In this dissertation we will reconstruct the history of the International Atomic Energy Agency (IAEA), starting from the events of August 6, 1945. His role and actions will be discussed. Seven different key programmes will be considered, highlighting the various peaceful activities that are carried out in parallel to its main function, which concerns regulatory aspects. The birth of the Nuclear Non-Proliferation Treaty and its link with the IAEA, which gave the Agency new and unprecedented powers, will be illustrated, and specific safeguards agreements will be presented. It will then be a specific case, the intervention by the IAEA team in Zaporizhzhia (an Ukrainian city hosting the largest nuclear power plant in Europe) in order to present - concretely - the work of the Agency in an international framework. After that, it will be introduced the first problematic node of the dissertation: the so-called “paradox of the IAEA”, the double mandate of promotion and technological inhibition that makes complicated - and sometimes counterproductive - the work done by its officials, and which calls into question the very purpose of the Organization. The Agency has a dual purpose: on the one hand, to promote the peaceful use of nuclear energy and, on the other, to discourage nuclear weapons programmes. To argue about the nature and existence of this paradox, we will refer in particular to a scientific study published in 2014 by Robert Brown and Jeffrey Kaplow. The second problem that limits the effectiveness of the International Atomic Energy Agency will be then discussed: its international placement. The limitations and difficulties that the Agency faces while dealing with the different political actors will be highlighted. Finally, the conclusions will show the fact that the International Atomic Energy Agency has enormous potential but too often sees its work sabotaged by its very existence. Proposals will then be submitted in order to increase the powers of the Organization. A first suggestion will concern the standardization in the application of safeguards: as we have seen during the discussion, due to their complexity and variety of implementation, they are difficult to use. Then, starting from the writings of Pierre Goldschmidt, former Deputy Director General of the IAEA, we will see how the legal authority of the Agency can be extended, giving it those powers that would allow it to broaden its scope of action.

In questo elaborato si ricostruirà la storia dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) a partire dagli eventi del 6 agosto 1945. Si disquisirà del suo ruolo e del suo operato. Saranno presi in considerazione sette diversi key programmes che evidenziano le svariate attività pacifiche che vengono svolte parallelamente alla sua funzione principale, che riguarda gli aspetti regolatori. Sarà poi illustrata la nascita del Trattato di non proliferazione nucleare e il suo legame con l’AIEA, che conferì all’Agenzia poteri nuovi e senza precedenti, e saranno presentati gli specifici accordi di salvaguardia. Si tratterà poi di un caso specifico, l’intervento da parte del team AIEA a Zaporizhzhia (città ucraina ospitante la più grande centrale nucleare d’Europa) al fine di presentare - in modo concreto - l’operato stesso dell’Agenzia in un quadro internazionale attuale. Dopodiché sarà introdotto il primo nodo problematico della dissertazione: il cosiddetto paradosso dell’AIEA, il duplice mandato di promozione ed inibizione tecnologica che rende complicato - e talvolta controproducente - il lavoro svolto dai suoi funzionari, e che pone in discussione lo scopo stesso dell’Organizzazione.L’Agenzia ha una doppia finalità: da un lato, promuovere l’uso pacifico dell’energia nucleare e, dall’altro, scoraggiare i programmi di armi nucleari. Per argomentare circa la natura e l’esistenza di tale paradosso si farà riferimento particolare ad uno studio scientifico pubblicato nel 2014 da Robert Brown e Jeffrey Kaplow. Sarà successivamente esposto il secondo nodo problematico che limita l’efficacia dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica: il suo collocamento internazionale. Verranno evidenziati i limiti e le difficoltà che l’Agenzia incontra nel rapportarsi con i diversi livelli degli attori politici presenti sul campo. In particolare, si farà riferimento ai rapporti con l’ONU, con l’UE e con i singoli stati. Infine, nelle conclusioni, in virtù delle problematiche presentate, si metterà in luce il fatto che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica possiede un’enorme potenzialità ma, tuttavia, troppo spesso vede il suo lavoro sabotato dalla sua stessa esistenza. Verranno quindi presentate delle proposte, al fine di accrescere maggiormente i poteri dell’Organizzazione. Un primo suggerimento riguarderà la standardizzazione nell’applicazione delle salvaguardie: quest’ultime, come si sarà visto nel corso della trattazione, a causa della loro complessità e della loro varietà di implementazione risultano essere di difficile impiego. Dopodiché, partendo dagli scritti di Pierre Goldschmidt, ex Vicedirettore Generale dell’AIEA, si vedrà come l’autorità giuridica dell’Agenzia possa essere estesa, dandole quei poteri che le permetterebbero di allargare il proprio raggio di azione.

