Negli ultimi 250 anni, il consumo sempre maggiore di combustibili fossili (carbone, olio e gas naturale) per produrre energia ha causato un aumento della quantità di biossido di carbonio di origine antropica rilasciata in atmosfera. La parte di CO2 che non viene riassorbita dalla vegetazione, si discioglie negli oceani e si accumula nell'atmosfera. Tra le ipotesi più accreditate riguardo gli effetti di tali accumuli ci sono l'aumento della temperatura media globale a causa dell'effetto serra e l'aumento dell'acidità marina, la quale a sua volta causerebbe la riduzione della concentrazione di carbonato di calcio nell'acqua, necessario a vari organismi per costruire il proprio scheletro, mettendo in pericolo questi animali e influenzando così l'intera catena alimentare marina. Risulta quindi importante lo studio delle concentrazioni di CO2 . Scopo del lavoro della mia tesi è proprio quello di studiare le variazione stagionali di tali pozzi e sorgenti di CO2. Per fare questo mi sono servito della serie storica dei dati di concentrazione di CO2 misurati presso la stazione di Plateau Rosa (Italia) e di due modelli matematici. Il primo modello che ho utilizzato è TRAIETN (Tri-dimensional Atmospheric Interpolation Evaluation of Trajecory), il quale è in grado di ricostruire le traiettorie sinottiche delle particelle d'aria in arrivo alla stazione recettrice, partendo da questa e andando indietro nel tempo. Il secondo modello, ISOGASP (Identification of Sources of greenhouse GASes Plus), sviluppato dal gruppo di Fisica dell'Atmosfera del Dipartimento di Fisica Generale di Torino, permette di associare a ogni traiettoria arrivata a Plateau Rosa il valore di concentrazione misurato nel momento del suo arrivo al sito, così da poter risalire alla regione da cui tale concentrazione proviene. Il periodo da me analizzato corrisponde alla serie storica di dati misurati a Plateau Rosa, ovvero dal 1993 al 2009.
Ricerca di pozzi e sorgenti di CO2 sull' Europa e sull' oceano Atlantico Settentrionale
BERTIGLIA, FABIO
2009/2010
Abstract
Negli ultimi 250 anni, il consumo sempre maggiore di combustibili fossili (carbone, olio e gas naturale) per produrre energia ha causato un aumento della quantità di biossido di carbonio di origine antropica rilasciata in atmosfera. La parte di CO2 che non viene riassorbita dalla vegetazione, si discioglie negli oceani e si accumula nell'atmosfera. Tra le ipotesi più accreditate riguardo gli effetti di tali accumuli ci sono l'aumento della temperatura media globale a causa dell'effetto serra e l'aumento dell'acidità marina, la quale a sua volta causerebbe la riduzione della concentrazione di carbonato di calcio nell'acqua, necessario a vari organismi per costruire il proprio scheletro, mettendo in pericolo questi animali e influenzando così l'intera catena alimentare marina. Risulta quindi importante lo studio delle concentrazioni di CO2 . Scopo del lavoro della mia tesi è proprio quello di studiare le variazione stagionali di tali pozzi e sorgenti di CO2. Per fare questo mi sono servito della serie storica dei dati di concentrazione di CO2 misurati presso la stazione di Plateau Rosa (Italia) e di due modelli matematici. Il primo modello che ho utilizzato è TRAIETN (Tri-dimensional Atmospheric Interpolation Evaluation of Trajecory), il quale è in grado di ricostruire le traiettorie sinottiche delle particelle d'aria in arrivo alla stazione recettrice, partendo da questa e andando indietro nel tempo. Il secondo modello, ISOGASP (Identification of Sources of greenhouse GASes Plus), sviluppato dal gruppo di Fisica dell'Atmosfera del Dipartimento di Fisica Generale di Torino, permette di associare a ogni traiettoria arrivata a Plateau Rosa il valore di concentrazione misurato nel momento del suo arrivo al sito, così da poter risalire alla regione da cui tale concentrazione proviene. Il periodo da me analizzato corrisponde alla serie storica di dati misurati a Plateau Rosa, ovvero dal 1993 al 2009.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/16081