In recent decades, there has been a significant decline in pollinating insects. The main causes are: the loss of habitat and food sources due to urbanization; the development of increasingly intensive agriculture that includes the massive use of Plant Protection Products, the increase in monocultures, resulting in landscape simplification and biodiversity loss; the introduction of invasive exotic species, new parasites, and diseases due to globalization; the climate change leading rising temperatures and increased periods of drought. This work focuses on wild pollinators, which are globally poorly known due to a lack of studies and data. The three main groups of insect pollinators are wild bees, butterflies, and hoverflies. Specifically, the study analyzes Hymenoptera Apoidea Anthophila because they are the most efficient insects in terms of pollination. They have co-evolved with angiosperm plants, developing specific morphological and ethological characteristics that greatly enhance their efficiency. Attention has been placed on practices that contribute to the conservation of pollinator biodiversity, highlighting data collection activities through monitoring and institutional initiatives to protect them at National and European levels. In particular, the study describes useful agricultural practices that can be applied in different contexts to maintain areas suitable for the sustenance and nesting of these insects. As a case study, the "Orti Generali" project implemented in the Mirafiori Sud neighborhood in Turin has been analyzed. This project represents an important example of design and management for the protection of wild pollinator biodiversity in an urban context.
Negli ultimi decenni si è assistito a un importante declino degli insetti pronubi in senso lato. Le principali cause sono la perdita di habitat e di fonti alimentari per via dell’urbanizzazione; lo sviluppo di un agricoltura sempre più intensiva, l’utilizzo massiccio di prodotti fitosanitari, l’aumento delle monocolture e di conseguenza la semplificazione del paesaggio e la perdita di biodiversità; l’introduzione per via della globalizzazione di specie esotiche invasive, nuovi parassiti e malattie; i cambiamenti climatici con l’aumento delle temperature e un aumento dei periodi di siccità. Lo sguardo di questo lavoro è rivolto ai pronubi selvatici, che, a livello globale, risultano poco conosciuti per la carenza di studi e di dati. I tre gruppi principali di insetti impollinatori sono gli Imenotteri Apoidei, i Lepidotteri e i Ditteri Sirfidi. Nello specifico sono stati analizzati gli Apoidei Antofili, perché risultano essere in assoluto gli insetti più efficaci in merito all’impollinazione. Essi, infatti, hanno realizzato una vera e propria coevoluzione con le piante angiosperme, che ha fatto evolvere dei caratteri specifici a livello morfologico ed etologico che aumentano notevolmente la loro efficienza. È stata posta l’attenzione sulle pratiche utili alla conservazione della biodiversità dei pronubi, partendo dalle attività di raccolta dei dati attraverso i monitoraggi e dalle iniziative istituzionali a livello nazionale ed europeo per tutelarli. In particolare, vengono illustrate le pratiche agricole utili, applicabili in diversi contesti, per mantenere delle zone idonee al sostentamento e alla nidificazione di questi insetti. Come caso studio è stato analizzato il progetto “Orti Generali”, messo in atto a Torino nel quartiere Mirafiori sud, che rappresenta un’importante realtà di progettazione e gestione per la tutela della biodiversità dei pronubi selvatici in contesto urbano.
Conservazione della biodiversità degli insetti pronubi: il progetto "Orti Generali"
ZANINI, PIETRO
2022/2023
Abstract
Negli ultimi decenni si è assistito a un importante declino degli insetti pronubi in senso lato. Le principali cause sono la perdita di habitat e di fonti alimentari per via dell’urbanizzazione; lo sviluppo di un agricoltura sempre più intensiva, l’utilizzo massiccio di prodotti fitosanitari, l’aumento delle monocolture e di conseguenza la semplificazione del paesaggio e la perdita di biodiversità; l’introduzione per via della globalizzazione di specie esotiche invasive, nuovi parassiti e malattie; i cambiamenti climatici con l’aumento delle temperature e un aumento dei periodi di siccità. Lo sguardo di questo lavoro è rivolto ai pronubi selvatici, che, a livello globale, risultano poco conosciuti per la carenza di studi e di dati. I tre gruppi principali di insetti impollinatori sono gli Imenotteri Apoidei, i Lepidotteri e i Ditteri Sirfidi. Nello specifico sono stati analizzati gli Apoidei Antofili, perché risultano essere in assoluto gli insetti più efficaci in merito all’impollinazione. Essi, infatti, hanno realizzato una vera e propria coevoluzione con le piante angiosperme, che ha fatto evolvere dei caratteri specifici a livello morfologico ed etologico che aumentano notevolmente la loro efficienza. È stata posta l’attenzione sulle pratiche utili alla conservazione della biodiversità dei pronubi, partendo dalle attività di raccolta dei dati attraverso i monitoraggi e dalle iniziative istituzionali a livello nazionale ed europeo per tutelarli. In particolare, vengono illustrate le pratiche agricole utili, applicabili in diversi contesti, per mantenere delle zone idonee al sostentamento e alla nidificazione di questi insetti. Come caso studio è stato analizzato il progetto “Orti Generali”, messo in atto a Torino nel quartiere Mirafiori sud, che rappresenta un’importante realtà di progettazione e gestione per la tutela della biodiversità dei pronubi selvatici in contesto urbano.File | Dimensione | Formato | |
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