The project was born from the desire to implement innovative teaching methods with students, focusing on spatial intelligence, the role of the landscape in inclusion and outdoor education. The activities have been focused on the knowledge of reading and creating geographical maps, on emotional geography and on the development of cultural interconnection with its territory. In the quarter from March to May 2023, I carried out teaching activities with class 3B of Istituto Comprensivo di Caluso. My thesis project, supervised by Prof. Alberto Di Gioia and Prof. Cristiano Giorda, was part of the main project of the class that had as its leitmotif the Sentiero Pietre Bianche, a path of the Calusiese hilly territory. My intervention was aimed at enriching the work done in class on the topic of orientation, geographical tools, in particular maps, and the discovery of the hilly landscape through teaching that made the students protagonists. Operating directly in the area, the children have adopted an active methodology different from the traditional teaching. By becoming competent in exploring the territory they recognized themselves as an integral part of it. I believe that only when, starting from the primary school years, individuals grow up with the idea of terrestrial cooperation, i.e. of man-environment integration, it will be possible to reinterpret the landscape and truly reconnect with it. This methodology must become the main goal of skills-based teaching, learning to approach the environment around us in an interdisciplinary way. The basic idea of the project consists of offering to a capable and interested public theoretical models that can be combined with operational tools and be exported to different application contexts, usable in various school levels. It is therefore hoped that the ideas and proposals presented here will concretely encourage the activation of educational projects and help to seize new opportunities for inclusive education in daily practice.

Il progetto nasce dalla volontà di poter attuare con gli studenti metodi didattici innovativi, legati all’intelligenza spaziale, al paesaggio come mediatore per l’inclusione e all’outdoor education. Le attività sono state incentrate sulla conoscenza della lettura e della creazione di mappe geografiche, sulla geografia emozionale e sullo sviluppo dell’interconnessione culturale con il proprio territorio. Durante il trimestre, marzo-maggio 2023, ho svolto l’attività didattica con la classe 3B dell’Istituto Comprensivo di Caluso. Il mio progetto di tesi, seguito dal prof.re Alberto Di Gioia e dal prof.re Cristiano Giorda, rientrava nel compito di realtà della classe che aveva come filo conduttore il Sentiero Pietre Bianche, sentiero del territorio collinare calusiese. Il mio intervento era mirato ad arricchire il lavoro svolto in classe sul tema dell’orientamento, degli strumenti geografici, in particolare le mappe, e della scoperta del paesaggio collinare attraverso una didattica che maggiormente rendesse gli alunni protagonisti. Operando direttamente sul territorio, i ragazzi hanno fatto propria una metodologia attiva diversa rispetto alla didattica tradizionale. Divenendo competenti nell’esplorare il territorio si sono riconosciuti come parte integrante di esso. Credo che solo nel momento in cui, sin dagli anni della scuola primaria, gli individui cresceranno con l’idea di cooperazione terrestre, ossia di integrazione uomo-ambiente, si potrà reinterpretare il paesaggio e riconnettersi realmente con esso. Tale metodologia deve divenire l’obiettivo principale della didattica per competenze, imparando ad approcciarsi in modo interdisciplinare all’ambiente che ci circonda. L’idea di fondo del progetto consiste nella volontà di offrire a un pubblico capace ed interessato modelli teorici che possano affiancarsi a strumenti operativi esportabili in contesti applicativi differenti, utilizzabili nei vari gradi scolastici. Si auspica pertanto che le idee e le proposte qui presentate favoriscano concretamente l’attivazione di progettualità didattiche e aiutino a cogliere nuove occasioni di educazione inclusiva nella pratica quotidiana. ​

IL PAESAGGIO COME MEDIATORE DI INCLUSIONE: NUOVI APPROCCI METODOLOGICI ENTRANO NELLA SCUOLA

VALLE, TANIA
2022/2023

Abstract

Il progetto nasce dalla volontà di poter attuare con gli studenti metodi didattici innovativi, legati all’intelligenza spaziale, al paesaggio come mediatore per l’inclusione e all’outdoor education. Le attività sono state incentrate sulla conoscenza della lettura e della creazione di mappe geografiche, sulla geografia emozionale e sullo sviluppo dell’interconnessione culturale con il proprio territorio. Durante il trimestre, marzo-maggio 2023, ho svolto l’attività didattica con la classe 3B dell’Istituto Comprensivo di Caluso. Il mio progetto di tesi, seguito dal prof.re Alberto Di Gioia e dal prof.re Cristiano Giorda, rientrava nel compito di realtà della classe che aveva come filo conduttore il Sentiero Pietre Bianche, sentiero del territorio collinare calusiese. Il mio intervento era mirato ad arricchire il lavoro svolto in classe sul tema dell’orientamento, degli strumenti geografici, in particolare le mappe, e della scoperta del paesaggio collinare attraverso una didattica che maggiormente rendesse gli alunni protagonisti. Operando direttamente sul territorio, i ragazzi hanno fatto propria una metodologia attiva diversa rispetto alla didattica tradizionale. Divenendo competenti nell’esplorare il territorio si sono riconosciuti come parte integrante di esso. Credo che solo nel momento in cui, sin dagli anni della scuola primaria, gli individui cresceranno con l’idea di cooperazione terrestre, ossia di integrazione uomo-ambiente, si potrà reinterpretare il paesaggio e riconnettersi realmente con esso. Tale metodologia deve divenire l’obiettivo principale della didattica per competenze, imparando ad approcciarsi in modo interdisciplinare all’ambiente che ci circonda. L’idea di fondo del progetto consiste nella volontà di offrire a un pubblico capace ed interessato modelli teorici che possano affiancarsi a strumenti operativi esportabili in contesti applicativi differenti, utilizzabili nei vari gradi scolastici. Si auspica pertanto che le idee e le proposte qui presentate favoriscano concretamente l’attivazione di progettualità didattiche e aiutino a cogliere nuove occasioni di educazione inclusiva nella pratica quotidiana. ​
ITA
The project was born from the desire to implement innovative teaching methods with students, focusing on spatial intelligence, the role of the landscape in inclusion and outdoor education. The activities have been focused on the knowledge of reading and creating geographical maps, on emotional geography and on the development of cultural interconnection with its territory. In the quarter from March to May 2023, I carried out teaching activities with class 3B of Istituto Comprensivo di Caluso. My thesis project, supervised by Prof. Alberto Di Gioia and Prof. Cristiano Giorda, was part of the main project of the class that had as its leitmotif the Sentiero Pietre Bianche, a path of the Calusiese hilly territory. My intervention was aimed at enriching the work done in class on the topic of orientation, geographical tools, in particular maps, and the discovery of the hilly landscape through teaching that made the students protagonists. Operating directly in the area, the children have adopted an active methodology different from the traditional teaching. By becoming competent in exploring the territory they recognized themselves as an integral part of it. I believe that only when, starting from the primary school years, individuals grow up with the idea of terrestrial cooperation, i.e. of man-environment integration, it will be possible to reinterpret the landscape and truly reconnect with it. This methodology must become the main goal of skills-based teaching, learning to approach the environment around us in an interdisciplinary way. The basic idea of the project consists of offering to a capable and interested public theoretical models that can be combined with operational tools and be exported to different application contexts, usable in various school levels. It is therefore hoped that the ideas and proposals presented here will concretely encourage the activation of educational projects and help to seize new opportunities for inclusive education in daily practice.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/160709