La gemmoterapia è una tra le più recenti tecniche fitoterapiche ed è basata sull'utilizzo di preparazioni derivanti da materiale meristematico di origine vegetale (gemme e germogli): le proprietà possedute dai composti estraibili dai tessuti vegetali sono utilizzate con finalità curative. La preparazione del prodotto prevede la macerazione delle porzioni di interesse in glicerolo ed etanolo. Il risultato è un prodotto posto in commercio con il nome di gemmoderivato o macerato glicerico. La ricerca scientifica in campo fitoterapico segue i metodi tradizionali della sperimentazione: la ricerca di base e la sperimentazione clinica. L'impiego di tessuti embrionali vegetali, a scopo medicamentoso, ha consentito la scoperta di nuovi e specifici effetti terapeutici. In questo senso, la ricerca scientifica ha potuto dimostrare la migliore azione farmacologica delle gemme o dei derivati meristematici nei confronti di porzioni di pianta adulta o di un vegetale già sviluppato Nel presente lavoro sono stati studiati i fattoriche possono influenzare la qualità dei prodotti considerati. Tra questi, hanno particolare importanza l'origine genetica del materiale di base, le pratiche agronomico-ambientali, le influenze pedoclimatiche dell'areale di produzione, lo stadio fenologico della gemma nel il periodo di raccolta: lo scopo di questo studio è stato verificare come tali fattori siano in grado di modificare le concentrazioni dei differenti composti bioattivi e di conseguenza influenzare la qualità dei prodotti gemmoterapici. Sono state prese in esame le seguenti speciecomunemente utilizzate per la preparazione di gemmoderivati: Crataegusoxycantha L., Castanea sativa Miller, C. crenataSiebold e Zucc.,C. crenata x sativa, Ficus carica L.,Rubusideaus L.,Corylusavallana L., Juglans regia L., Ribes nigrum L., RubusulmifoliusSchott., Tilia xvulgarisHayne. Ogni essenza è stata raccolta in tre differenti fasi fenologiche della gemma (fine dormienza, inizio rigonfiamento, rottura delle perule). Per ogni campionamento sono stati preparati i rispettivi formulati gemmoterapici e sottoposti ad analisi mediante cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC). Successivamente i risultati sono stati sottoposti ad analisi statistica. Le stesse analisi sono state svolte sia su preparati prodotti in laboratorio sia su gemmoderivati presenti in commercio. I risultati ottenuti hanno dimostrato come la fase fenologica di raccolta del prodotto fresco possa influenzare la concentrazione di molecole bioattive: in particolare, è emerso come i gemmoderivati derivanti dal secondo campionamento, corrispondente alla fase precedente alla rottura delle perule, fossero i più ricchi di composti bioattivi. Si è notato anche come l'uso di tecniche agronomiche e le variazioni pedoclimatiche dei siti di raccolta influenzassero il contenuto di composti bioattivi in forte relazione al genotipo considerato. In conclusione, il presente studio ha contribuito a evidenziare che una maggiore attenzione alle caratteristiche della materia prima e dei suoi processi produttivi consentirebbe l'ottenimento di prodotti commerciali finali di maggiore qualità ed efficacia.
EFFETTO DEI PARAMETRI GENETICI, PEDOCLIMATICI ED AGRONOMICI SUL CONTENUTO IN MOLECOLE BIOATTIVE IN GEMMODERIVATI DI SPECIE ARBOREE
MASNARI, FEDERICA
2013/2014
Abstract
La gemmoterapia è una tra le più recenti tecniche fitoterapiche ed è basata sull'utilizzo di preparazioni derivanti da materiale meristematico di origine vegetale (gemme e germogli): le proprietà possedute dai composti estraibili dai tessuti vegetali sono utilizzate con finalità curative. La preparazione del prodotto prevede la macerazione delle porzioni di interesse in glicerolo ed etanolo. Il risultato è un prodotto posto in commercio con il nome di gemmoderivato o macerato glicerico. La ricerca scientifica in campo fitoterapico segue i metodi tradizionali della sperimentazione: la ricerca di base e la sperimentazione clinica. L'impiego di tessuti embrionali vegetali, a scopo medicamentoso, ha consentito la scoperta di nuovi e specifici effetti terapeutici. In questo senso, la ricerca scientifica ha potuto dimostrare la migliore azione farmacologica delle gemme o dei derivati meristematici nei confronti di porzioni di pianta adulta o di un vegetale già sviluppato Nel presente lavoro sono stati studiati i fattoriche possono influenzare la qualità dei prodotti considerati. Tra questi, hanno particolare importanza l'origine genetica del materiale di base, le pratiche agronomico-ambientali, le influenze pedoclimatiche dell'areale di produzione, lo stadio fenologico della gemma nel il periodo di raccolta: lo scopo di questo studio è stato verificare come tali fattori siano in grado di modificare le concentrazioni dei differenti composti bioattivi e di conseguenza influenzare la qualità dei prodotti gemmoterapici. Sono state prese in esame le seguenti speciecomunemente utilizzate per la preparazione di gemmoderivati: Crataegusoxycantha L., Castanea sativa Miller, C. crenataSiebold e Zucc.,C. crenata x sativa, Ficus carica L.,Rubusideaus L.,Corylusavallana L., Juglans regia L., Ribes nigrum L., RubusulmifoliusSchott., Tilia xvulgarisHayne. Ogni essenza è stata raccolta in tre differenti fasi fenologiche della gemma (fine dormienza, inizio rigonfiamento, rottura delle perule). Per ogni campionamento sono stati preparati i rispettivi formulati gemmoterapici e sottoposti ad analisi mediante cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC). Successivamente i risultati sono stati sottoposti ad analisi statistica. Le stesse analisi sono state svolte sia su preparati prodotti in laboratorio sia su gemmoderivati presenti in commercio. I risultati ottenuti hanno dimostrato come la fase fenologica di raccolta del prodotto fresco possa influenzare la concentrazione di molecole bioattive: in particolare, è emerso come i gemmoderivati derivanti dal secondo campionamento, corrispondente alla fase precedente alla rottura delle perule, fossero i più ricchi di composti bioattivi. Si è notato anche come l'uso di tecniche agronomiche e le variazioni pedoclimatiche dei siti di raccolta influenzassero il contenuto di composti bioattivi in forte relazione al genotipo considerato. In conclusione, il presente studio ha contribuito a evidenziare che una maggiore attenzione alle caratteristiche della materia prima e dei suoi processi produttivi consentirebbe l'ottenimento di prodotti commerciali finali di maggiore qualità ed efficacia.File | Dimensione | Formato | |
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