Deception, understood as the intentional distortion of the truth, is a complex phenomenon that has always intrigued scholars from various and multiple disciplines such as psychology, sociology, and law. In the forensic field, its analysis assumes relevance because the ability to distinguish between truth and lies is essential for the direction of judicial proceedings. Lying is not merely an act of dishonesty, it involves complex cognitive, emotional, and social processes, making it an intrinsically multidisciplinary subject of study. It is a universal phenomenon that is an integral part of social dynamics and daily interactions, though it takes on a particularly delicate connotation in legal contexts. This work aims to explore its fundamental characteristics through a review of studies investigating verbal and non-verbal behavior associated with lying, highlighting the crucial role of body language and microexpressions in detecting hidden emotions and intentions, suggesting that non-verbal signals can betray information that individuals try to conceal. The importance of detecting lies in testimony is emphasized because falsified or distorted statements can compromise the truthfulness of the information, making it difficult for investigators and judges to discern the reality of the facts. For this reason, it is highlighted the importance of certain lie detection techniques that can be used to assess the truthfulness of testimonies. Based on the analysis of deception, an investigation is conducted on the impact of posture in interrogation conditions. The experiment examines how the posture of subjects influences their way of narrating events related to crimes and affects the expression of lying during an interrogation. In conclusion, the work suggests that understanding lying and its manifestations requires an integrated approach and the continuous evolution of evaluation techniques.
La menzogna, intesa come alterazione intenzionale della verità, è un fenomeno complesso che ha da sempre interessato studiosi di diverse e molteplici discipline quali la psicologia, la sociologia e il diritto. In ambito forense, la sua analisi assume una rilevanza particolare poiché la capacità di distinguere tra verità e menzogna è essenziale ai fini dello svolgimento dei procedimenti giudiziari. La menzogna non si riduce a un mero atto di disonestà, essa coinvolge complessi processi cognitivi, emotivi e sociali, che la rendono oggetto di studio intrinsecamente multidisciplinare. Si tratta di un fenomeno universale che è parte integrante delle dinamiche sociali e delle interazioni quotidiane, pur assumendo una connotazione particolarmente delicata nei contesti legali. Questo lavoro si propone di esplorarne le caratteristiche fondamentali attraverso una rassegna di studi che indagano il comportamento verbale e non verbale associato alla menzogna, dove si mette in evidenzia il ruolo cruciale del linguaggio del corpo e delle microespressioni nella rilevazione di emozioni e intenzioni nascoste, suggerendo che i segnali non verbali possono tradire informazioni che le persone tentano di nascondere. Viene sottolinea l’importanza della rilevazione della menzogna in ambito testimoniale poiché le dichiarazioni falsificate o distorte possono compromettere la veridicità delle informazioni, rendendo difficile per gli investigatori e i giudici discernere la realtà dei fatti. Per questo motivo, si sottolinea l’importanza di alcune tecniche di analisi della menzogna che possono essere utilizzate per valutare la veridicità delle testimonianze. Sulle basi di quanto esaminato in relazione alla menzogna, viene condotta un’indagine sull’impatto della postura in condizione di interrogatorio. L’esperimento analizza come la postura dei soggetti influenzi il loro modo di narrare eventi connessi a crimini ed influenzi l’espressione della menzogna durante un interrogatorio. Conclusivamente il lavoro suggerisce che la comprensione della menzogna e delle sue manifestazioni richiede un approccio integrato e una continua evoluzione delle tecniche di valutazione.
La menzogna in contesti forensi: Un’indagine sull’impatto della Postura in condizioni di interrogatorio
GAGGERO, SARA
2023/2024
Abstract
La menzogna, intesa come alterazione intenzionale della verità, è un fenomeno complesso che ha da sempre interessato studiosi di diverse e molteplici discipline quali la psicologia, la sociologia e il diritto. In ambito forense, la sua analisi assume una rilevanza particolare poiché la capacità di distinguere tra verità e menzogna è essenziale ai fini dello svolgimento dei procedimenti giudiziari. La menzogna non si riduce a un mero atto di disonestà, essa coinvolge complessi processi cognitivi, emotivi e sociali, che la rendono oggetto di studio intrinsecamente multidisciplinare. Si tratta di un fenomeno universale che è parte integrante delle dinamiche sociali e delle interazioni quotidiane, pur assumendo una connotazione particolarmente delicata nei contesti legali. Questo lavoro si propone di esplorarne le caratteristiche fondamentali attraverso una rassegna di studi che indagano il comportamento verbale e non verbale associato alla menzogna, dove si mette in evidenzia il ruolo cruciale del linguaggio del corpo e delle microespressioni nella rilevazione di emozioni e intenzioni nascoste, suggerendo che i segnali non verbali possono tradire informazioni che le persone tentano di nascondere. Viene sottolinea l’importanza della rilevazione della menzogna in ambito testimoniale poiché le dichiarazioni falsificate o distorte possono compromettere la veridicità delle informazioni, rendendo difficile per gli investigatori e i giudici discernere la realtà dei fatti. Per questo motivo, si sottolinea l’importanza di alcune tecniche di analisi della menzogna che possono essere utilizzate per valutare la veridicità delle testimonianze. Sulle basi di quanto esaminato in relazione alla menzogna, viene condotta un’indagine sull’impatto della postura in condizione di interrogatorio. L’esperimento analizza come la postura dei soggetti influenzi il loro modo di narrare eventi connessi a crimini ed influenzi l’espressione della menzogna durante un interrogatorio. Conclusivamente il lavoro suggerisce che la comprensione della menzogna e delle sue manifestazioni richiede un approccio integrato e una continua evoluzione delle tecniche di valutazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/161639