Questo lavoro, maturato durante lo stage effettuato presso il CPO (Centro di prevenzione oncologica) di Torino, ha lo scopo di indagare la relazione tra insorgenza di tumori del tratto aereodigestivo superiore (UADT) ed i rischi occupazionali associati alle diverse mansioni ed industrie.In una prima fase è stato condotto uno studio esplorativo per individuare quali mansioni e attività economiche siano associate ad un aumento di rischio per i tumori del tratto aereodigestivo superiore. I dati di partenza sono stati ottenuti dal progetto europeo ARCAGE, uno studio caso-controllo multicentrico, da cui si sono tratte le informazioni relative all'Italia. Questo studio è il più ampio sull'argomento in Italia e ha permesso di mettere in evidenza i legami fra le mansioni lavorative e l'insorgenza di tumori UADT. In Italia i lavoratori che hanno un aumento di rischio per i tumori UADT sono riconducibili ai meccanici ed affini nelle officine ed ai lavoratori del settore edile in generale. I lavoratori del legno non hanno invece un aumento di rischio statisticamente significativo per i tumori UADT come già riportato in studi precedenti. Dunque le indicazioni fornite da questo studio esplorativo indicano che gli sforzi di prevenzione primaria dovrebbero essere volti al settore edile e al settore della manifattura di veicoli a motore. I dati di ARCAGE Italia sono stati successivamente utilizzati come punto di partenza per applicare un approccio bayesiano all'analisi dei risultati e per formulare un nuovo strumento di tipo preventivo. Infatti l'articolo di Sander Greenland in ¿Bayeasian perspectives for epidemiological research: I Foundations and basic methods, International Journal of Epidemiology, 2006¿ ha fornito uno spunto interessante per definire una proposta metodologica per la classificazione dei risultati in base ad una stima a priori sul rischio atteso per ogni mansione ed attività economica e per testare quindi la coerenza dei risultati ottenuti con la stima a priori per quella data mansione. Ritengo che questo approccio possa essere utile per una corretta e migliore interpretazione dei dati, dal momento che permette di formulare un nuovo sistema per la valutazione del rischio e allo stesso tempo permette di individuare in modo più efficace, rispetto ad uno studio esplorativo, quali attività economiche siano a rischio per i tumori UADT.

Esposizione occupazionale e tumori del tratto aereodigestivo superiore: uno studio caso-controllo in Italia

CANALE, EMANUELE
2009/2010

Abstract

Questo lavoro, maturato durante lo stage effettuato presso il CPO (Centro di prevenzione oncologica) di Torino, ha lo scopo di indagare la relazione tra insorgenza di tumori del tratto aereodigestivo superiore (UADT) ed i rischi occupazionali associati alle diverse mansioni ed industrie.In una prima fase è stato condotto uno studio esplorativo per individuare quali mansioni e attività economiche siano associate ad un aumento di rischio per i tumori del tratto aereodigestivo superiore. I dati di partenza sono stati ottenuti dal progetto europeo ARCAGE, uno studio caso-controllo multicentrico, da cui si sono tratte le informazioni relative all'Italia. Questo studio è il più ampio sull'argomento in Italia e ha permesso di mettere in evidenza i legami fra le mansioni lavorative e l'insorgenza di tumori UADT. In Italia i lavoratori che hanno un aumento di rischio per i tumori UADT sono riconducibili ai meccanici ed affini nelle officine ed ai lavoratori del settore edile in generale. I lavoratori del legno non hanno invece un aumento di rischio statisticamente significativo per i tumori UADT come già riportato in studi precedenti. Dunque le indicazioni fornite da questo studio esplorativo indicano che gli sforzi di prevenzione primaria dovrebbero essere volti al settore edile e al settore della manifattura di veicoli a motore. I dati di ARCAGE Italia sono stati successivamente utilizzati come punto di partenza per applicare un approccio bayesiano all'analisi dei risultati e per formulare un nuovo strumento di tipo preventivo. Infatti l'articolo di Sander Greenland in ¿Bayeasian perspectives for epidemiological research: I Foundations and basic methods, International Journal of Epidemiology, 2006¿ ha fornito uno spunto interessante per definire una proposta metodologica per la classificazione dei risultati in base ad una stima a priori sul rischio atteso per ogni mansione ed attività economica e per testare quindi la coerenza dei risultati ottenuti con la stima a priori per quella data mansione. Ritengo che questo approccio possa essere utile per una corretta e migliore interpretazione dei dati, dal momento che permette di formulare un nuovo sistema per la valutazione del rischio e allo stesso tempo permette di individuare in modo più efficace, rispetto ad uno studio esplorativo, quali attività economiche siano a rischio per i tumori UADT.
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