Human beings perceive the world through external and internal stimuli, using the senses to gain knowledge of reality. Using information processed by the sense organs and processed by the central nervous system, the individual is able to attribute meaning to events and generate appropriate responses. Several studies emphasize the key role of the sensory system, confirming its importance for balanced growth. However, children with neurodevelopmental disorders often have sensory difficulties; the neurobiological alterations that characterize these conditions can impair sensory processing and affect their ability to regulate their emotional and behavioral responses, which tend to be extreme or disorganized. Sensory imbalance further intensifies difficulties in adapting to the environment, making regulation more complex. Sensory dysfunction may manifest as hyperreactivity, hyposensitivity or disorganized responses, varying between excessive or reduced involvement to stimuli. These children, may perceive the environment as chaotic or unstimulating, finding it difficult to balance the stimuli received with the responses manifested. Various studies show that Control Multisensory Environments (CMSE), such as those employed in the Snoezelen method, can promote relaxation and calm, promoting mental and physical well-being in various clinical populations. This study differs from previous studies in that it explores the potential of the Snoezelen method in fostering simultaneous improvement on the sensory, behavioral, and emotional fronts in a sample of 7 children aged 3 to 13 years with mild, moderate, or severe intellectual disability, whether of acquired origin or due to other genetic impairment. The patients underwent weekly treatment for a duration of three months. The measures for drawing up the baseline and measuring outcome, administered Pre-Post treatment, were the Leiter-III and Sensory Profile Child parent questionnaires, while a special form was completed during each session. The sessions were held in the multisensory room and consisted of visual, tactile, auditory, olfactory, proprioceptive and vestibular stimulations both liked and less tolerated in alternating form. Results obtained during the sessions indicate that the treatment promoted a statistically significant change in many emotional-behavioral parameters, confirming its short-term effectiveness. Specifically, results show improvements in the levels of vocalization, motivation, stereotypies, relaxation, interaction, adaptive behaviors, emotional well-being and changes in emotions in the terms of an increase in happiness and reduction in the levels of anger, fear and disgust. In addition, there is a significant increase in attention spans. Although no significant reductions in activity levels emerge at the sample level, individual case analysis reveals a significant decrease in activity levels in two children. Finally, an increase in tolerance toward initially less welcome stimulations is detected, supporting the hypothesis of progressive sensory balancing. In contrast, the results of Pre-Post treatment measures, related to sensory profiles (Sensory Profile) and emotional-behavioral parameters (Leiter-III parent questionnaires), showed non-significant trends, although suggesting the possibility of cumulative and generalizable positive effects over time, a hypothesis to be explored in future research.

