Major depression is one of the leading causes of disability worldwide, with a significant impact on society and public health. Despite advances in research, the neurobiological and genetic bases of this disorder remain largely unclear, hindering the development of targeted therapeutic interventions. In this context, the concept of endophenotype has emerged as a potential tool for better understanding the underlying mechanisms of depression. Endophenotypes, defined as intermediate markers between genetic predispositions and clinical manifestations, could facilitate the identification of more homogeneous subtypes of the disorder and promote more precise diagnostic and therapeutic approaches. This thesis aims to systematically analyze the role of endophenotypes in major depression, with a particular focus on cognitive dysfunctions and associated neurobiological alterations. Through a critical review of the literature, the following research questions are explored: which endophenotypes are the most robust according to recent studies? How do they correlate with genetic and environmental factors? What is their potential role in predicting antidepressant treatment response? Through this analysis, this thesis aims to highlight the potential of endophenotypes as a bridge between genetics, neurobiology, and clinical treatment, contributing to a deeper understanding of major depression and its possible therapeutic solutions.
La depressione maggiore è una delle principali cause di disabilità a livello globale, con un impatto significativo sulla società e sulla salute pubblica. Nonostante i progressi della ricerca, le basi neurobiologiche e genetiche di questa patologia restano in gran parte poco chiare, ostacolando lo sviluppo di interventi terapeutici mirati. In questo contesto, il concetto di endofenotipo emerge come un possibile strumento per comprendere meglio i meccanismi alla base della depressione. Gli endofenotipi, definiti come marcatori intermedi tra predisposizioni genetiche e manifestazioni cliniche, potrebbero facilitare l’identificazione di sottotipi più omogenei della patologia e promuovere approcci diagnostici e terapeutici più precisi. Questa tesi si propone di analizzare in modo sistematico il ruolo degli endofenotipi nella depressione maggiore, con particolare attenzione alle disfunzioni cognitive e alle alterazioni neurobiologiche. Attraverso una revisione critica della letteratura, vengono esplorate le seguenti domande di ricerca: quali endofenotipi risultano più robusti nella letteratura recente? In che modo si correlano con fattori genetici e ambientali? Qual è il loro potenziale ruolo nella risposta ai trattamenti antidepressivi? Attraverso questa analisi, la tesi intende evidenziare il potenziale degli endofenotipi come ponte tra genetica, neurobiologia e trattamento clinico, contribuendo a una comprensione più approfondita della depressione maggiore e delle sue possibili soluzioni terapeutiche.
Endofenotipo e depressione: la ricerca sui fattori di vulnerabilità
CHIMENTI, GIADA
2023/2024
Abstract
La depressione maggiore è una delle principali cause di disabilità a livello globale, con un impatto significativo sulla società e sulla salute pubblica. Nonostante i progressi della ricerca, le basi neurobiologiche e genetiche di questa patologia restano in gran parte poco chiare, ostacolando lo sviluppo di interventi terapeutici mirati. In questo contesto, il concetto di endofenotipo emerge come un possibile strumento per comprendere meglio i meccanismi alla base della depressione. Gli endofenotipi, definiti come marcatori intermedi tra predisposizioni genetiche e manifestazioni cliniche, potrebbero facilitare l’identificazione di sottotipi più omogenei della patologia e promuovere approcci diagnostici e terapeutici più precisi. Questa tesi si propone di analizzare in modo sistematico il ruolo degli endofenotipi nella depressione maggiore, con particolare attenzione alle disfunzioni cognitive e alle alterazioni neurobiologiche. Attraverso una revisione critica della letteratura, vengono esplorate le seguenti domande di ricerca: quali endofenotipi risultano più robusti nella letteratura recente? In che modo si correlano con fattori genetici e ambientali? Qual è il loro potenziale ruolo nella risposta ai trattamenti antidepressivi? Attraverso questa analisi, la tesi intende evidenziare il potenziale degli endofenotipi come ponte tra genetica, neurobiologia e trattamento clinico, contribuendo a una comprensione più approfondita della depressione maggiore e delle sue possibili soluzioni terapeutiche.File | Dimensione | Formato | |
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