This paper was created with the aim of understanding the current degree of development of biometric surveillance technologies, understood as the systems whose nature consists of identifying subjects by means of unique psychophysical characteristics, and their influence on the attitudes and behaviors of citizens, whether they are aware of the monitoring or only suspect it. The treatment involved a multidisciplinary approach integrating first and foremost legal and policy studies, which were necessary to define the overall regulatory framework and to assess an initial correlation between intrusive surveillance and government type. The aforementioned were then followed by the analysis of case studies selected by severity and geographic distribution, with attention to the use of quantitative and qualitative methodologies such as questionnaires, focus groups and individual interviews in order to empirically verify the supposed influences. Among the researches discussed are those conducted in China by the universities of Berkeley, Sydney and Beijing as a means of comparison with the Western context, which confirmed - limited to the sample - a higher degree of acceptance of surveillance among Chinese citizens than among their European counterparts. On the other hand, as far as the individual and collective psychological realm is concerned, significant were the interviews conducted in Uganda and Zimbabwe and published as an aggregate at the Journal of Human Rights Practice in 2023; 44 participants including activists, reporters and members of the oppositions were questioned about the effects of state surveillance, returning a picture of generalized anxiety and fear and a marked withdrawal from political and community life, driven by the fear of violent retaliation. The work's contribution, in a landscape as new and still uncertain as that of biometrics, is to provide a comprehensive view of the unpleasant effects that surveillance can entail in its most intrusive manifestations, guiding the reader toward building a critical awareness of the contemporary implications of modern technologies and highlighting their shadowy areas, without demonizing them.
Il presente elaborato nasce con la finalità di comprendere l’attuale grado di sviluppo delle tecnologie di sorveglianza biometriche, intese come i sistemi la cui natura consiste nell’identificazione dei soggetti mediante caratteristiche psicofisiche univoche, e la loro influenza su attitudini e comportamenti dei cittadini, siano essi consci del monitoraggio o ne abbiano il solo sospetto. La trattazione ha previsto un approccio multidisciplinare integrante in primis studi giuridici e politici, necessari per la definizione del quadro normativo globale e per valutare un’iniziale correlazione tra sorveglianza intrusiva e tipologia di governo. Ai suddetti è dunque seguita l’analisi di casi studio selezionati per gravità e distribuzione geografica, con attenzione all’impiego di metodologie quantitative e qualitative quali questionari, focus group e interviste individuali, allo scopo di verificare empiricamente le influenze supposte. Tra le ricerche discusse si segnalano quelle condotte in Cina dagli atenei di Berkeley, Sydney e Pechino come mezzo di confronto con il contesto occidentale, che hanno confermato - limitatamente al campione - un grado di accettazione della sorveglianza più elevato tra i cittadini cinesi rispetto agli omologhi europei. Per quel che concerne invece l’ambito psicologico individuale e collettivo, significative sono state le interviste condotte in Uganda e Zimbabwe e pubblicate come aggregato presso il Journal of Human Rights Practice nel 2023; 44 partecipanti fra attivisti, reporter e membri delle opposizioni sono stati interrogati sugli effetti della sorveglianza di stato, restituendo un quadro di ansia e paura generalizzate e un marcato allontanamento dalla vita politica e comunitaria, mosso dal timore di ritorsioni violente. Contributo dell’opera, in un panorama nuovo e ancora incerto come quello della biometria, è fornire una visione globale degli effetti spiacevoli che la sorveglianza può comportare nelle sue manifestazioni più intrusive, guidando il lettore verso la costruzione di una consapevolezza critica sulle implicazioni contemporanee delle moderne tecnologie ed evidenziandone le zone d’ombra, ma senza demonizzarle.
L’adozione dei sistemi di riconoscimento biometrico invasivi e l’impatto sui cittadini: analisi di casi studio selezionati
VIRZI', FABIO SALVATORE
2024/2025
Abstract
Il presente elaborato nasce con la finalità di comprendere l’attuale grado di sviluppo delle tecnologie di sorveglianza biometriche, intese come i sistemi la cui natura consiste nell’identificazione dei soggetti mediante caratteristiche psicofisiche univoche, e la loro influenza su attitudini e comportamenti dei cittadini, siano essi consci del monitoraggio o ne abbiano il solo sospetto. La trattazione ha previsto un approccio multidisciplinare integrante in primis studi giuridici e politici, necessari per la definizione del quadro normativo globale e per valutare un’iniziale correlazione tra sorveglianza intrusiva e tipologia di governo. Ai suddetti è dunque seguita l’analisi di casi studio selezionati per gravità e distribuzione geografica, con attenzione all’impiego di metodologie quantitative e qualitative quali questionari, focus group e interviste individuali, allo scopo di verificare empiricamente le influenze supposte. Tra le ricerche discusse si segnalano quelle condotte in Cina dagli atenei di Berkeley, Sydney e Pechino come mezzo di confronto con il contesto occidentale, che hanno confermato - limitatamente al campione - un grado di accettazione della sorveglianza più elevato tra i cittadini cinesi rispetto agli omologhi europei. Per quel che concerne invece l’ambito psicologico individuale e collettivo, significative sono state le interviste condotte in Uganda e Zimbabwe e pubblicate come aggregato presso il Journal of Human Rights Practice nel 2023; 44 partecipanti fra attivisti, reporter e membri delle opposizioni sono stati interrogati sugli effetti della sorveglianza di stato, restituendo un quadro di ansia e paura generalizzate e un marcato allontanamento dalla vita politica e comunitaria, mosso dal timore di ritorsioni violente. Contributo dell’opera, in un panorama nuovo e ancora incerto come quello della biometria, è fornire una visione globale degli effetti spiacevoli che la sorveglianza può comportare nelle sue manifestazioni più intrusive, guidando il lettore verso la costruzione di una consapevolezza critica sulle implicazioni contemporanee delle moderne tecnologie ed evidenziandone le zone d’ombra, ma senza demonizzarle.File | Dimensione | Formato | |
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[Virzì, 985982] L’ADOZIONE DEI SISTEMI DI RICONOSCIMENTO BIOMETRICO INVASIVI E L’IMPATTO SUI CITTADINI.pdf
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