Comunicazione e cultura dei media fascisti: metodologie, sviluppi e prospettive negli anni del consenso

My thesis focuses on the phenomenon of fascist communication and media culture in Italy, from the first post- war. Main purpose is to describe the extent of this phenomenon, analyzing the strategies and objectives of consent, mainly during the years when this was more prevalent, namely the thirties of the last century. My search path is circumscribed, at first, in the mass media's context, such as press, radio and cinema, studied and described in the monitoring perspective over consciences. Each of these media has had different paths and luck than the others, for technical, political, logistical reasons , or simply for reasons related to the popular approval and their dissemination. My work continues in the study of symbols and rituals of the period, many of them taken from the glory of the past, as the return to the ancient Roman culture, then developing an analysis focused on genealogy and redundancy of symbols and rituals belonging to Roman history, like the fascio littorio or the Roman salute. I tried to demonstrate how Rome has been transformed, in myth and in the reality, externally but even more ideally, to try to give legitimacy to fascism character even more national. The third chapter is finally focused on the analysis of more ritual forms of the period, increasingly promoted by the propaganda of the regime, like the cult of the dead, for example, with a parenthesis on school reform, about the youthful education (theme that was very dear to Fascism),and to women's context, too much underestimated by historiographical research.

La mia tesi è incentrata sul fenomeno della comunicazione e della cultura dei media fascisti nell'Italia del primo dopoguerra. L' obiettivo principale è descrivere la portata di tale fenomeno, analizzando le strategie e le finalità del consenso, principalmente negli anni in cui questo è stato maggiormente diffuso, ovvero gli anni Trenta del secolo scorso. Il mio percorso di ricerca si circoscrive inizialmente all' ambito dei media di massa , come stampa, radio e cinema, studiati e descritti in prospettiva del controllo sulle coscienze. Ognuno di questi media ha avuto percorsi e fortune diverse rispetto agli altri, per motivi tecnici, politici, logistici , o semplicemente per motivi inerenti al gradimento popolare e alla loro diffusione. Il mio lavoro prosegue poi nello studio delle simbologie e dei riti dell'epoca, molti di loro ripresi dalla gloria del passato, come il ritorno alla romanità antica, sviluppando poi un'analisi sulla genealogia e sulla ridondanza dei simboli e dei cerimoniali appartenenti alla storia romana, come il fascio littorio o il saluto romano. Ho cercato di dimostrare come Roma sia stata trasformata, nel mito e nella realtà, esternamente ma ancor più idealmente, per cercare di dare al fascismo una legittimazione di carattere ancor più nazionale. Il terzo capitolo è infine incentrato sull'analisi di ulteriori forme rituali dell'epoca, sempre più promosse dalla propaganda di regime, come il culto dei caduti ad esempio, con una parentesi sulla riforma della scuola, in merito all'educazione giovanile (tema che stava molto a cuore al fascismo), e al mondo femminile, un po' troppo sottovalutato dalla ricerca storiografica.