In recent years, Artificial Intelligence (AI) has emerged as a technology capable of generating significant political, economic, and military transformations. For this reason, governments are committed to developing and adopting it within their societies, including public administrations. In the context of public administrations, the adoption of AI is part of a broader digitalization trend that, over the past few decades, has seen the introduction of various technologies within these organizations. However, AI stands out from these technologies because it entails a more radical transformation and requires greater attention in its adoption, as the risks associated with its use could undermine the fundamental principles and values of these organizations. This research aims to analyze national strategies for the adoption of AI in public administrations across eight European countries (Portugal, Italy, Germany, France, the United Kingdom, Denmark, Sweden, and the Netherlands). The qualitative analysis of policies will provide insights into the level of attention given to the public sector, highlighting recurring initiatives and potential differences between the administrative models of these countries: the public interest model for the United Kingdom, Sweden, Denmark, and the Netherlands, and the Rechtsstaat model for Portugal, Italy, Germany, and France. The analytical approach will be based on the TOE (Technology, Organization, Environment) framework to explore the technological, organizational, and environmental aspects influencing AI adoption in public administrations. The results suggest that, although the adoption of AI in the public sector is a common objective in national strategies, the priority given to this sector varies significantly among countries. While some nations, such as Denmark, place strong emphasis on integrating AI into public administrations, others, such as the United Kingdom, focus more on the private sector, relegating the public sector to a secondary role. Despite these differences, similarities emerge in policy initiatives, such as the focus on data governance and public-private collaboration. The comparative analysis across countries also highlights that the two administrative traditions do not yield two distinct groups of AI adoption models in the public sector. In fact, the research suggests that the introduction of AI in Western European public administrations is giving rise to a more heterogeneous landscape, with adoption models varying from a strong and centralized push, as seen in Denmark and the Netherlands, to a more marginal and less impactful approach, as in the United Kingdom. This study contributes to the debate on the adoption of new technologies in the public sector and enhances the understanding of the challenges and opportunities that AI presents for the modernization of public administrations.
Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale (IA) è emersa come una tecnologia capace di generare trasformazioni politiche, economiche e militari di grande portata. Per questo motivo, i governi sono impegnati a svilupparla e adottarla all’interno delle pubbliche amministrazioni. Nel settore pubblico l'adozione dell'IA si inserisce in un panorama di digitalizzazione che, negli ultimi decenni, ha visto l'introduzione di diversi strumenti tecnologici. Tuttavia, l'IA si distingue da questi ultimi in quanto comporta una trasformazione più radicale e richiede maggiore attenzione nell’adozione, poiché i rischi associati al suo utilizzo potrebbero minare i principi e i valori fondanti del servizio pubblico. Questa ricerca si propone di analizzare le strategie nazionali per l'adozione dell'IA nelle amministrazioni pubbliche in otto paesi europei (Portogallo, Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Paesi Bassi). L'analisi qualitativa delle politiche fornirà spunti sul grado di attenzione riservato al settore pubblico, evidenziando le iniziative ricorrenti e le eventuali differenze tra i modelli amministrativi che caratterizzano questi paesi: il modello del public interest per Regno Unito, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi, e il modello del Rechtsstaat per Portogallo, Italia, Germania e Francia. L'approccio analitico si baserà sul framework TOE (Tecnologia, Organizzazione, Ambiente), per esplorare gli aspetti tecnologici, organizzativi e ambientali che influenzano l’adozione dell’IA nelle amministrazioni. I risultati suggeriscono che, sebbene l'adozione dell'IA nelle pubbliche amministrazioni sia un obiettivo comune nelle strategie nazionali, la priorità attribuita al settore pubblico varia significativamente tra i paesi. Mentre alcune nazioni, come la Danimarca, pongono un forte accento sull'integrazione dell'IA nelle pubbliche amministrazioni, altre, come il Regno Unito, concentrano maggiormente le risorse sul settore privato, relegando il pubblico a un ruolo secondario. Nonostante queste differenze, emergono somiglianze con riferimento alla governance dei dati pubblici e la collaborazione pubblico-privato nei progetti di innovazione. L’analisi comparativa tra i paesi, inoltre, non restituisce gruppi distinti di modelli di adozione dell’IA nel settore pubblico sulla base delle tradizioni amministrative. Infatti, la ricerca suggerisce che l'introduzione dell'IA nelle pubbliche amministrazioni dell’Europa occidentale sta dando vita a un panorama più eterogeneo, con modelli di adozione che variano da una spinta forte e centralizzata, come in Danimarca e Paesi Bassi, a un approccio più marginale e meno incisivo, come nel caso del Regno Unito. Questo studio contribuisce al dibattito sull'adozione di nuove tecnologie nel settore pubblico e alla comprensione delle sfide e delle opportunità che l'IA offre per la modernizzazione delle amministrazioni pubbliche.
