Il tema che verrà trattato nella tesi di laurea magistrale sarà lo studio sulla diffusione degli animali domestici e sul senso dell'agire dei loro proprietari. L'interesse per questa tematica è nato dal consistente incremento di animali domestici che si sta registrando negli ultimi anni; incremento osservabile da tutti nella vita quotidiana e provato dai dati statistici. Il picco più alto è stato registrato nel 2013, quando più della metà degli italiani ha dichiarato di possedere uno o più animali (il 55, 3%), dato in crescita di + 13,6 punti rispetto all'anno precedente. È stato inoltre rilevato che la spesa complessiva per il cibo dei 4 zampe in Italia ammonta a 1600 milioni. Parallelamente a questa diffusione, cresce sempre di più l'umanizzazione degli animali: cani trattati e vestiti come bambini, proprietari che conversano come se stessero parlando dei propri figli e tutto un business di abitini, accessori e giocattoli che gira attorno ai quattro zampe proprio come avviene attorno al mondo dell'infanzia. È interessante studiare questo innegabile fenomeno in quanto gli viene dato ampio spazio, anche attraverso i media, ma rimanendo sempre su un piano superficiale, senza mai andare a comprendere nel profondo le ragioni che spingono gli uomini a trascorrere un pezzo di vita accompagnati da un quattro zampe. La domanda di questa tesi di ricerca è quindi: "cosa spinge un attore sociale a prendere un animale domestico?" L'ipotesi è che oltre al bisogno di affetto, di compagnia e di un ritorno al contatto con la natura ormai quasi perso, oltre ad un ritratto di una società contemporanea in cui il vuoto e la solitudine nelle case viene spesso colmato dagli animali, alla base di questa ricerca sempre più forte del contatto quotidiano con gli animali ci sia una funzione degli animali come pretesto, come mezzo, come tramite per interagire con il mondo esterno. La comunicazione con l'ambiente esterno si intensifica molto quando si ha un animale, sia quando lo si porta con sè e quindi diventa un elemento che funge da catalizzatore e consente di avvicinare in maniera immediata le persone, sia quando l'animale non è presente fisicamente, ma diventa argomento di chiacchera con altre persone che si incontrano nella quotidianità e che hanno lo stesso interesse in comune.
Atttori sociali e animali domestici
CELESTINO, PAOLA
2014/2015
Abstract
Il tema che verrà trattato nella tesi di laurea magistrale sarà lo studio sulla diffusione degli animali domestici e sul senso dell'agire dei loro proprietari. L'interesse per questa tematica è nato dal consistente incremento di animali domestici che si sta registrando negli ultimi anni; incremento osservabile da tutti nella vita quotidiana e provato dai dati statistici. Il picco più alto è stato registrato nel 2013, quando più della metà degli italiani ha dichiarato di possedere uno o più animali (il 55, 3%), dato in crescita di + 13,6 punti rispetto all'anno precedente. È stato inoltre rilevato che la spesa complessiva per il cibo dei 4 zampe in Italia ammonta a 1600 milioni. Parallelamente a questa diffusione, cresce sempre di più l'umanizzazione degli animali: cani trattati e vestiti come bambini, proprietari che conversano come se stessero parlando dei propri figli e tutto un business di abitini, accessori e giocattoli che gira attorno ai quattro zampe proprio come avviene attorno al mondo dell'infanzia. È interessante studiare questo innegabile fenomeno in quanto gli viene dato ampio spazio, anche attraverso i media, ma rimanendo sempre su un piano superficiale, senza mai andare a comprendere nel profondo le ragioni che spingono gli uomini a trascorrere un pezzo di vita accompagnati da un quattro zampe. La domanda di questa tesi di ricerca è quindi: "cosa spinge un attore sociale a prendere un animale domestico?" L'ipotesi è che oltre al bisogno di affetto, di compagnia e di un ritorno al contatto con la natura ormai quasi perso, oltre ad un ritratto di una società contemporanea in cui il vuoto e la solitudine nelle case viene spesso colmato dagli animali, alla base di questa ricerca sempre più forte del contatto quotidiano con gli animali ci sia una funzione degli animali come pretesto, come mezzo, come tramite per interagire con il mondo esterno. La comunicazione con l'ambiente esterno si intensifica molto quando si ha un animale, sia quando lo si porta con sè e quindi diventa un elemento che funge da catalizzatore e consente di avvicinare in maniera immediata le persone, sia quando l'animale non è presente fisicamente, ma diventa argomento di chiacchera con altre persone che si incontrano nella quotidianità e che hanno lo stesso interesse in comune.File | Dimensione | Formato | |
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