All'inizio degli anni Novanta, a seguito di una profonda crisi economica, sociale, politica e culturale, che colpì i diversi modelli occidentali di welfare state e spinse gli Stati e le società dei cosiddetti Paesi avanzati a rivedere le priorità e le modalità di erogazione dei diversi servizi sociali e ad avviare una riflessione sul modo per favorire l'organizzazione di una rinnovata responsabilità civile, capace di soddisfare domande e bisogni laddove il Pubblico e il Mercato non erano più in grado di dare risposte adeguate, fece il suo ingresso sulla scena il settore non profit; un universo complesso che, collocandosi tra società, economia e politica, inizialmente, intervenne al margine delle attività del settore pubblico e, successivamente, divenne esso stesso attore delle politiche pubbliche, acquisendo sempre più un peso rilevante in termini di valore aggiunto e occupazione, sopratutto nell'ambito dei servizi sociali e personali. In Italia, il settore senza scopo di lucro, chiamato anche Terzo Settore, per distinguerlo dal Primo Settore rappresentato dallo Stato ed in contrapposizione al Secondo Settore rappresentato dalle società commerciali (imprese for profit), trova le sue radici nelle istituzioni filantropiche e caritative cattoliche di tradizione ottocentesca ed è un insieme ampio e variegato di realtà diverse per storia, assetto organizzativo, ambiti di attività e dimensione, ma accomunate dalla condivisione di un sistema di valori fondamentali ed orientate al perseguimento di finalità di interesse generale e di utilità sociale. Queste, nell'ultimo decennio, con lo scoppio della crisi finanziaria ed economica a livello mondiale, sono diventate oggetto di crescente attenzione da parte degli studiosi di diverse discipline e, non ultimi, degli economisti, in quanto considerate come possibili vie di ripresa per il nostro paese e alternative al ¿fallimento dello stato¿ e a ¿quello del mercato¿. Il Terzo settore è certamente una delle realtà più interessanti nel panorama economico e sociale recente e, per questo, la seguente tesi si propone di capire qual è stata la sua evoluzione in Italia prima e durante la profonda crisi economica e finanziaria. Nell''''affrontare tale questione, si ritiene necessario ed indispensabile strutturare la tesi in tre capitoli. Nel primo capitolo, verrà analizzato il settore non profit in generale, fornendo una panoramica prima sulle diverse terminologie e definizioni, date in ambito internazionale ed europeo, e dopo sulle principali teorie economiche di riferimento e sulle sue dimensioni a livello internazionale. Il secondo capitolo, invece, presenterà un focus più specifico sul settore senza scopo di lucro in Italia, dagli inizi allo stato in cui versa oggi. Verranno presentati gli aspetti generali, il loro sistema di governance, le molteplici forme giuridiche che lo possono caratterizzare, da quelle civilistiche a quelle fondate sulla legislazione speciale, le principali forme di finanziamento e i numeri che compongono tale settore, prendendo in considerazione l'arco temporale dal 2000 ad oggi, per avere così una panoramica generale sul modo in cui il Terzo Settore sta reagendo a questa situazione di crisi. Infine, il terzo capitolo sarà dedicato al non profit in Piemonte ed alla presentazione di un caso studio: il Sermig (Servizio Missionario Giovani), un'associazione di volontariato non riconosciuta presente sulla scena torinese a partire dagli anni Sessanta grazie alla volontà di Olivero.
Analisi economica del settore non profit in Italia: il caso Sermig
MORISCO, SONIA
2014/2015
Abstract
All'inizio degli anni Novanta, a seguito di una profonda crisi economica, sociale, politica e culturale, che colpì i diversi modelli occidentali di welfare state e spinse gli Stati e le società dei cosiddetti Paesi avanzati a rivedere le priorità e le modalità di erogazione dei diversi servizi sociali e ad avviare una riflessione sul modo per favorire l'organizzazione di una rinnovata responsabilità civile, capace di soddisfare domande e bisogni laddove il Pubblico e il Mercato non erano più in grado di dare risposte adeguate, fece il suo ingresso sulla scena il settore non profit; un universo complesso che, collocandosi tra società, economia e politica, inizialmente, intervenne al margine delle attività del settore pubblico e, successivamente, divenne esso stesso attore delle politiche pubbliche, acquisendo sempre più un peso rilevante in termini di valore aggiunto e occupazione, sopratutto nell'ambito dei servizi sociali e personali. In Italia, il settore senza scopo di lucro, chiamato anche Terzo Settore, per distinguerlo dal Primo Settore rappresentato dallo Stato ed in contrapposizione al Secondo Settore rappresentato dalle società commerciali (imprese for profit), trova le sue radici nelle istituzioni filantropiche e caritative cattoliche di tradizione ottocentesca ed è un insieme ampio e variegato di realtà diverse per storia, assetto organizzativo, ambiti di attività e dimensione, ma accomunate dalla condivisione di un sistema di valori fondamentali ed orientate al perseguimento di finalità di interesse generale e di utilità sociale. Queste, nell'ultimo decennio, con lo scoppio della crisi finanziaria ed economica a livello mondiale, sono diventate oggetto di crescente attenzione da parte degli studiosi di diverse discipline e, non ultimi, degli economisti, in quanto considerate come possibili vie di ripresa per il nostro paese e alternative al ¿fallimento dello stato¿ e a ¿quello del mercato¿. Il Terzo settore è certamente una delle realtà più interessanti nel panorama economico e sociale recente e, per questo, la seguente tesi si propone di capire qual è stata la sua evoluzione in Italia prima e durante la profonda crisi economica e finanziaria. Nell''''affrontare tale questione, si ritiene necessario ed indispensabile strutturare la tesi in tre capitoli. Nel primo capitolo, verrà analizzato il settore non profit in generale, fornendo una panoramica prima sulle diverse terminologie e definizioni, date in ambito internazionale ed europeo, e dopo sulle principali teorie economiche di riferimento e sulle sue dimensioni a livello internazionale. Il secondo capitolo, invece, presenterà un focus più specifico sul settore senza scopo di lucro in Italia, dagli inizi allo stato in cui versa oggi. Verranno presentati gli aspetti generali, il loro sistema di governance, le molteplici forme giuridiche che lo possono caratterizzare, da quelle civilistiche a quelle fondate sulla legislazione speciale, le principali forme di finanziamento e i numeri che compongono tale settore, prendendo in considerazione l'arco temporale dal 2000 ad oggi, per avere così una panoramica generale sul modo in cui il Terzo Settore sta reagendo a questa situazione di crisi. Infine, il terzo capitolo sarà dedicato al non profit in Piemonte ed alla presentazione di un caso studio: il Sermig (Servizio Missionario Giovani), un'associazione di volontariato non riconosciuta presente sulla scena torinese a partire dagli anni Sessanta grazie alla volontà di Olivero.File | Dimensione | Formato | |
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