ma piuttosto emotive). Inoltre, queste distorsioni hanno un effetto anche sul livello di eticità dell’investimento, portando l’investitore a optare per gli SRI, ossia gli Investimenti Socialmente Responsabili, i quali sono soddisfano i cd. criteri ESG, oppure solo a perseguire un potenziale ritorno economico. In questo lavoro, è stato predisposto un questionario, che è stato, poi, somministrato a oltre 70 persone e di cui ho effettuato una analisi dei risultati. Esso riportava domande riguardanti la finanza comportamentale e i bias, gli investimenti etici e, il modo in cui alcuni di questi bias condizionano concrete decisioni di investimento, soprattutto etiche. Dai dati raccolti risulta confermato il fenomeno dell’avversione alla perdita (loss aversion bias), nonché elevato l’effetto del bias della familiarità e questi, oltretutto, portano a possibili scelte di investimento poco etiche e ad una bassa diversificazione del portafoglio. Gli intervistati riportano, invece, una più moderata influenza dell’effetto gregge, preferendo soluzioni più ESG compliant a investimenti più “popolari”. È stato, poi, analizzato il ruolo delle emozioni associate a perdite o guadagni di natura finanziaria e quanto l’aver investito in titoli di aziende rispettivamente etiche o poco etiche influenzi lo stato emotivo della persona nel momento in cui si realizza una perdita (azienda ESG) o un profitto (azienda non ESG). Infine, sono state tratte le conclusioni di questa ricerca e fatte alcune considerazioni finali sulla base di tutte le domande poste.
Il ruolo dei bias comportamenti nelle scelte di investimento etico
FERRARO, LUIGI
2023/2024
Abstract
In questo elaborato andrò ad affrontare il tema di quanto la finanza comportamentale e la psicologia influenzino il modo in cui gli investitori, o potenziali tali, prendano decisioni di investimento, e in particolare se queste siano etiche o meno. Una serie di euristiche e bias, intesi rispettivamente come scorciatoie mentali e distorsioni del pensiero, caratterizzano la presa di decisioni da parte degli individui, anche in ambito finanziario. Bias come l’overconfidence (eccessiva sicurezza), il familiarity bias (cd. della familiarità) o l’herding behaviour (effetto gregge) determinano scelte di investimento spesso sub-ottimali in termini di rischio-rendimento e non perfettamente razionali (ma piuttosto emotive). Inoltre, queste distorsioni hanno un effetto anche sul livello di eticità dell’investimento, portando l’investitore a optare per gli SRI, ossia gli Investimenti Socialmente Responsabili, i quali sono soddisfano i cd. criteri ESG, oppure solo a perseguire un potenziale ritorno economico. In questo lavoro, è stato predisposto un questionario, che è stato, poi, somministrato a oltre 70 persone e di cui ho effettuato una analisi dei risultati. Esso riportava domande riguardanti la finanza comportamentale e i bias, gli investimenti etici e, il modo in cui alcuni di questi bias condizionano concrete decisioni di investimento, soprattutto etiche. Dai dati raccolti risulta confermato il fenomeno dell’avversione alla perdita (loss aversion bias), nonché elevato l’effetto del bias della familiarità e questi, oltretutto, portano a possibili scelte di investimento poco etiche e ad una bassa diversificazione del portafoglio. Gli intervistati riportano, invece, una più moderata influenza dell’effetto gregge, preferendo soluzioni più ESG compliant a investimenti più “popolari”. È stato, poi, analizzato il ruolo delle emozioni associate a perdite o guadagni di natura finanziaria e quanto l’aver investito in titoli di aziende rispettivamente etiche o poco etiche influenzi lo stato emotivo della persona nel momento in cui si realizza una perdita (azienda ESG) o un profitto (azienda non ESG). Infine, sono state tratte le conclusioni di questa ricerca e fatte alcune considerazioni finali sulla base di tutte le domande poste.File | Dimensione | Formato | |
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