L’Intelligenza Artificiale nelle Pubbliche Amministrazioni: un’analisi delle Strategie Nazionali per l’IA.
PAOLINI, ROSITA
2024/2025
Abstract
Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale (IA) è emersa come una tecnologia capace di generare trasformazioni politiche, economiche e militari di grande portata. Per questo motivo, i governi sono impegnati a svilupparla e adottarla all’interno delle pubbliche amministrazioni. Nel settore pubblico l'adozione dell'IA si inserisce in un panorama di digitalizzazione che, negli ultimi decenni, ha visto l'introduzione di diversi strumenti tecnologici. Tuttavia, l'IA si distingue da questi ultimi in quanto comporta una trasformazione più radicale e richiede maggiore attenzione nell’adozione, poiché i rischi associati al suo utilizzo potrebbero minare i principi e i valori fondanti del servizio pubblico. Questa ricerca si propone di analizzare le strategie nazionali per l'adozione dell'IA nelle amministrazioni pubbliche in otto paesi europei (Portogallo, Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Paesi Bassi). L'analisi qualitativa delle politiche fornirà spunti sul grado di attenzione riservato al settore pubblico, evidenziando le iniziative ricorrenti e le eventuali differenze tra i modelli amministrativi che caratterizzano questi paesi: il modello del public interest per Regno Unito, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi, e il modello del Rechtsstaat per Portogallo, Italia, Germania e Francia. L'approccio analitico si baserà sul framework TOE (Tecnologia, Organizzazione, Ambiente), per esplorare gli aspetti tecnologici, organizzativi e ambientali che influenzano l’adozione dell’IA nelle amministrazioni. I risultati suggeriscono che, sebbene l'adozione dell'IA nelle pubbliche amministrazioni sia un obiettivo comune nelle strategie nazionali, la priorità attribuita al settore pubblico varia significativamente tra i paesi. Mentre alcune nazioni, come la Danimarca, pongono un forte accento sull'integrazione dell'IA nelle pubbliche amministrazioni, altre, come il Regno Unito, concentrano maggiormente le risorse sul settore privato, relegando il pubblico a un ruolo secondario. Nonostante queste differenze, emergono somiglianze con riferimento alla governance dei dati pubblici e la collaborazione pubblico-privato nei progetti di innovazione. L’analisi comparativa tra i paesi, inoltre, non restituisce gruppi distinti di modelli di adozione dell’IA nel settore pubblico sulla base delle tradizioni amministrative. Infatti, la ricerca suggerisce che l'introduzione dell'IA nelle pubbliche amministrazioni dell’Europa occidentale sta dando vita a un panorama più eterogeneo, con modelli di adozione che variano da una spinta forte e centralizzata, come in Danimarca e Paesi Bassi, a un approccio più marginale e meno incisivo, come nel caso del Regno Unito. Questo studio contribuisce al dibattito sull'adozione di nuove tecnologie nel settore pubblico e alla comprensione delle sfide e delle opportunità che l'IA offre per la modernizzazione delle amministrazioni pubbliche.File | Dimensione | Formato | |
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