Introduction: across the world people of all backgrounds suffer from cancer. Despite the great improvements in therapies and advances in research, those who get sick today face a very long and difficult path, both physically and psychologically. The conception of the chronicity of this disease brings with it the need for patients to have personalized care, in which the Case Management model could improve care. It is very typical of cancer patients to feel overwhelmed and at a loss in regards to how they can receive help, and from whom it will come. Therefore, it is essential that the patient and their family are taken care of by a competent figure such as the nurse Case Manager. The goal is to investigate whether the figure of the Case Manager can improve the care of the cancer patient. Materials and methods: a bibliographical research in literature was first made on the main databases, including Embase, Cinahl and Pubmed. Subsequently, a qualitative research method was chosen to carry out field research, for which semi-structured interviews were held with eight patients in the oncological ward of Pinerolo’s hospital. After obtaining informed consent, four macro areas were investigated from which patients could then argue. Results: Case Management has been found by literature research to be the most effective method of reducing the time from diagnosis to treatment initiation. This increased the number of patients completing treatment, improving therapeutic education, continuity of care as well as increased patient satisfaction. There has also been a decrease in admissions and side effects related to chemotherapy. Some studies have reported mixed results regarding cost reduction, increased survival, and reduction of psychological symptoms such as anxiety and depression. Interviews revealed that none of the patients were aware of the figure of the Case Manager, though many patients encountered difficulties in booking appointments and health exams. In the end all patients agreed that they needed to have a reference figure during their journey. Discussion: patient information about the Case Management model and figure is essential to incorporate this new method of care. Including the figure of the Case Manager also at the organizational level, in the booking of the control exams, could help increase the early diagnosis, which in oncology are fundamental. Patients report a real need to have a reference figure available seven days a week during their journey. Conclusion: the Case Management model is effective in improving the continuity of care and patient care as well as the management and therapeutic adherence through patient and family education, carried out by the nurse Case Manager. The greatest need expressed by the patients was that of receiving up to date information. This would be an excellent thing to focus on throughout the management. Other studies are needed to better assess the uncertain outcomes emerging from the literature. Since the number of patients interviewed and the context in which the qualitative research was carried out can be a limit in the final result. It would be advisable to carry out research with a larger sample of patients and in different oncological contexts.
Introduzione: Il cancro rappresenta una grande percentuale dei malati in Italia e nel mondo, nonostante i grandi miglioramenti nelle terapie e i passi avanti nella ricerca, chi si ammala oggi affronta un percorso molto lungo e difficile, sia a livello fisico sia a livello psicologico. La concezione della cronicità di questa malattia porta con sé la necessità per i pazienti di avere un’assistenza personalizzata, in cui il modello del Case Management potrebbe migliorarne l’assistenza. Di solito un paziente oncologico non ha punti di riferimento a livello sanitario e non ha idea di quale percorso occorra seguire, è fondamentale quindi che il paziente e la sua famiglia vengano presi in carico da una figura competente come quella dell’infermiere Case Manager. L’obiettivo pertanto è quello di indagare se la figura del Case Manager può migliorare l’assistenza al paziente oncologico. Materiali e metodi: è stata fatta per prima cosa una ricerca bibliografica in letteratura sui principali database, tra cui Embase, Cinahl e Pubmed. In seguito, è stato scelto un metodo di ricerca qualitativo per poter effettuare la ricerca sul campo, per cui si sono svolte delle interviste semi-strutturate a otto pazienti del Day Hospital oncologico dell’ospedale di Pinerolo. Dopo aver raccolto il consenso informato si sono indagate quattro macro aree da cui i pazienti hanno potuto poi argomentare. Risultati: dalla ricerca in letteratura il Case Management è risultato il metodo più efficace per ridurre i tempi dalla diagnosi all’inizio del trattamento, per aumentare il numero di pazienti che completano la terapia, per migliorare l’educazione terapeutica, la continuità di cura ed aumentare la soddisfazione del paziente. Si è vista inoltre una riduzione dei ricoveri e degli effetti collaterali legati alla chemioterapia. Alcuni studi hanno riportato risultati eterogenei per quanto riguarda la riduzione dei costi, l’aumento della sopravvivenza e la riduzione di sintomi psicologici quali ansia e depressione. Dalle interviste, invece, è emerso