Well-being, as the word itself says, well-being is the condition of psycho-physical balance, first of all with oneself and then with the world of surrounding relationships. According to the World Health Organization (WHO) the concept of health is a perfect psycho-physical and social balance. This well-being is therefore the condition of perfect harmony of the person with his needs, his resources and the environment in which he lives, works and fulfills himself. All of us and therefore also neurodivergent people have the right to be able to access this condition by expressing our being and our well-being based on individual specific characteristics, always respecting others. There must no longer be standardization, but uniqueness in each of us. The new Law 62 of 2024 paves the way for new approaches and new perspectives that are intended to be implemented on an experimental basis in 2025. In the Cuneo area there are various entities, public and private, that provide services for autistic people; thanks to the compilation, by both public and private bodies, of a questionnaire I drew up, strengths and weaknesses emerged in the various areas of services provided to autistic people. Furthermore, within schools, I explored in depth, again with the administration of a questionnaire, the situation inherent to spaces used for the person's cool-down and the specific or non-specific preparation of support teachers who find themselves involved in working with autistic people every day. Also in this case it was very interesting to find strengths and weaknesses brought to light by the teachers themselves. To conclude, I reported my internship experience at the Momo social cooperative in Cuneo and specifically talked about the well-being project implemented by the cooperative. It is now known that autistic people also very often have sensory disorders. These experiences of unusual sensory perception influence the ways in which autistic individuals filter, organize and process sensory stimuli, resulting in differences in the interpretation and conceptualization of the external environment. Furthermore, it has been highlighted that they can have an impact on behaviour, cognitive aspects, language acquisition and social and communicative development (Bogdashina, 2016). The main objective of the project implemented by the cooperative is to be able to offer autistic children and adolescents and their families a support service for personal and family well-being, in a place that is welcoming to the needs related to autistic neurological functioning in the sensorial-perceptive, motivational, emotional, communicative, interactive-relational, cognitive-behavioral and personal autonomy areas, based on relationships through play according to an evolutionary, specific, personalized and integrated educational approach. This approach is based on the educational relationship between the educator and the child with attention to the developmental stages and peculiarities of the latter for the acquisition, maintenance and support of emotional-behavioral self-regulation, shared attention, mutual intentional communication, social problem solving. The key principles, strategies and specific techniques refer to the AERC (Body Reciprocity Emotional Activation) and NDBI (Naturalistic Developmental Behavioral Interventions) approaches and to the theoretical and methodological principles of the Sensory Integration, Basal Stimulation and Sensory Stimulation approaches.
Il benessere, come dice la parola stessa ben-essere è la condizione di equilibrio psico-fisico, prima di tutto con se stessi e poi con il mondo di relazioni circostanti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il concetto di salute è un perfetto equilibrio psico fisico e sociale. Tale benessere è quindi la condizione di perfetta armonia della persona con le sue necessità, le sue risorse e l’ambiente in cui vive, lavora e si realizza. Tutti noi e quindi anche le persone neurodivergenti abbiamo il diritto di poter accedere a questa condizione esprimendo il nostro essere e il nostro stare bene in base alle singole specifiche caratteristiche sempre nel rispetto dell’altro. Non deve più esserci standardizzazione, ma unicità in ognuno di noi. La nuova Legge 62 del 2024 apre la strada a nuovi approcci e nuove prospettive che si intendono mettere in campo in via sperimentale in questo 2025. Nel territorio cuneese ci sono diverse realtà, pubbliche e private, che erogano servizi a favore delle persone autistiche; grazie alla compilazione, da parte sia di enti pubblici che privati, di un questionario da me redatto sono emersi punti di forza e punti di debolezza nei vari ambiti dei servizi che sono erogati a favore delle persone autistiche. Inoltre ho approfondito, sempre con la somministrazione di un questionario, nell'ambito delle scuole la situazione inerente a spazi adibiti per il defaticamento della persona e la preparazione specifica o meno degli insegnanti di sostegno che ogni giorno si trovano impegnati nel lavoro con persone autistiche. Anche in questo caso è stato molto interessante riscontrare punti di forza e di debolezza portati alla luce dagli insegnanti stessi. Per concludere ho riportato la mia esperienza di tirocinio presso la Cooperativa sociale Momo di Cuneo e nello specifico ho raccontato del progetto ben-essere attuato dalla Cooperativa. E’ ormai risaputo che le persone autistiche hanno anche, molto spesso, disturbi sensoriali. Queste esperienze di percezione sensoriale insolita influenzano le modalità con cui gli individui autistici filtrano, organizzano ed elaborano gli stimoli sensoriali, provocando delle differenze nell'interpretazione e nella concettualizzazione dell'ambiente esterno. Inoltre, si è evidenziato che possono avere un impatto sui comportamenti, sugli aspetti cognitivi, sull’acquisizione del linguaggio e sullo sviluppo sociale e comunicativo (Bogdashina, 2016). Obiettivo principale del progetto messo in atto dalla cooperativa è poter proporre a bambini/e ragazzi/e autistici/he e alle loro famiglie un servizio di supporto al benessere personale e familiare, in un luogo accogliente rispetto alle esigenze legate al funzionamento neurologico autistico nelle aree senso-percettiva, motivazionale, emotiva, comunicativa, interattivo-relazionale, cognitivo-comportamentale e delle autonomie personali, basato sulla relazione tramite il gioco secondo un approccio educativo evolutivo, specifico, personalizzato e integrato. Tale approccio si basa sulla relazione educativa tra l’educatore e il bambino/a con attenzione alle tappe evolutive e peculiarità di quest’ultimo/a pro acquisizione, mantenimento e supporto di autoregolazione emotivo-comportamentale, attenzione condivisa, comunicazione intenzionale reciproca, problem solving sociale. I principi chiave, le strategie e le tecniche specifiche si rifanno agli approcci AERC (Attivazione emotiva a reciprocità corporea) e NDBI (Naturalistic Developmental Behavioral Interventions) e ai principi teorici e metodologici degli approcci di Integrazione sensoriale, Stimolazione basale e Stimolazione sensoriale.
