In the following work I intend to deal with the impact of the REACH regulation on the use of lead in relation to the construction and restoration of pipe organs. The reason why I chose to deal with this topic is the union between my course of studies, in particular European Union law, and the passion for pipe organs handed down for many generations through the family business.The question that pushed me to conduct this research was to understand the possible damage deriving from the confirmation of the European chemical agency's desire to eliminate lead from all processes and uses in Europe on companies and on the market which involves a high part of the Italian and European historical-cultural heritage. In detail, I focused on the analysis of the strategies implemented by the Italian Organ Makers Association (AIO) and any future actions. The latter was founded on 8 July 1994, strongly supported by some Italian organ builders.The mission of this Association concerns the improvement of the art of organ building while respecting both local and individual characteristics, the maintenance of a high level of professional ethics by its members also through the sharing of a Code of Ethics, the protection of common interests in all professional and market issues and the representation of the category before the public administration and bodies, with the aim of improving relations and bureaucratic processes relating to restoration procedures. In this regard, I believe that a correct knowledge of the legal organization of the European Union can support the activity of the Italian Association of Organ Makers in their activity of protecting the artisan profession in question.
Nel seguente lavoro intendo trattare dell’impatto del regolamento REACH sull’utilizzo del piombo in relazione all’attività di costruzione e restauro degli organi a canne. Il motivo per il quale ho scelto di trattare questo argomento è l’unione tra il mio corso di studi, in particolare il diritto dell’Unione europea, e la passione tramandata da molte generazioni attraverso l’azienda di famiglia nei confronti degli organi a canne. La questione che mi ha spinto a condurre questa ricerca è stata quella di comprendere i possibili danni derivanti dalla conferma della volontà dell’agenzia chimica Europea di eliminare il piombo da tutte le lavorazioni ed utilizzi in Europa sulle aziende e sul mercato che interessa un’elevata parte del patrimonio storico-culturale Italiano ed europeo. In dettaglio, ho posto l’attenzione sull’analisi delle strategie messe in atto dall’Associaizione Italiana Organari (AIO) e le eventuali azioni future. Quest’ultima venne fondata l’8 luglio 1994, fortemente voluta da alcune case organarie italiane. La missione di tale Associazione riguarda il miglioramento dell’arte organaria nel rispetto delle caratteristiche sia locali che individuali, il mantenimento di un alto livello di etica professionale da parte dei propri aderenti anche attraverso l condivisione di un Codice Deontologico, la tutela degli interessi comuni in tutte le questioni professionali e di mercato e la rappresentanza della categoria di fronte all’Amministrazione pubblica e agli Enti, con l’obiettivo di migliorare relazioni ed iter burocratici relative alle procedure di restauro. A tal proposito, ritengo che una corretta conoscenza dell’organizzazione giuridica dell’Unione Europea possa supportare l’attività dell’ Associazione Italiana Organari nella loro attività di tutela della professione artigiana in questione.
L' IMPATTO DEL REGOLAMENTO REACH SULL' UTILIZZO DEL PIOMBO E L'ATTIVITÀ DI COSTRUZIONE E RESTAURO DEGLI ORGANI A CANNE
VEGEZZI BOSSI, MATTEO
2023/2024
Abstract
Nel seguente lavoro intendo trattare dell’impatto del regolamento REACH sull’utilizzo del piombo in relazione all’attività di costruzione e restauro degli organi a canne. Il motivo per il quale ho scelto di trattare questo argomento è l’unione tra il mio corso di studi, in particolare il diritto dell’Unione europea, e la passione tramandata da molte generazioni attraverso l’azienda di famiglia nei confronti degli organi a canne. La questione che mi ha spinto a condurre questa ricerca è stata quella di comprendere i possibili danni derivanti dalla conferma della volontà dell’agenzia chimica Europea di eliminare il piombo da tutte le lavorazioni ed utilizzi in Europa sulle aziende e sul mercato che interessa un’elevata parte del patrimonio storico-culturale Italiano ed europeo. In dettaglio, ho posto l’attenzione sull’analisi delle strategie messe in atto dall’Associaizione Italiana Organari (AIO) e le eventuali azioni future. Quest’ultima venne fondata l’8 luglio 1994, fortemente voluta da alcune case organarie italiane. La missione di tale Associazione riguarda il miglioramento dell’arte organaria nel rispetto delle caratteristiche sia locali che individuali, il mantenimento di un alto livello di etica professionale da parte dei propri aderenti anche attraverso l condivisione di un Codice Deontologico, la tutela degli interessi comuni in tutte le questioni professionali e di mercato e la rappresentanza della categoria di fronte all’Amministrazione pubblica e agli Enti, con l’obiettivo di migliorare relazioni ed iter burocratici relative alle procedure di restauro. A tal proposito, ritengo che una corretta conoscenza dell’organizzazione giuridica dell’Unione Europea possa supportare l’attività dell’ Associazione Italiana Organari nella loro attività di tutela della professione artigiana in questione.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Lo studio della direttiva REACH dell'Unione europea, vista dal punto di vista di vista di piccole o medie aziende di un settore di nicchia come la costruzione e il restauro degli organi a canne.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/161241