L'essere umano percepisce il mondo attraverso stimoli esterni e interni, utilizzando i sensi per acquisire conoscenza della realtà. Grazie alle informazioni elaborate dagli organi di senso e processate dal sistema nervoso centrale, l'individuo è in grado di attribuire significato agli eventi e di generare risposte adeguate. Diversi studi sottolineano il ruolo chiave del sistema sensoriale, confermandone l'importanza per una crescita equilibrata. Tuttavia, i bambini con disturbi del neurosviluppo presentano spesso difficoltà sensoriali; le alterazioni neurobiologiche che caratterizzano queste condizioni possono compromettere l'elaborazione sensoriale ed incidere sulla capacità di regolare le loro risposte emotive e comportamentali, che tendono a essere estreme o disorganizzate. Lo squilibrio sensoriale intensifica ulteriormente le difficoltà di adattamento all'ambiente, rendendo più complessa la regolazione. La disfunzione sensoriale può manifestarsi con iperreattività, iposensibilità o risposte disorganizzate, variando tra eccessivo o ridotto coinvolgimento agli stimoli. Questi bambini, possono percepire l'ambiente come caotico o poco stimolante, trovando difficile equilibrare gli stimoli ricevuti con le risposte manifestate. Vari studi dimostrano che ambienti multisensoriali controllati (Control Multisensory Environment, CMSE), come quelli impiegati nel metodo Snoezelen, possano favorire rilassamento e calma, promuovendo il benessere psicofisico in varie popolazioni cliniche. Questo studio si distingue dai precedenti poiché esplora il potenziale del metodo Snoezelen nel favorire un miglioramento simultaneo sul fronte sensoriale, comportamentale ed emotivo in un campione di 7 bambini di età compresa tra 3 e 13 anni con disabilità intellettiva lieve, media o grave, di origine acquisita o per danno di altra natura genetica. I pazienti sono stati sottoposti al trattamento settimanale per una durata di tre mesi. Le misure per stilare la baseline e misurare l’outcome, somministrate Pre-Post trattamento, sono i questionari per genitori Leiter-III e Sensory Profile Child, mentre un apposito modulo è stato compilato durante ciascuna seduta. Le sedute si sono svolte in stanza multisensoriale e consistevano in stimolazioni visive, tattili, uditive, olfattive, propriocettive e vestibolari sia gradite che meno tollerate in forma alternata. I risultati ottenuti durante le sedute indicano che il trattamento ha favorito un cambiamento statisticamente significativo in molti parametri emotivo-comportamentali, confermandone l’efficacia a breve termine. In particolare, i risultati mostrano miglioramenti nei livelli di vocalizzazione, motivazione, stereotipie, rilassamento, interazione, comportamenti adattivi, benessere emotivo e cambiamenti nelle emozioni nei termini di un aumento di felicità e riduzione nei livelli di rabbia, paura e disgusto. Inoltre, si registra un aumento significativo nei tempi di attenzione. Sebbene non emergano riduzioni significative nei livelli di attività a livello campionario, l’analisi dei singoli casi rivela una diminuzione significativa dei livelli di attività in due bambini. Infine, si rileva un aumento della tolleranza verso stimolazioni inizialmente meno gradite, supportando l’ipotesi di un progressivo bilanciamento sensoriale. Al contrario, i risultati delle misure Pre-Post trattamento, relativi ai profili sensoriali (Sensory Profile) e ai parametri emotivo-comportamentali (questionari per genitori Leiter-III), hanno mostrato trend non significativi, pur suggerendo la possibilità di effetti positivi cumulativi e generalizzabili nel tempo, ipotesi da approfondire in future ricerche.

Gli Effetti della Stimolazione Multisensoriale Snoezelen nel Bambino con Disabilità Intellettiva: Risultati di uno Studio Pilota

