This paper seeks to investigate how and if the spiral of silence manifests itself in the current context of social media and social participation. In particular, the aim is to determine whether and how new media have transformed traditional mechanisms, providing new ways of expression for micro-framework and restrictive barriers for the arena of public discourse.The spiral theory has been reshaped in light of the impact of social media and framing mechanisms affecting the digital environment in general, from the tools that the digital world offers and that have changed the concept of public such as anonymity and virtual support encouraging victims to get out of the spiral of silence and self-censorship. The relevance of the perceived climate of opinion and the silence caused by fear of judgment and isolation remain the points of continuity with the original theory. Through the analysis of significant events such as the election campaigns to become vice president , the climate of opinion in American colleges and the #MeToo movement we tried to analyze how people respond to social pressure online, what strategies they adopt to express or self-censor their opinions and how digital media influence their perception of the climate of opinion. This paper aims to answer key questions such as: is the spiral of silence still valid in the digital environment? Do new media offer greater freedom of expression? What are the factors that influence the visibility or repression of opinions in social networks?
Questo elaborato si propone di investigare come e se la spirale del silenzio si manifesta nel contesto attuale dei social media e della partecipazione sociale. In particolare, l'obiettivo è determinare se e come i nuovi media abbiano trasformato i meccanismi tradizionali, fornendo nuove vie di espressione per micro-frame e barriere restrittive per l'arena del discorso pubblico. La teoria della spirale è stata rimodellata alla luce dell’impatto dei social media e dei meccanismi di framing che interessano l’ambiente digitale in genere, dagli strumenti che il mondo digitale offre e che hanno cambiato il concetto di pubblico come l’anonimato e il supporto virtuale incentivando le vittime ad uscire dalla spirale del silenzio e l’autocensura. La rilevanza del clima di opinione percepito e l’effetto silenzio causato dalla paura del giudizio e isolamento restano i punti di continuità con la teoria originale. Attraverso l'analisi di episodi significativi come le campagne elettorali per diventare vicepresidente, il clima d’opinione nei college americani e il movimento #MeToo si è cercato di analizzare come le persone rispondono alla pressione sociale online, quali strategie adottano per esprimere o auto-censurare le proprie opinioni e come i media digitali influenzano la loro percezione del clima dell'opinione. Questo elaborato si propone di rispondere a domande chiavi come: la spirale del silenzio è ancora valida nell’ambiente digitale? I nuovi media offrono maggiore libertà di espressione? Quali sono i fattori che influenzano la visibilità o la repressione delle opinioni nei social?
La spirale del silenzio al tempo dei media digitali
STAGNITTO, CLAUDIA
2023/2024
Abstract
Questo elaborato si propone di investigare come e se la spirale del silenzio si manifesta nel contesto attuale dei social media e della partecipazione sociale. In particolare, l'obiettivo è determinare se e come i nuovi media abbiano trasformato i meccanismi tradizionali, fornendo nuove vie di espressione per micro-frame e barriere restrittive per l'arena del discorso pubblico. La teoria della spirale è stata rimodellata alla luce dell’impatto dei social media e dei meccanismi di framing che interessano l’ambiente digitale in genere, dagli strumenti che il mondo digitale offre e che hanno cambiato il concetto di pubblico come l’anonimato e il supporto virtuale incentivando le vittime ad uscire dalla spirale del silenzio e l’autocensura. La rilevanza del clima di opinione percepito e l’effetto silenzio causato dalla paura del giudizio e isolamento restano i punti di continuità con la teoria originale. Attraverso l'analisi di episodi significativi come le campagne elettorali per diventare vicepresidente, il clima d’opinione nei college americani e il movimento #MeToo si è cercato di analizzare come le persone rispondono alla pressione sociale online, quali strategie adottano per esprimere o auto-censurare le proprie opinioni e come i media digitali influenzano la loro percezione del clima dell'opinione. Questo elaborato si propone di rispondere a domande chiavi come: la spirale del silenzio è ancora valida nell’ambiente digitale? I nuovi media offrono maggiore libertà di espressione? Quali sono i fattori che influenzano la visibilità o la repressione delle opinioni nei social?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/162027