L'elaborato nasce per l'esperienza fatta nel periodo di tirocinio presso i servizi della Salute Mentale dell'ASL TO-3, in particolare quelli del Dipartimento di Salute Mentale Interaziendale a Direzione Universitaria del Professor Furlan, nell'area della ex ASL-5 (Collegno) e dell'AOU S.Luigi Gonzaga di Orbassano. Da questa frequentazione è stato possibile avere un quadro generale della realtà della psichiatria e si è avuta l'occasione di ragionare su alcuni quesiti, relativi all'aggressività ed alla sua gestione da parte degli operatori. La Tesi di ricerca si pone l'obiettivo di verificare in che modo gli operatori dei Servizi della Salute Mentale, in particolar modo quelli presi come campione per lo studio, vivono e gestiscono le manifestazioni di aggressività dei pazienti affetti da Disturbo Borderline di Personalità. Si è fatta la scelta di indagare il caso specifico del soggetto con Disturbo Borderline di Personalità poiché questo paziente, all'interno del vasto gruppo delle Patologie Mentali, appartiene ad una delle categorie più predisposte a manifestare il proprio disagio verso altre persone e verso l'ambiente che lo circonda in modo aggressivo. Inizialmente si è condotta una ricerca bibliografica con il fine di raccogliere ed analizzare il materiale già prodotto sull'argomento da vari autori. Da questa indagine si è potuto ricavare, oltre la documentazione scientifica, anche il materiale necessario per comporre un questionario. Lo strumento scelto è la scala ¿MAVAS¿, che indaga proprio le modalità di gestione dell'aggressività che gli operatori mettono in atto quando devono affrontare un paziente violento. Si è svolta qui un'analisi delle caratteristiche patologiche del paziente con Disturbo Borderline di Personalità e delle varie metodologie di gestione del fenomeno dell'aggressività. La seconda parte dello studio si è basata sui questionari distribuiti ai vari servizi presi in esame: 2 CSM, 1 SPDC, 2 Comunità Terapeutiche, 1 Centro Diurno ed 1 servizio di Alloggi Supportati. In seguito i questionari sono stati analizzati e si sono tratte alcune conclusioni attinenti l'obiettivo della ricerca. Dall'analisi dei dati è emerso che, pur esistendo una sostanziale uniformità di risposte date dai vari operatori dei servizi coinvolti su gran parte delle domande del questionario, tuttavia si rilevano alcune differenze significative se si tiene conto delle varie classificazioni (secondo la professione, l'anzianità di servizio, il servizio in cui si opera e il sesso degli operatori). La maggioranza delle differenze, riportate anche nel capitolo specifico dell'analisi dei dati, si è ottenuta confrontando tra loro i professionisti dell'assistenza (infermieri e OSS) con i professionisti dell'educazione (educatori e TRP). Dal confronto con la letteratura si è potuto dedurre che c'è un sostanziale accordo tra la ricerca svolta e quanto viene riportato negli studi precedenti. Ulteriori ricerche sull'argomento potrebbero dedicarsi all'analisi delle differenze presenti in ogni singola classe di professionisti, utilizzando un campione più ampio rispetto a quello coinvolto nel presente studio.
Aggressività ed impulsività nel paziente con Disturbo Borderline di Personalità: l'esperienza degli operatori nella gestione
BERT, MATTIA
2009/2010
Abstract
L'elaborato nasce per l'esperienza fatta nel periodo di tirocinio presso i servizi della Salute Mentale dell'ASL TO-3, in particolare quelli del Dipartimento di Salute Mentale Interaziendale a Direzione Universitaria del Professor Furlan, nell'area della ex ASL-5 (Collegno) e dell'AOU S.Luigi Gonzaga di Orbassano. Da questa frequentazione è stato possibile avere un quadro generale della realtà della psichiatria e si è avuta l'occasione di ragionare su alcuni quesiti, relativi all'aggressività ed alla sua gestione da parte degli operatori. La Tesi di ricerca si pone l'obiettivo di verificare in che modo gli operatori dei Servizi della Salute Mentale, in particolar modo quelli presi come campione per lo studio, vivono e gestiscono le manifestazioni di aggressività dei pazienti affetti da Disturbo Borderline di Personalità. Si è fatta la scelta di indagare il caso specifico del soggetto con Disturbo Borderline di Personalità poiché questo paziente, all'interno del vasto gruppo delle Patologie Mentali, appartiene ad una delle categorie più predisposte a manifestare il proprio disagio verso altre persone e verso l'ambiente che lo circonda in modo aggressivo. Inizialmente si è condotta una ricerca bibliografica con il fine di raccogliere ed analizzare il materiale già prodotto sull'argomento da vari autori. Da questa indagine si è potuto ricavare, oltre la documentazione scientifica, anche il materiale necessario per comporre un questionario. Lo strumento scelto è la scala ¿MAVAS¿, che indaga proprio le modalità di gestione dell'aggressività che gli operatori mettono in atto quando devono affrontare un paziente violento. Si è svolta qui un'analisi delle caratteristiche patologiche del paziente con Disturbo Borderline di Personalità e delle varie metodologie di gestione del fenomeno dell'aggressività. La seconda parte dello studio si è basata sui questionari distribuiti ai vari servizi presi in esame: 2 CSM, 1 SPDC, 2 Comunità Terapeutiche, 1 Centro Diurno ed 1 servizio di Alloggi Supportati. In seguito i questionari sono stati analizzati e si sono tratte alcune conclusioni attinenti l'obiettivo della ricerca. Dall'analisi dei dati è emerso che, pur esistendo una sostanziale uniformità di risposte date dai vari operatori dei servizi coinvolti su gran parte delle domande del questionario, tuttavia si rilevano alcune differenze significative se si tiene conto delle varie classificazioni (secondo la professione, l'anzianità di servizio, il servizio in cui si opera e il sesso degli operatori). La maggioranza delle differenze, riportate anche nel capitolo specifico dell'analisi dei dati, si è ottenuta confrontando tra loro i professionisti dell'assistenza (infermieri e OSS) con i professionisti dell'educazione (educatori e TRP). Dal confronto con la letteratura si è potuto dedurre che c'è un sostanziale accordo tra la ricerca svolta e quanto viene riportato negli studi precedenti. Ulteriori ricerche sull'argomento potrebbero dedicarsi all'analisi delle differenze presenti in ogni singola classe di professionisti, utilizzando un campione più ampio rispetto a quello coinvolto nel presente studio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/16182