RIITANO, SOFIA
2023/2024

Abstract

L'essere umano percepisce il mondo attraverso stimoli esterni e interni, utilizzando i sensi per acquisire conoscenza della realtà. Grazie alle informazioni elaborate dagli organi di senso e processate dal sistema nervoso centrale, l'individuo è in grado di attribuire significato agli eventi e di generare risposte adeguate. Diversi studi sottolineano il ruolo chiave del sistema sensoriale, confermandone l'importanza per una crescita equilibrata. Tuttavia, i bambini con disturbi del neurosviluppo presentano spesso difficoltà sensoriali; le alterazioni neurobiologiche che caratterizzano queste condizioni possono compromettere l'elaborazione sensoriale ed incidere sulla capacità di regolare le loro risposte emotive e comportamentali, che tendono a essere estreme o disorganizzate. Lo squilibrio sensoriale intensifica ulteriormente le difficoltà di adattamento all'ambiente, rendendo più complessa la regolazione. La disfunzione sensoriale può manifestarsi con iperreattività, iposensibilità o risposte disorganizzate, variando tra eccessivo o ridotto coinvolgimento agli stimoli. Questi bambini, possono percepire l'ambiente come caotico o poco stimolante, trovando difficile equilibrare gli stimoli ricevuti con le risposte manifestate. Vari studi dimostrano che ambienti multisensoriali controllati (Control Multisensory Environment, CMSE), come quelli impiegati nel metodo Snoezelen, possano favorire rilassamento e calma, promuovendo il benessere psicofisico in varie popolazioni cliniche. Questo studio si distingue dai precedenti poiché esplora il potenziale del metodo Snoezelen nel favorire un miglioramento simultaneo sul fronte sensoriale, comportamentale ed emotivo in un campione di 7 bambini di età compresa tra 3 e 13 anni con disabilità intellettiva lieve, media o grave, di origine acquisita o per danno di altra natura genetica. I pazienti sono stati sottoposti al trattamento settimanale per una durata di tre mesi. Le misure per stilare la baseline e misurare l’outcome, somministrate Pre-Post trattamento, sono i questionari per genitori Leiter-III e Sensory Profile Child, mentre un apposito modulo è stato compilato durante ciascuna seduta. Le sedute si sono svolte in stanza multisensoriale e consistevano in stimolazioni visive, tattili, uditive, olfattive, propriocettive e vestibolari sia gradite che meno tollerate in forma alternata. I risultati ottenuti durante le sedute indicano che il trattamento ha favorito un cambiamento statisticamente significativo in molti parametri emotivo-comportamentali, confermandone l’efficacia a breve termine. In particolare, i risultati mostrano miglioramenti nei livelli di vocalizzazione, motivazione, stereotipie, rilassamento, interazione, comportamenti adattivi, benessere emotivo e cambiamenti nelle emozioni nei termini di un aumento di felicità e riduzione nei livelli di rabbia, paura e disgusto. Inoltre, si registra un aumento significativo nei tempi di attenzione. Sebbene non emergano riduzioni significative nei livelli di attività a livello campionario, l’analisi dei singoli casi rivela una diminuzione significativa dei livelli di attività in due bambini. Infine, si rileva un aumento della tolleranza verso stimolazioni inizialmente meno gradite, supportando l’ipotesi di un progressivo bilanciamento sensoriale. Al contrario, i risultati delle misure Pre-Post trattamento, relativi ai profili sensoriali (Sensory Profile) e ai parametri emotivo-comportamentali (questionari per genitori Leiter-III), hanno mostrato trend non significativi, pur suggerendo la possibilità di effetti positivi cumulativi e generalizzabili nel tempo, ipotesi da approfondire in future ricerche.
The Effects of Snoezelen Multisensory Stimulation in the Child with Intellectual Disability: Results of a Pilot Study
Human beings perceive the world through external and internal stimuli, using the senses to gain knowledge of reality. Using information processed by the sense organs and processed by the central nervous system, the individual is able to attribute meaning to events and generate appropriate responses. Several studies emphasize the key role of the sensory system, confirming its importance for balanced growth. However, children with neurodevelopmental disorders often have sensory difficulties; the neurobiological alterations that characterize these conditions can impair sensory processing and affect their ability to regulate their emotional and behavioral responses, which tend to be extreme or disorganized. Sensory imbalance further intensifies difficulties in adapting to the environment, making regulation more complex. Sensory dysfunction may manifest as hyperreactivity, hyposensitivity or disorganized responses, varying between excessive or reduced involvement to stimuli. These children, may perceive the environment as chaotic or unstimulating, finding it difficult to balance the stimuli received with the responses manifested. Various studies show that Control Multisensory Environments (CMSE), such as those employed in the Snoezelen method, can promote relaxation and calm, promoting mental and physical well-being in various clinical populations. This study differs from previous studies in that it explores the potential of the Snoezelen method in fostering simultaneous improvement on the sensory, behavioral, and emotional fronts in a sample of 7 children aged 3 to 13 years with mild, moderate, or severe intellectual disability, whether of acquired origin or due to other genetic impairment. The patients underwent weekly treatment for a duration of three months. The measures for drawing up the baseline and measuring outcome, administered Pre-Post treatment, were the Leiter-III and Sensory Profile Child parent questionnaires, while a special form was completed during each session. The sessions were held in the multisensory room and consisted of visual, tactile, auditory, olfactory, proprioceptive and vestibular stimulations both liked and less tolerated in alternating form. Results obtained during the sessions indicate that the treatment promoted a statistically significant change in many emotional-behavioral parameters, confirming its short-term effectiveness. Specifically, results show improvements in the levels of vocalization, motivation, stereotypies, relaxation, interaction, adaptive behaviors, emotional well-being and changes in emotions in the terms of an increase in happiness and reduction in the levels of anger, fear and disgust. In addition, there is a significant increase in attention spans. Although no significant reductions in activity levels emerge at the sample level, individual case analysis reveals a significant decrease in activity levels in two children. Finally, an increase in tolerance toward initially less welcome stimulations is detected, supporting the hypothesis of progressive sensory balancing. In contrast, the results of Pre-Post treatment measures, related to sensory profiles (Sensory Profile) and emotional-behavioral parameters (Leiter-III parent questionnaires), showed non-significant trends, although suggesting the possibility of cumulative and generalizable positive effects over time, a hypothesis to be explored in future research.
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