Questa tesi si pone l’obiettivo di esporre la teoria dei diritti fondamentali come sistematizzata da Luigi Ferrajoli, e di mostrare come essa possa offrirsi quale alternativa da un lato alla classica distinzione tra libertà positiva e libertà negativa, dall’altro al discorso che liberalismo e neoliberalismo hanno sostenuto circa la libertà economica e la proprietà. Il primo capitolo affronterà la nascita del paradigma dei diritti fondamentali, soffermandosi in particolare sulle teorie di Locke, e ne percorrerà brevemente il processo storico di costruzione. Inoltre, verrà affrontato il tema delle due libertà, per come tematizzato da Constant (La libertà degli antichi, paragonata a quella dei moderni), e successivamente da Berlin (Due concetti di libertà) e da Bobbio (Della libertà dei moderni, comparata a quella dei posteri); verrà mostrato come queste categorie si rivelino spesso insufficienti nella filosofia del diritto, riportando argomenti dello stesso Bobbio, di Bovero e di Ferrajoli. In un secondo capitolo verrà ripercorso brevemente il ruolo dato alla proprietà e alla libertà economica dai pensatori liberali e neoliberali, partendo da Locke fino alle teorie libertariane, mostrando come esse siano spesso trattate come libertà individuali o diritti fondamentali, fino ad assumere lo status di libertà tout court con le scuole di Vienna e Chicago. Nel terzo capitolo, verrà esposto il sistema dei diritti fondamentali di Luigi Ferrajoli, sul modello del garantismo e del costituzionalismo rigido, con enfasi particolare sulla distinzione tra diritti di libertà, e diritti-potere o di autonomia, in risposta alle categorie delle due libertà; e sulla natura dei diritti patrimoniali, in risposta al discorso economico neoliberista. In conclusione, verrà mostrato come le categorie di Ferrajoli si rivelino decisamente più adeguate del binomio libertà positiva-negativa, permettendo di risolvere (o evitare) i problemi generati da questo, e come ciò consenta una trattazione della libertà economica che si ponga come risposta al discorso neoliberista. Verranno inoltre analizzati i fondamenti assiologici del paradigma dei diritti fondamentali, individuati da Ferrajoli nell’uguaglianza, nella democrazia, nella pace, e nella difesa del più debole, e verrà mostrato come questo paradigma possa portare alla realizzazione di una società egualitaria nel senso bobbiano del termine, senza per ciò limitare la libertà, ma anzi affermandola e garantendone un’eguale distribuzione.
Diritti fondamentali e libertà individuale. Per una critica del discorso neoliberale a partire da Luigi Ferrajoli
GIBERTI, EDOARDO
2022/2023
Abstract
Questa tesi si pone l’obiettivo di esporre la teoria dei diritti fondamentali come sistematizzata da Luigi Ferrajoli, e di mostrare come essa possa offrirsi quale alternativa da un lato alla classica distinzione tra libertà positiva e libertà negativa, dall’altro al discorso che liberalismo e neoliberalismo hanno sostenuto circa la libertà economica e la proprietà. Il primo capitolo affronterà la nascita del paradigma dei diritti fondamentali, soffermandosi in particolare sulle teorie di Locke, e ne percorrerà brevemente il processo storico di costruzione. Inoltre, verrà affrontato il tema delle due libertà, per come tematizzato da Constant (La libertà degli antichi, paragonata a quella dei moderni), e successivamente da Berlin (Due concetti di libertà) e da Bobbio (Della libertà dei moderni, comparata a quella dei posteri); verrà mostrato come queste categorie si rivelino spesso insufficienti nella filosofia del diritto, riportando argomenti dello stesso Bobbio, di Bovero e di Ferrajoli. In un secondo capitolo verrà ripercorso brevemente il ruolo dato alla proprietà e alla libertà economica dai pensatori liberali e neoliberali, partendo da Locke fino alle teorie libertariane, mostrando come esse siano spesso trattate come libertà individuali o diritti fondamentali, fino ad assumere lo status di libertà tout court con le scuole di Vienna e Chicago. Nel terzo capitolo, verrà esposto il sistema dei diritti fondamentali di Luigi Ferrajoli, sul modello del garantismo e del costituzionalismo rigido, con enfasi particolare sulla distinzione tra diritti di libertà, e diritti-potere o di autonomia, in risposta alle categorie delle due libertà; e sulla natura dei diritti patrimoniali, in risposta al discorso economico neoliberista. In conclusione, verrà mostrato come le categorie di Ferrajoli si rivelino decisamente più adeguate del binomio libertà positiva-negativa, permettendo di risolvere (o evitare) i problemi generati da questo, e come ciò consenta una trattazione della libertà economica che si ponga come risposta al discorso neoliberista. Verranno inoltre analizzati i fondamenti assiologici del paradigma dei diritti fondamentali, individuati da Ferrajoli nell’uguaglianza, nella democrazia, nella pace, e nella difesa del più debole, e verrà mostrato come questo paradigma possa portare alla realizzazione di una società egualitaria nel senso bobbiano del termine, senza per ciò limitare la libertà, ma anzi affermandola e garantendone un’eguale distribuzione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/160150