ABSTRACT Alzheimer's disease is one of the most frequent causes of dementia in the elderly. Recent estimates indicate that around 18 million people worldwide suffer from it. The geriatric population is longer-lived and has increasingly complex and chronic care needs, representing one of the most important challenges for nurses and others today. The growing numbers of elderly patients with dementia are a clear indicator of how this reality affects and will increasingly engage our health care system to find efficient and effective strategies to deal with it. To date, the therapeutic strategies available are not only pharmacological (TF) but also bio-psycho-social (TNF), aiming at an integrated management that guarantees a continuous and comprehensive care. One of the non-pharmacological terapies (TNF) focused on involving and taking care of the whole family of patients with Alzheimer's disease is the Alzheimer Café. It is a bio-psycho-social project, born in the Netherlands in 1997 and now spread all over the world, aimed above all at providing support to the caregiver, where there can be a confrontation between people going through the same experience and the support of professionals who help to find effective strategies for dealing with small and big everyday problems. In this paper, the conceptual framework underpinning Alzheimer Cafés is explored and the reality in Asti is described. Through semi-structured interviews with the main protagonists of the Alzheimer Café in Asti, the experiences, lives and projects carried out in the project were esamine in deptht.
ABSTRACT La Malattia di Alzheimer è una tra le più frequenti cause di demenza negli anziani. Stime recenti indicano che nel mondo circa 18 milioni di persone ne sono affette. La popolazione geriatrica è più longeva, ha bisogni assistenziali sempre più complessi e cronicizzati, rappresentando oggi una delle più importanti sfide per gli infermieri e non solo. I numeri crescenti di pazienti anziani affetti da demenza sono un evidente indicatore di come questa realtà interessa ed impegnerà sempre di più il nostro Sistema Sanitario a trovare strategie efficienti ed efficaci per affrontarla. Ad oggi le strategie terapeutiche a disposizione non sono esclusivamente di tipo farmacologico (TF) ma anche bio-psico-sociale (TNF) puntando ad una gestione integrata che garantisca una presa in carico continuativa e globale. Una delle terapie non farmacologiche (TNF) focalizzate ad un coinvolgimento e ad una presa in carico dell’intero nucleo familiare dei pazienti con malattia d’Alzheimer è il Caffè Alzheimer. Si tratta di un progetto bio-psico-sociale, nato in Olanda nel 1997 ed oggi diffuso in tutto il mondo, volto soprattutto a fornire supporto al caregiver, in cui possa esserci un confronto tra persone che vivono la stessa esperienza ed il supporto di professionisti che contribuiscano a trovare strategie efficaci per la gestione dei piccoli e grandi problemi di ogni giorno. Nel presente elaborato è stato approfondito il frame concettuale alla base dei Caffè Alzheimer e descritta la realtà astigiana. Tramite intervista semi-strutturata ai principali protagonisti del Caffè Alzheimer di Asti si sono approfondite le esperienze, i vissuti e la progettualità portata avanti nel progetto.
Caffè Alzheimer. La cura oltre la cura.
SCONFIENZA, LUCILLA
2022/2023
Abstract
ABSTRACT La Malattia di Alzheimer è una tra le più frequenti cause di demenza negli anziani. Stime recenti indicano che nel mondo circa 18 milioni di persone ne sono affette. La popolazione geriatrica è più longeva, ha bisogni assistenziali sempre più complessi e cronicizzati, rappresentando oggi una delle più importanti sfide per gli infermieri e non solo. I numeri crescenti di pazienti anziani affetti da demenza sono un evidente indicatore di come questa realtà interessa ed impegnerà sempre di più il nostro Sistema Sanitario a trovare strategie efficienti ed efficaci per affrontarla. Ad oggi le strategie terapeutiche a disposizione non sono esclusivamente di tipo farmacologico (TF) ma anche bio-psico-sociale (TNF) puntando ad una gestione integrata che garantisca una presa in carico continuativa e globale. Una delle terapie non farmacologiche (TNF) focalizzate ad un coinvolgimento e ad una presa in carico dell’intero nucleo familiare dei pazienti con malattia d’Alzheimer è il Caffè Alzheimer. Si tratta di un progetto bio-psico-sociale, nato in Olanda nel 1997 ed oggi diffuso in tutto il mondo, volto soprattutto a fornire supporto al caregiver, in cui possa esserci un confronto tra persone che vivono la stessa esperienza ed il supporto di professionisti che contribuiscano a trovare strategie efficaci per la gestione dei piccoli e grandi problemi di ogni giorno. Nel presente elaborato è stato approfondito il frame concettuale alla base dei Caffè Alzheimer e descritta la realtà astigiana. Tramite intervista semi-strutturata ai principali protagonisti del Caffè Alzheimer di Asti si sono approfondite le esperienze, i vissuti e la progettualità portata avanti nel progetto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/160666