AIM: During SARS-CoV-2 pandemic, it was essential to find an accurate and valuable tool for assessing the severity of COVID-19 pneumonia, with a good correlation with the reference test, the chest CT scan, and a tool that would allow to rapidly, non-invasively, and bedside assess the patients. For such a reason, we evaluated the role of lung ultrasound in comparison with the chest CT. METHODS: this observational study included adult patients presenting to the Emergency Department (ED) of Maria Vittoria Hospital in Turin (Italy) with symptoms potentially related to SARS-CoV-2 infection. After initial clinical evaluation, they underwent lung ultrasound examination, RT-PCR molecular swab test, chest radiography and CT scan. LUS score and chest CT scan were compared in relation to potential adverse outcomes in the ED or at 30 days using areas under the ROC curves, c-index and calibration of prognostic models. RESULTS: 102 patients were enrolled. LUS score, CT score and gender increased the risk of event in the ED or within 30 days (OR 1.14, 1.22 and 4.96, respectively). LUS score and CT score have a good correlation (index 0.71); moreover, LUS score was found to be an accurate test (area under the ROC curve 0.80, AUC ROC for the CT score 0.76), with a cut-off capable of maximizing sensitivity and specificity in diagnosing outcome ≥ 19.5. LUS also showed a good ability in predicting potential adverse outcomes in the ED or at 30 days (c-index 84.3% for the LUS score, 76.64% for the CT score). The best calibration was obtained for the model with both imaging variables, followed by the model with only the LUS score. CONCLUSIONS: LUS seemed to be a reliable tool in assessing the severity of SARS-CoV-2 pneumonia, both diagnostically and prognostically, and it seemed to be a good tool for point-of-care evaluations, that might replace the chest CT for an initial assessment of the lung disease in the ED.

OBIETTIVI DELLO STUDIO: nel quadro della pandemia da SARS-CoV-2 è risultato fondamentale trovare uno strumento di valutazione della gravità della polmonite COVID-19, sia a fine diagnostico che prognostico, con una buona correlazione con il reference test, la TC del torace, e che permettesse una valutazione rapida, non invasiva e point-of-care. A tale scopo, è stato valutato il ruolo dell’ecografia polmonare confrontato con la TC torace. MATERIALI E METODI: tale studio osservazionale ha incluso pazienti adulti con sintomi potenzialmente correlati ad infezione da SARS-CoV-2, afferenti al Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) dell’ospedale Maria Vittoria di Torino. Dopo la valutazione clinica iniziale, sono stati sottoposti ad esame ecografico polmonare, refertato con LUS score, test molecolare RT-PCR, radiografia e TC del torace. Si è proceduto a confrontare le aree sotto la curva ROC del LUS score e della TC del torace, modelli logistici uni- e multivariati e la capacità prognostica, mediante c-index e calibrazione, di entrambe rispetto ai potenziali eventi avversi in DEA o a 30 giorni. RISULTATI: sono stati reclutati 102 pazienti. LUS score, TC score e genere aumentano il rischio di evento in DEA o entro 30 giorni (rispettivamente OR 1.14, 1.22 e 4.96). LUS score e TC score hanno una buona correlazione (indice di correlazione 0.71); inoltre, il LUS score è risultato essere un test accurato nel distinguere i veri positivi dai falsi positivi (area sotto la curva ROC 0.80, mentre per il TC score 0.76), con un cut-off, 19.5, in grado di massimizzare sensibilità e specificità nella diagnosi dell’outcome, e di avere una buona capacità di predizione dei potenziali effetti avversi in DEA o a 30 giorni (c-index 84.32, 76.64 per il modello prognostico con il TC score come variabile di imaging). La migliore calibrazione si ottiene per il modello con entrambe le variabili di imaging, seguita da quello con solo LUS score. CONCLUSIONI: l’ecografia polmonare risulta essere uno discreto strumento di imaging per la valutazione della gravità della polmonite da SARS-CoV-2, sia dal punto di vista diagnostico che prognostico, ideale per valutazioni point-of-care, che potrebbe sostituire, almeno in un primo momento, la TC torace nel setting del DEA per una valutazione iniziale del quadro polmonare.

