The present thesis addresses the issue of the adoption of appropriate business structures, observing the implications involved in the implementation of artificial intelligence (AI), within the corporate organization. In particular, the compliance burdens in the Italian and European panorama are analysed regarding the use of AI systems in business organization, also identifying the prospects and difficulties that arise in the use of these innovative tools, on which the public debate is taking a huge interest. The first chapter deals with the topic of artificial intelligence from a technical and scientific point of view, analyzing the fundamentals related to its operation, the opportunities offered and the troubles to pay attention to. The second chapter provides an overview of AI regulation, outlining briefly the main solutions put forward by the world’s most important players, namely the United States and China, and deepening the unitary discipline introduced by the European Union: the Regulation 2024/1689 on artificial intelligence ("AI Act"). In particular, the legal framework provided by the European legislator, which translates into a series of obligations and processes based on the different levels of risk of the action of this technological tool, is outlined. In the third chapter, the topic of appropriate business structures is treated, relying on the reflections of case law and doctrine and the regulatory evolution of the sector. Therefore, the changes and new needs imposed by the advent of AI in the organizational context of business are analysed, observing the Liability issues of managers in the light of the business judgment rule. In the fourth chapter, the rules addressed by the European legislator to companies using AI tools are detailed, harmonizing the reading in relation to the influence exerted by voluntary codes of conduct, governance and best practices, to facilitate compliance with the binding rules and pursue the objectives of economic and social sustainability, promoted by public actors at various levels and civil society. The entire dissertation covers the topics being mindful of the operators called to face the challenges of compliance and due diligence in this field, comparing legal research with the reasons underlying the recent legislative choices, clarified by the member of EU Parliament co-rapporteur of the AI Act during the period of research at the European Parliament that has affected this work.
La presente tesi affronta il tema dell’adozione degli assetti adeguati d’impresa, osservando le implicazioni coinvolte nell’implementazione dell’intelligenza artificiale, c.d. IA, all’interno dell’organizzazione societaria. In particolare, vengono analizzati gli oneri di conformità nel panorama italiano ed europeo in materia di utilizzo di sistemi di IA nell’organizzazione imprenditoriale, individuando altresì le prospettive e le difficoltà che si pongono nell’impiego di tali innovati strumenti, dei quali il dibattito pubblico si sta interessando enormemente. Il primo capitolo tratta il tema dell’intelligenza artificiale dal punto di vista tecnico-scientifico, analizzando i fondamentali relativi al suo funzionamento, le opportunità offerte e i rilievi ai quali prestare attenzione. Il secondo capitolo traccia una panoramica della regolamentazione del fenomeno IA, esponendo brevemente le soluzioni principali avanzate dagli attori mondiali più importanti, ossia gli Stati Uniti d’America e la Cina, e approfondendo la disciplina unitaria introdotta dall’Unione Europea: il Regolamento 2024/1689 sull’intelligenza artificiale, c.d. “AI Act”. In particolare, si delinea l’inquadramento giuridico fornito dal legislatore europeo, il quale si traduce in una serie di obblighi e processi basati sui differenti livelli di rischio dell’azione di questo strumento tecnologico. Al terzo capitolo viene trattato il tema degli assetti adeguati d’impresa, sulla base delle riflessioni giurisprudenziali e dottrinali e dell’evoluzione normativa del settore. Si analizzano, dunque, i cambiamenti e le nuove necessità imposte dall’avvento dell’IA nel contesto organizzativo imprenditoriale, osservando i profili di responsabilità degli amministratori alla luce della business judgment rule. Nel quarto capitolo, si entra nel dettaglio delle regole indirizzate dal legislatore europeo nei confronti delle imprese utilizzatrici di strumenti di IA, armonizzando la lettura in relazione all’influenza esercitata dai codici di condotta volontari, di governance e in materia best practice, utili a facilitare la conformità rispetto alle norme positivizzate e perseguire gli obiettivi di sostenibilità economica e sociale promossi dagli attori pubblici ai vari livelli e dalla società civile. L’intera dissertazione tratta gli argomenti con attenzione espositiva nei confronti degli operatori del settore chiamati a fronteggiare le sfide di compliance e due diligence poste in quest’ambito, confrontando la ricerca giuridica con le ragioni sottese alle scelte normative intervenute di recente, chiarite dal deputato co-relatore dell’AI Act durante lo svolgimento del periodo di ricerca presso il Parlamento Europeo che ha interessato il presente lavoro.
Intelligenza artificiale e assetti adeguati dell’impresa: sfide e prospettive
CAMANDONA, SIMONE MARIO
2024/2025
Abstract
La presente tesi affronta il tema dell’adozione degli assetti adeguati d’impresa, osservando le implicazioni coinvolte nell’implementazione dell’intelligenza artificiale, c.d. IA, all’interno dell’organizzazione societaria. In particolare, vengono analizzati gli oneri di conformità nel panorama italiano ed europeo in materia di utilizzo di sistemi di IA nell’organizzazione imprenditoriale, individuando altresì le prospettive e le difficoltà che si pongono nell’impiego di tali innovati strumenti, dei quali il dibattito pubblico si sta interessando enormemente. Il primo capitolo tratta il tema dell’intelligenza artificiale dal punto di vista tecnico-scientifico, analizzando i fondamentali relativi al suo funzionamento, le opportunità offerte e i rilievi ai quali prestare attenzione. Il secondo capitolo traccia una panoramica della regolamentazione del fenomeno IA, esponendo brevemente le soluzioni principali avanzate dagli attori mondiali più importanti, ossia gli Stati Uniti d’America e la Cina, e approfondendo la disciplina unitaria introdotta dall’Unione Europea: il Regolamento 2024/1689 sull’intelligenza artificiale, c.d. “AI Act”. In particolare, si delinea l’inquadramento giuridico fornito dal legislatore europeo, il quale si traduce in una serie di obblighi e processi basati sui differenti livelli di rischio dell’azione di questo strumento tecnologico. Al terzo capitolo viene trattato il tema degli assetti adeguati d’impresa, sulla base delle riflessioni giurisprudenziali e dottrinali e dell’evoluzione normativa del settore. Si analizzano, dunque, i cambiamenti e le nuove necessità imposte dall’avvento dell’IA nel contesto organizzativo imprenditoriale, osservando i profili di responsabilità degli amministratori alla luce della business judgment rule. Nel quarto capitolo, si entra nel dettaglio delle regole indirizzate dal legislatore europeo nei confronti delle imprese utilizzatrici di strumenti di IA, armonizzando la lettura in relazione all’influenza esercitata dai codici di condotta volontari, di governance e in materia best practice, utili a facilitare la conformità rispetto alle norme positivizzate e perseguire gli obiettivi di sostenibilità economica e sociale promossi dagli attori pubblici ai vari livelli e dalla società civile. L’intera dissertazione tratta gli argomenti con attenzione espositiva nei confronti degli operatori del settore chiamati a fronteggiare le sfide di compliance e due diligence poste in quest’ambito, confrontando la ricerca giuridica con le ragioni sottese alle scelte normative intervenute di recente, chiarite dal deputato co-relatore dell’AI Act durante lo svolgimento del periodo di ricerca presso il Parlamento Europeo che ha interessato il presente lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi di Laurea (dissertazione), corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/161461