I paradossi dell'AIEA: opportunità e limiti della governance nucleare internazionale

FAVARO, LUCA
2023/2024

Abstract

In questo elaborato si ricostruirà la storia dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) a partire dagli eventi del 6 agosto 1945. Si disquisirà del suo ruolo e del suo operato. Saranno presi in considerazione sette diversi key programmes che evidenziano le svariate attività pacifiche che vengono svolte parallelamente alla sua funzione principale, che riguarda gli aspetti regolatori. Sarà poi illustrata la nascita del Trattato di non proliferazione nucleare e il suo legame con l’AIEA, che conferì all’Agenzia poteri nuovi e senza precedenti, e saranno presentati gli specifici accordi di salvaguardia. Si tratterà poi di un caso specifico, l’intervento da parte del team AIEA a Zaporizhzhia (città ucraina ospitante la più grande centrale nucleare d’Europa) al fine di presentare - in modo concreto - l’operato stesso dell’Agenzia in un quadro internazionale attuale. Dopodiché sarà introdotto il primo nodo problematico della dissertazione: il cosiddetto paradosso dell’AIEA, il duplice mandato di promozione ed inibizione tecnologica che rende complicato - e talvolta controproducente - il lavoro svolto dai suoi funzionari, e che pone in discussione lo scopo stesso dell’Organizzazione.L’Agenzia ha una doppia finalità: da un lato, promuovere l’uso pacifico dell’energia nucleare e, dall’altro, scoraggiare i programmi di armi nucleari. Per argomentare circa la natura e l’esistenza di tale paradosso si farà riferimento particolare ad uno studio scientifico pubblicato nel 2014 da Robert Brown e Jeffrey Kaplow. Sarà successivamente esposto il secondo nodo problematico che limita l’efficacia dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica: il suo collocamento internazionale. Verranno evidenziati i limiti e le difficoltà che l’Agenzia incontra nel rapportarsi con i diversi livelli degli attori politici presenti sul campo. In particolare, si farà riferimento ai rapporti con l’ONU, con l’UE e con i singoli stati. Infine, nelle conclusioni, in virtù delle problematiche presentate, si metterà in luce il fatto che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica possiede un’enorme potenzialità ma, tuttavia, troppo spesso vede il suo lavoro sabotato dalla sua stessa esistenza. Verranno quindi presentate delle proposte, al fine di accrescere maggiormente i poteri dell’Organizzazione. Un primo suggerimento riguarderà la standardizzazione nell’applicazione delle salvaguardie: quest’ultime, come si sarà visto nel corso della trattazione, a causa della loro complessità e della loro varietà di implementazione risultano essere di difficile impiego. Dopodiché, partendo dagli scritti di Pierre Goldschmidt, ex Vicedirettore Generale dell’AIEA, si vedrà come l’autorità giuridica dell’Agenzia possa essere estesa, dandole quei poteri che le permetterebbero di allargare il proprio raggio di azione.
The paradoxes of the IAEA: opportunities and limits of international nuclear governance
In this dissertation we will reconstruct the history of the International Atomic Energy Agency (IAEA), starting from the events of August 6, 1945. His role and actions will be discussed. Seven different key programmes will be considered, highlighting the various peaceful activities that are carried out in parallel to its main function, which concerns regulatory aspects. The birth of the Nuclear Non-Proliferation Treaty and its link with the IAEA, which gave the Agency new and unprecedented powers, will be illustrated, and specific safeguards agreements will be presented. It will then be a specific case, the intervention by the IAEA team in Zaporizhzhia (an Ukrainian city hosting the largest nuclear power plant in Europe) in order to present - concretely - the work of the Agency in an international framework. After that, it will be introduced the first problematic node of the dissertation: the so-called “paradox of the IAEA”, the double mandate of promotion and technological inhibition that makes complicated - and sometimes counterproductive - the work done by its officials, and which calls into question the very purpose of the Organization. The Agency has a dual purpose: on the one hand, to promote the peaceful use of nuclear energy and, on the other, to discourage nuclear weapons programmes. To argue about the nature and existence of this paradox, we will refer in particular to a scientific study published in 2014 by Robert Brown and Jeffrey Kaplow. The second problem that limits the effectiveness of the International Atomic Energy Agency will be then discussed: its international placement. The limitations and difficulties that the Agency faces while dealing with the different political actors will be highlighted. Finally, the conclusions will show the fact that the International Atomic Energy Agency has enormous potential but too often sees its work sabotaged by its very existence. Proposals will then be submitted in order to increase the powers of the Organization. A first suggestion will concern the standardization in the application of safeguards: as we have seen during the discussion, due to their complexity and variety of implementation, they are difficult to use. Then, starting from the writings of Pierre Goldschmidt, former Deputy Director General of the IAEA, we will see how the legal authority of the Agency can be extended, giving it those powers that would allow it to broaden its scope of action.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/161842