Confronto tra ecografia polmonare e TC del torace nella valutazione della gravità della polmonite da SARS-CoV-2

BERTOLINI, CATERINA
2021/2022

Abstract

OBIETTIVI DELLO STUDIO: nel quadro della pandemia da SARS-CoV-2 è risultato fondamentale trovare uno strumento di valutazione della gravità della polmonite COVID-19, sia a fine diagnostico che prognostico, con una buona correlazione con il reference test, la TC del torace, e che permettesse una valutazione rapida, non invasiva e point-of-care. A tale scopo, è stato valutato il ruolo dell’ecografia polmonare confrontato con la TC torace. MATERIALI E METODI: tale studio osservazionale ha incluso pazienti adulti con sintomi potenzialmente correlati ad infezione da SARS-CoV-2, afferenti al Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) dell’ospedale Maria Vittoria di Torino. Dopo la valutazione clinica iniziale, sono stati sottoposti ad esame ecografico polmonare, refertato con LUS score, test molecolare RT-PCR, radiografia e TC del torace. Si è proceduto a confrontare le aree sotto la curva ROC del LUS score e della TC del torace, modelli logistici uni- e multivariati e la capacità prognostica, mediante c-index e calibrazione, di entrambe rispetto ai potenziali eventi avversi in DEA o a 30 giorni. RISULTATI: sono stati reclutati 102 pazienti. LUS score, TC score e genere aumentano il rischio di evento in DEA o entro 30 giorni (rispettivamente OR 1.14, 1.22 e 4.96). LUS score e TC score hanno una buona correlazione (indice di correlazione 0.71); inoltre, il LUS score è risultato essere un test accurato nel distinguere i veri positivi dai falsi positivi (area sotto la curva ROC 0.80, mentre per il TC score 0.76), con un cut-off, 19.5, in grado di massimizzare sensibilità e specificità nella diagnosi dell’outcome, e di avere una buona capacità di predizione dei potenziali effetti avversi in DEA o a 30 giorni (c-index 84.32, 76.64 per il modello prognostico con il TC score come variabile di imaging). La migliore calibrazione si ottiene per il modello con entrambe le variabili di imaging, seguita da quello con solo LUS score. CONCLUSIONI: l’ecografia polmonare risulta essere uno discreto strumento di imaging per la valutazione della gravità della polmonite da SARS-CoV-2, sia dal punto di vista diagnostico che prognostico, ideale per valutazioni point-of-care, che potrebbe sostituire, almeno in un primo momento, la TC torace nel setting del DEA per una valutazione iniziale del quadro polmonare.
Comparison between lung ultrasound and chest CT-scan for the assessment of SARS-CoV-2 pneumonia severity
AIM: During SARS-CoV-2 pandemic, it was essential to find an accurate and valuable tool for assessing the severity of COVID-19 pneumonia, with a good correlation with the reference test, the chest CT scan, and a tool that would allow to rapidly, non-invasively, and bedside assess the patients. For such a reason, we evaluated the role of lung ultrasound in comparison with the chest CT. METHODS: this observational study included adult patients presenting to the Emergency Department (ED) of Maria Vittoria Hospital in Turin (Italy) with symptoms potentially related to SARS-CoV-2 infection. After initial clinical evaluation, they underwent lung ultrasound examination, RT-PCR molecular swab test, chest radiography and CT scan. LUS score and chest CT scan were compared in relation to potential adverse outcomes in the ED or at 30 days using areas under the ROC curves, c-index and calibration of prognostic models. RESULTS: 102 patients were enrolled. LUS score, CT score and gender increased the risk of event in the ED or within 30 days (OR 1.14, 1.22 and 4.96, respectively). LUS score and CT score have a good correlation (index 0.71); moreover, LUS score was found to be an accurate test (area under the ROC curve 0.80, AUC ROC for the CT score 0.76), with a cut-off capable of maximizing sensitivity and specificity in diagnosing outcome ≥ 19.5. LUS also showed a good ability in predicting potential adverse outcomes in the ED or at 30 days (c-index 84.3% for the LUS score, 76.64% for the CT score). The best calibration was obtained for the model with both imaging variables, followed by the model with only the LUS score. CONCLUSIONS: LUS seemed to be a reliable tool in assessing the severity of SARS-CoV-2 pneumonia, both diagnostically and prognostically, and it seemed to be a good tool for point-of-care evaluations, that might replace the chest CT for an initial assessment of the lung disease in the ED.
MULATERO, PAOLO
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