Il Benessere psico-fisico della persona autistica e le possibilità concrete sul territorio cuneese
GIRAUDI, CHIARA
2023/2024
Abstract
Il benessere, come dice la parola stessa ben-essere è la condizione di equilibrio psico-fisico, prima di tutto con se stessi e poi con il mondo di relazioni circostanti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il concetto di salute è un perfetto equilibrio psico fisico e sociale. Tale benessere è quindi la condizione di perfetta armonia della persona con le sue necessità, le sue risorse e l’ambiente in cui vive, lavora e si realizza. Tutti noi e quindi anche le persone neurodivergenti abbiamo il diritto di poter accedere a questa condizione esprimendo il nostro essere e il nostro stare bene in base alle singole specifiche caratteristiche sempre nel rispetto dell’altro. Non deve più esserci standardizzazione, ma unicità in ognuno di noi. La nuova Legge 62 del 2024 apre la strada a nuovi approcci e nuove prospettive che si intendono mettere in campo in via sperimentale in questo 2025. Nel territorio cuneese ci sono diverse realtà, pubbliche e private, che erogano servizi a favore delle persone autistiche; grazie alla compilazione, da parte sia di enti pubblici che privati, di un questionario da me redatto sono emersi punti di forza e punti di debolezza nei vari ambiti dei servizi che sono erogati a favore delle persone autistiche. Inoltre ho approfondito, sempre con la somministrazione di un questionario, nell'ambito delle scuole la situazione inerente a spazi adibiti per il defaticamento della persona e la preparazione specifica o meno degli insegnanti di sostegno che ogni giorno si trovano impegnati nel lavoro con persone autistiche. Anche in questo caso è stato molto interessante riscontrare punti di forza e di debolezza portati alla luce dagli insegnanti stessi. Per concludere ho riportato la mia esperienza di tirocinio presso la Cooperativa sociale Momo di Cuneo e nello specifico ho raccontato del progetto ben-essere attuato dalla Cooperativa. E’ ormai risaputo che le persone autistiche hanno anche, molto spesso, disturbi sensoriali. Queste esperienze di percezione sensoriale insolita influenzano le modalità con cui gli individui autistici filtrano, organizzano ed elaborano gli stimoli sensoriali, provocando delle differenze nell'interpretazione e nella concettualizzazione dell'ambiente esterno. Inoltre, si è evidenziato che possono avere un impatto sui comportamenti, sugli aspetti cognitivi, sull’acquisizione del linguaggio e sullo sviluppo sociale e comunicativo (Bogdashina, 2016). Obiettivo principale del progetto messo in atto dalla cooperativa è poter proporre a bambini/e ragazzi/e autistici/he e alle loro famiglie un servizio di supporto al benessere personale e familiare, in un luogo accogliente rispetto alle esigenze legate al funzionamento neurologico autistico nelle aree senso-percettiva, motivazionale, emotiva, comunicativa, interattivo-relazionale, cognitivo-comportamentale e delle autonomie personali, basato sulla relazione tramite il gioco secondo un approccio educativo evolutivo, specifico, personalizzato e integrato. Tale approccio si basa sulla relazione educativa tra l’educatore e il bambino/a con attenzione alle tappe evolutive e peculiarità di quest’ultimo/a pro acquisizione, mantenimento e supporto di autoregolazione emotivo-comportamentale, attenzione condivisa, comunicazione intenzionale reciproca, problem solving sociale. I principi chiave, le strategie e le tecniche specifiche si rifanno agli approcci AERC (Attivazione emotiva a reciprocità corporea) e NDBI (Naturalistic Developmental Behavioral Interventions) e ai principi teorici e metodologici degli approcci di Integrazione sensoriale, Stimolazione basale e Stimolazione sensoriale.File | Dimensione | Formato | |
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Tesi di laurea Giraudi Chiara, 773339.pdf
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