This dissertation aims to examine one of the most discussed topics in recent decades within the judicial system, namely the separation of careers between judges and prosecutors. This issue, already at the center of a heated legal and political debate, has become highly relevant with recent proposals for constitutional reform, which seek to redefine the relationships between these two roles, raising fundamental questions about the independence of the judiciary, the efficiency of the justice system, and the balance of power among the branches of government. This issue is indeed divisive and has the potential to profoundly influence the functioning of the Italian justice system and the stability of the democratic framework, bringing complex reflections on the practical and theoretical implications of a possible reform. This work focuses on the separation of careers in Italy, exploring its historical, normative, and comparative implications. It then proceeds to analyze the reform process of the Italian judicial system, reviewing key previous legislative attempts, such as the Castelli reform of 2006 and the Cartabia reform of 2022. Additionally, it delves into the constitutional bill n. 1917 of 2024, examining its motivations, objectives, and the criticisms it has raised, paying particular attention to its impact on the judiciary. Furthermore, a comparative analysis with the judicial systems of France and Germany will provide further insights into the possible practical and theoretical implications of a clear separation of careers, reflecting on the challenges and opportunities that such a significant reform could entail. Finally, potential future scenarios will be explored, analyzing the effects that the possible approval of the separation of careers reform or modifications to the text during the parliamentary process could have on the Italian justice system. These reflections will help evaluate not only the feasibility of the reform but also its long-term implications for the functioning of the rule of law in Italy.
Il presente elaborato si propone di esaminare una delle tematiche più discusse negli ultimi decenni nell’ambito dell’ordinamento giudiziario, ovvero la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti. Questo tema, già al centro di un acceso dibattito giuridico e politico, è tornato di estrema attualità con le recenti proposte di riforma costituzionale, che mirano a ridefinire i rapporti tra i due ruoli, sollevando interrogativi fondamentali sull'autonomia della magistratura, l’efficienza del sistema giudiziario e l’equilibrio tra i poteri dello Stato. Tale questione rappresenta, infatti, una questione divisiva, capace di influenzare profondamente il funzionamento della giustizia italiana e la stabilità del sistema democratico, portando con sé riflessioni complesse sulle implicazioni pratiche e teoriche di una possibile riforma. Il seguente lavoro si focalizza sulla separazione delle carriere in Italia, esplorandone le implicazioni storiche, normative e comparate. Si procede quindi con l’analisi del percorso di riforma del sistema giudiziario italiano, ripercorrendo i principali tentativi legislativi precedenti, come la riforma Castelli del 2006 e la riforma Cartabia del 2022. Inoltre, si esplora nel dettaglio il disegno di legge costituzionale n. 1917 del 2024, analizzandone le motivazioni, gli obiettivi e le critiche sollevate, ponendo particolare attenzione al suo impatto sulla magistratura. Proseguendo, il confronto con i sistemi giudiziari di Francia e Germania offrirà ulteriori spunti per valutare le possibili implicazioni pratiche e teoriche di una separazione netta delle carriere, riflettendo sulle sfide e opportunità che una riforma così significativa potrebbe comportare. Infine, saranno esplorati i possibili scenari futuri, analizzando gli effetti che l’eventuale approvazione della riforma della separazione delle carriere, potrebbero avere sul sistema giudiziario italiano. Queste riflessioni consentiranno di valutare non solo la fattibilità della riforma, ma anche i suoi risvolti a lungo termine per il funzionamento dello Stato di diritto in Italia.
“Il sistema giudiziario italiano in evoluzione: Il dilemma della separazione delle carriere”
LUPOLI, ALICE
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato si propone di esaminare una delle tematiche più discusse negli ultimi decenni nell’ambito dell’ordinamento giudiziario, ovvero la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti. Questo tema, già al centro di un acceso dibattito giuridico e politico, è tornato di estrema attualità con le recenti proposte di riforma costituzionale, che mirano a ridefinire i rapporti tra i due ruoli, sollevando interrogativi fondamentali sull'autonomia della magistratura, l’efficienza del sistema giudiziario e l’equilibrio tra i poteri dello Stato. Tale questione rappresenta, infatti, una questione divisiva, capace di influenzare profondamente il funzionamento della giustizia italiana e la stabilità del sistema democratico, portando con sé riflessioni complesse sulle implicazioni pratiche e teoriche di una possibile riforma. Il seguente lavoro si focalizza sulla separazione delle carriere in Italia, esplorandone le implicazioni storiche, normative e comparate. Si procede quindi con l’analisi del percorso di riforma del sistema giudiziario italiano, ripercorrendo i principali tentativi legislativi precedenti, come la riforma Castelli del 2006 e la riforma Cartabia del 2022. Inoltre, si esplora nel dettaglio il disegno di legge costituzionale n. 1917 del 2024, analizzandone le motivazioni, gli obiettivi e le critiche sollevate, ponendo particolare attenzione al suo impatto sulla magistratura. Proseguendo, il confronto con i sistemi giudiziari di Francia e Germania offrirà ulteriori spunti per valutare le possibili implicazioni pratiche e teoriche di una separazione netta delle carriere, riflettendo sulle sfide e opportunità che una riforma così significativa potrebbe comportare. Infine, saranno esplorati i possibili scenari futuri, analizzando gli effetti che l’eventuale approvazione della riforma della separazione delle carriere, potrebbero avere sul sistema giudiziario italiano. Queste riflessioni consentiranno di valutare non solo la fattibilità della riforma, ma anche i suoi risvolti a lungo termine per il funzionamento dello Stato di diritto in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/161862