che nessuno dei pazienti era a conoscenza della figura del Case Manager, molti pazienti hanno riscontrato difficoltà nella prenotazione di visite ed esami e tutti i pazienti sono stati concordi nel comunicare la necessità di avere una figura di riferimento durante il loro percorso. Discussione: l’informazione al paziente riguardo la figura e il modello del Case Management sono essenziali per inserire questo nuovo metodo di assistenza. Inserire la figura del Case Manager anche a livello organizzativo nella prenotazione degli esami di controllo potrebbe aiutare ad aumentare le diagnosi precoci, che in ambito oncologico sono fondamentali. I pazienti riportano una vera e propria esigenza nell’avere una figura di riferimento disponibile sette giorni su sette durante il loro percorso. Conclusione: il modello del Case Management è efficace nel migliorare la continuità di cura e la presa in carico del paziente, la gestione e l’aderenza terapeutica attraverso l’educazione al paziente e ai familiari. Il bisogno espresso maggiormente dai pazienti è stato quello dell’informazione su cui sarebbe bene puntare durante tutta la presa in carico. Altri studi sono necessari per valutare meglio gli outcome incerti emersi dalla letteratura. Poiché il numero di pazienti intervistati e il contesto in cui si è svolta la ricerca qualitativa possono essere un limite, sarebbe opportuno svolgere una ricerca con un campione più ampio e in contesti diversi
Il Case Manager: un'opportunità per il percorso assistenziale del paziente oncologico
TOSETTO, ELISA
2022/2023
Abstract
Introduzione: Il cancro rappresenta una grande percentuale dei malati in Italia e nel mondo, nonostante i grandi miglioramenti nelle terapie e i passi avanti nella ricerca, chi si ammala oggi affronta un percorso molto lungo e difficile, sia a livello fisico sia a livello psicologico. La concezione della cronicità di questa malattia porta con sé la necessità per i pazienti di avere un’assistenza personalizzata, in cui il modello del Case Management potrebbe migliorarne l’assistenza. Di solito un paziente oncologico non ha punti di riferimento a livello sanitario e non ha idea di quale percorso occorra seguire, è fondamentale quindi che il paziente e la sua famiglia vengano presi in carico da una figura competente come quella dell’infermiere Case Manager. L’obiettivo pertanto è quello di indagare se la figura del Case Manager può migliorare l’assistenza al paziente oncologico. Materiali e metodi: è stata fatta per prima cosa una ricerca bibliografica in letteratura sui principali database, tra cui Embase, Cinahl e Pubmed. In seguito, è stato scelto un metodo di ricerca qualitativo per poter effettuare la ricerca sul campo, per cui si sono svolte delle interviste semi-strutturate a otto pazienti del Day Hospital oncologico dell’ospedale di Pinerolo. Dopo aver raccolto il consenso informato si sono indagate quattro macro aree da cui i pazienti hanno potuto poi argomentare. Risultati: dalla ricerca in letteratura il Case Management è risultato il metodo più efficace per ridurre i tempi dalla diagnosi all’inizio del trattamento, per aumentare il numero di pazienti che completano la terapia, per migliorare l’educazione terapeutica, la continuità di cura ed aumentare la soddisfazione del paziente. Si è vista inoltre una riduzione dei ricoveri e degli effetti collaterali legati alla chemioterapia. Alcuni studi hanno riportato risultati eterogenei per quanto riguarda la riduzione dei costi, l’aumento della sopravvivenza e la riduzione di sintomi psicologici quali ansia e depressione. Dalle interviste, invece, è emerso che nessuno dei pazienti era a conoscenza della figura del Case Manager, molti pazienti hanno riscontrato difficoltà nella prenotazione di visite ed esami e tutti i pazienti sono stati concordi nel comunicare la necessità di avere una figura di riferimento durante il loro percorso. Discussione: l’informazione al paziente riguardo la figura e il modello del Case Management sono essenziali per inserire questo nuovo metodo di assistenza. Inserire la figura del Case Manager anche a livello organizzativo nella prenotazione degli esami di controllo potrebbe aiutare ad aumentare le diagnosi precoci, che in ambito oncologico sono fondamentali. I pazienti riportano una vera e propria esigenza nell’avere una figura di riferimento disponibile sette giorni su sette durante il loro percorso. Conclusione: il modello del Case Management è efficace nel migliorare la continuità di cura e la presa in carico del paziente, la gestione e l’aderenza terapeutica attraverso l’educazione al paziente e ai familiari. Il bisogno espresso maggiormente dai pazienti è stato quello dell’informazione su cui sarebbe bene puntare durante tutta la presa in carico. Altri studi sono necessari per valutare meglio gli outcome incerti emersi dalla letteratura. Poiché il numero di pazienti intervistati e il contesto in cui si è svolta la ricerca qualitativa possono essere un limite, sarebbe opportuno svolgere una ricerca con un campione più ampio e in contesti diversiFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
960786_tesitosettoelisa.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
683.94 kB
Formato
Adobe PDF
|
683.94 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/160667