Questo lavoro si propone di analizzare la tesi secondaria di dottorato di Michel Foucault, dedicata alla Antropologia dal punto di vista pragmatico di Kant. A partire dall'analisi foucaultiana del testo in questione in rapporto agli altri scritti antropologici ed ai testi critici, si delinea una lettura rivolta specificamente all'epistemologia kantiana: da questo punto di vista questo testo appare nella forma di un negativo dell'opera critica. Il suo ruolo nell'organizzazione del sapere kantiano è quindi individuato come quello del necessario punto di passaggio per il compimento della filosofia trascendentale. Viene quindi esaminato il ruolo di Kant come soglia di una modernità in cui la filosofia ha finito per assopirsi sull'antropologia, che caratterizza le opere foucaultiane degli anni '60, individuato a partire da questa tesi di dottorato. Si mostra dunque che la tesi in questione ha segnato il passaggio dai primissimi scritti foucaultiani, caratterizzati da una fondamentale adesione all'esistenzialismo, ad una elaborazione matura ed autonoma, ed ha quindi essa stessa il ruolo di una soglia per il pensiero di Foucault. Infine, si proverà a leggere questo scritto giovanile alla luce dell'interesse tardivo per il Kant filosofo dell'illuminismo che Foucault mostra nel momento in cui il suo pensiero si rivolge ad istanze etiche, nel tentativo di mostrare una possibile continuità di piani, riferibile ad entrambi gli autori, tra critica epistemologica ed ethos illuministico.
L'interpretazione di Foucault dell'Antropologia dal punto di vista pragmatico di Kant
ZANON, LUCA
2014/2015
Abstract
Questo lavoro si propone di analizzare la tesi secondaria di dottorato di Michel Foucault, dedicata alla Antropologia dal punto di vista pragmatico di Kant. A partire dall'analisi foucaultiana del testo in questione in rapporto agli altri scritti antropologici ed ai testi critici, si delinea una lettura rivolta specificamente all'epistemologia kantiana: da questo punto di vista questo testo appare nella forma di un negativo dell'opera critica. Il suo ruolo nell'organizzazione del sapere kantiano è quindi individuato come quello del necessario punto di passaggio per il compimento della filosofia trascendentale. Viene quindi esaminato il ruolo di Kant come soglia di una modernità in cui la filosofia ha finito per assopirsi sull'antropologia, che caratterizza le opere foucaultiane degli anni '60, individuato a partire da questa tesi di dottorato. Si mostra dunque che la tesi in questione ha segnato il passaggio dai primissimi scritti foucaultiani, caratterizzati da una fondamentale adesione all'esistenzialismo, ad una elaborazione matura ed autonoma, ed ha quindi essa stessa il ruolo di una soglia per il pensiero di Foucault. Infine, si proverà a leggere questo scritto giovanile alla luce dell'interesse tardivo per il Kant filosofo dell'illuminismo che Foucault mostra nel momento in cui il suo pensiero si rivolge ad istanze etiche, nel tentativo di mostrare una possibile continuità di piani, riferibile ad entrambi gli autori, tra critica epistemologica ed ethos illuministico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/160069