Neurodegenerative diseases are becoming increasingly common. It is currently estimated that more than 55 million people worldwide are living with dementia. WHO data indicates that dementia affected 47 million people worldwide in 2015, a number that is expected to increase to 75 million by 2030. The causes and mechanisms causing the diseases are complex and the possibilities for prevention and treatment are still challenges. Recent studies claim that physical activity improves the disease conditions of these people. The aim of the study is to research a training methodology and adapted physical activity that is innovative, stimulating and healthy, especially for people with Parkinson's disease (PK) and Multiple Sclerosis (MS). Pilates has proven to be an alternative method and an optimal technique compared to standard exercises as its benefits allow to slow down of certain symptoms and moderate the movement disorders typical of people suffering from the above-mentioned pathologies. This topic should be better investigated in the scientific and medical field as, in most studies, only a few subjects are often examined and experiments are carried out in short training sessions. In conclusion, the research carried out in this field is still not entirely sufficient as it is scarcely examined by the scientific community.
Le malattie neurodegenerative risultano essere sempre più diffuse. Attualmente si stima che nel mondo oltre 55 milioni di persone convivono con una demenza. I dati dell'OMS indicano che nel 2015 la demenza ha colpito 47 milioni di persone in tutto il mondo, una cifra che si prevede aumenterà a 75 milioni entro il 2030. Le cause e i meccanismi che provocano le malattie sono complessi e le possibilità di prevenzione e cura sono ancora delle sfide. Recenti studi affermano come l’attività fisica migliori le condizioni patologiche di queste persone. L’obiettivo dello studio è quello di fare ricerca su una metodologia di allenamento e un’attività fisica adattata che sia innovativa, stimolante e salutare, in particolare per le persone affette da Parkinson (PK) e Sclerosi Multipla (SM). Il Pilates è risultato un metodo alternativo e una tecnica ottimale rispetto agli esercizi standard in quanto, attraverso i suoi benefici, permette il rallentamento di alcuni sintomi e modera quelli che sono i disturbi del movimento tipici delle persone affette dalle patologie sopracitate. Questo argomento dovrebbe essere meglio approfondito nel campo scientifico e medico in quanto, nella maggioranza degli studi vengono spesso esaminati pochi soggetti e le sperimentazioni vengono svolte su brevi sessioni di allenamento. In conclusione, le ricerche condotte in questo ambito non risultano ancora del tutto sufficienti poiché scarsamente esaminate dalla comunità scientifica.
I benefici del metodo Pilates per le malattie neurodegenerative: Parkinson e Sclerosi Multipla
CASASSA VIGNA, ALESSIA
2023/2024
Abstract
Le malattie neurodegenerative risultano essere sempre più diffuse. Attualmente si stima che nel mondo oltre 55 milioni di persone convivono con una demenza. I dati dell'OMS indicano che nel 2015 la demenza ha colpito 47 milioni di persone in tutto il mondo, una cifra che si prevede aumenterà a 75 milioni entro il 2030. Le cause e i meccanismi che provocano le malattie sono complessi e le possibilità di prevenzione e cura sono ancora delle sfide. Recenti studi affermano come l’attività fisica migliori le condizioni patologiche di queste persone. L’obiettivo dello studio è quello di fare ricerca su una metodologia di allenamento e un’attività fisica adattata che sia innovativa, stimolante e salutare, in particolare per le persone affette da Parkinson (PK) e Sclerosi Multipla (SM). Il Pilates è risultato un metodo alternativo e una tecnica ottimale rispetto agli esercizi standard in quanto, attraverso i suoi benefici, permette il rallentamento di alcuni sintomi e modera quelli che sono i disturbi del movimento tipici delle persone affette dalle patologie sopracitate. Questo argomento dovrebbe essere meglio approfondito nel campo scientifico e medico in quanto, nella maggioranza degli studi vengono spesso esaminati pochi soggetti e le sperimentazioni vengono svolte su brevi sessioni di allenamento. In conclusione, le ricerche condotte in questo ambito non risultano ancora del tutto sufficienti poiché scarsamente esaminate dalla comunità scientifica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/160245