Obiettivo della ricerca è di analizzare la politica monetaria delle principali Banche centrali del mondo concentrandomi principalmente sugli interventi effettuati dalla Banca Centrale Europea, dalla Bank of England, dalla Federal Reserve, dalla People's Bank of China e dalla Bank of Japan.Tale studio si focalizzerà sugli aspetti etici, e soprattutto non etici, che hanno spinto i governi dei vari paesi ad intervenire spesso, se non sempre, con operazioni di natura straordinaria in seguito allo scoppio della bolla immobiliare in America e al conseguente scatenamento della crisi subprime, che ha avuto un impatto a livello globale. Si analizzeranno le motivazioni che hanno portato la Federal Reserve, a cui hanno fatto seguito le altre Banche centrali, alla decisione di attuare una politica monetaria espansiva con la riduzione dei tassi di interesse ai minimi storici e l'immissione di liquidità sul mercato per dare stimoli di crescita all'economia e una spinta verso la ripresa. La Federal Reserve è stato, infatti, il primo paese ad avere applicato il Quantitative easing introducendo una politica monetaria del tutto straordinaria. Nell'analizzare lo scenario attuale, focalizzandosi maggiormente negli ultimi mesi del 2015, si prenderanno in considerazione i dati sul Pil e sull'inflazione, le aspettative per il futuro e l'impatto dei vari Quantitative easing nelle varie zone del mondo. Si spiegherà il funzionamento delle varie politiche monetarie e come avviene il loro impatto sull'economia e di conseguenza sui consumi e sugli investimenti. In relazione al comportamento anti-etico che sta guidando i governi a livello globale si considererà l'importanza delle riforme strutturali, le motivazioni alla base della loro fondamentale applicazione e le ragioni per cui spesso non siano state introdotte dalla maggior parte dei governi. Si valuteranno gli aspetti positivi dell'applicazione delle misure espansive che hanno portato un miglioramento nell'economia, anche se minore alle aspettative, ma anche gli aspetti negativi dove emergeranno in particolare:la teoria del Quantitative easing infinito; il pensiero di Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco, che parla di rischio di una nuova bolla finanziaria dovuta all'introduzione di eccessiva liquidità portata dalle politiche espansive; l'idea di stagnazione secolare sostenuta da Summers, economista democratico statunitense; il pensiero di Marshall, potente hedge funds manager, che ritiene il Quantitative easing della Bce un grande ¿schema Ponzi¿ per arricchire ulteriormente i più ricchi. Non mancherà l'analisi dei principali fatti che hanno caratterizzato il 2015: l'introduzione del Quantitative easing da parte della Banca Centrale Europea; la tensione legata al momento del primo rialzo dei tassi di interesse americani, definendo il pensiero dei vari paesi riguardo la decisione della Fed e le aspettative del mercato. Notevole spazio si darà ai Paesi emergenti, estremamente legati all'economia americana e alla sua valuta, in cui vi era notevole tensione nell'attesa di aspettare le decisioni di Yanet Yellen, Presidente della Federal Reserve. La poca eticità emergerà dall'analisi delle suddette decisioni, ma anche attraverso l'analisi dei problemi interni che caratterizzano la Cina e il Giappone. Entrambi i Paesi hanno applicato una politica monetaria accomodante, ma non affrontato l'enorme debito pubblico in Giappone e la creazione di una bolla immobiliare in Cina.
L'ETICA NELLA POLITICA MONETARIA DELLE PRINCIPALI BANCHE CENTRALI DEL MONDO
CALDANO, MARCO
2014/2015
Abstract
Obiettivo della ricerca è di analizzare la politica monetaria delle principali Banche centrali del mondo concentrandomi principalmente sugli interventi effettuati dalla Banca Centrale Europea, dalla Bank of England, dalla Federal Reserve, dalla People's Bank of China e dalla Bank of Japan.Tale studio si focalizzerà sugli aspetti etici, e soprattutto non etici, che hanno spinto i governi dei vari paesi ad intervenire spesso, se non sempre, con operazioni di natura straordinaria in seguito allo scoppio della bolla immobiliare in America e al conseguente scatenamento della crisi subprime, che ha avuto un impatto a livello globale. Si analizzeranno le motivazioni che hanno portato la Federal Reserve, a cui hanno fatto seguito le altre Banche centrali, alla decisione di attuare una politica monetaria espansiva con la riduzione dei tassi di interesse ai minimi storici e l'immissione di liquidità sul mercato per dare stimoli di crescita all'economia e una spinta verso la ripresa. La Federal Reserve è stato, infatti, il primo paese ad avere applicato il Quantitative easing introducendo una politica monetaria del tutto straordinaria. Nell'analizzare lo scenario attuale, focalizzandosi maggiormente negli ultimi mesi del 2015, si prenderanno in considerazione i dati sul Pil e sull'inflazione, le aspettative per il futuro e l'impatto dei vari Quantitative easing nelle varie zone del mondo. Si spiegherà il funzionamento delle varie politiche monetarie e come avviene il loro impatto sull'economia e di conseguenza sui consumi e sugli investimenti. In relazione al comportamento anti-etico che sta guidando i governi a livello globale si considererà l'importanza delle riforme strutturali, le motivazioni alla base della loro fondamentale applicazione e le ragioni per cui spesso non siano state introdotte dalla maggior parte dei governi. Si valuteranno gli aspetti positivi dell'applicazione delle misure espansive che hanno portato un miglioramento nell'economia, anche se minore alle aspettative, ma anche gli aspetti negativi dove emergeranno in particolare:la teoria del Quantitative easing infinito; il pensiero di Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco, che parla di rischio di una nuova bolla finanziaria dovuta all'introduzione di eccessiva liquidità portata dalle politiche espansive; l'idea di stagnazione secolare sostenuta da Summers, economista democratico statunitense; il pensiero di Marshall, potente hedge funds manager, che ritiene il Quantitative easing della Bce un grande ¿schema Ponzi¿ per arricchire ulteriormente i più ricchi. Non mancherà l'analisi dei principali fatti che hanno caratterizzato il 2015: l'introduzione del Quantitative easing da parte della Banca Centrale Europea; la tensione legata al momento del primo rialzo dei tassi di interesse americani, definendo il pensiero dei vari paesi riguardo la decisione della Fed e le aspettative del mercato. Notevole spazio si darà ai Paesi emergenti, estremamente legati all'economia americana e alla sua valuta, in cui vi era notevole tensione nell'attesa di aspettare le decisioni di Yanet Yellen, Presidente della Federal Reserve. La poca eticità emergerà dall'analisi delle suddette decisioni, ma anche attraverso l'analisi dei problemi interni che caratterizzano la Cina e il Giappone. Entrambi i Paesi hanno applicato una politica monetaria accomodante, ma non affrontato l'enorme debito pubblico in Giappone e la creazione di una bolla immobiliare in Cina.File | Dimensione | Formato | |
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