LA SFIDA DI DARK SOULS Analisi del dibattito tra difficoltà artificiale e difficoltà bilanciata in Dark Souls

An analysis of how the arrival on the market of the seventh gaming generation of consoles saw and experienced the publication of Dark Souls. This is followed by a digression on the concept of artificial difficulty, and how the hardcore and seemingly anachronistic nature of the game has resulted in it becoming the subject of much criticism for excessive complexity and poor gameplay management. Through a look at the past, we trace the founding mechanics of Dark Souls through historical role-playing games that contributed to the definition and development of the genre itself: we also analyze the prequel, Demon's Souls, and the mechanics inherited from it. Finally, a reflection is made on the peculiarity of the game to involve the player and guide him in the discovery of the game world as well as the development of the person through a gradual psychological process.

Un'analisi di come l'avvento sul mercato della settima generazione videoludica delle console ha visto e vissuto la pubblicazione di Dark Souls. Segue una digressione sul concetto di difficoltà artificiale, e di come la natura hardcore e apparentemente anacronistica del gioco abbia comportato il divenire oggetto di molte critiche per l'eccessiva complessità e per una cattiva gestione del gameplay. Attraverso uno sguardo al passato, si rintracciano le meccaniche fondanti di Dark Souls attraverso giochi di ruolo storici che hanno contribuito alla definizione e allo sviluppo del genere stesso: inoltre si analizza il prequel, Demon's Souls, e le meccaniche da esso ereditate. Infine si compie una riflessione sulla peculiarità del gioco di coinvolgere il giocatore e di guidarlo nella scoperta del mondo in-game nonché ad uno sviluppo della persona tramite un graduale processo psicologico.