L’autismo è una patologia complessa sotto molti punti di vista: per la varietà dei sintomi che porta con sè, per la diversità delle possibili situazioni che rientrano nel continuum dell’autismo, per la poca informazione che viene fatta a riguardo, nonostante i dati ci dicano che le diagnosi di autismo siano in aumento. (Ministero della salute, 2021) Una delle caratteristiche proprie dei soggetti autistici, sopratutto a livelli medi o bassi (ma che, sebbene con meno forza, coinvolge anche i soggetti ad alto funzionamento) è la difficoltà di espressione, l’incapacità nel comprendere gli stati mentali altrui e di esprimere i propri, il disagio nel riuscire a farsi capire dai soggetti neurotipici. Soprattutto nel corso dello sviluppo, quando i bambini ASD risultano essere solitari, concentrati solo su di sè, scarsamente interessati alle emozioni. (American Psychiatric Association, 2013) Sappiamo, grazie al lavoro di pionieri della psicologia dello sviluppo e a quello di tutta la letteratura scientifica, che uno dei mezzi che i bambini utilizzano per parlare di sè, per esprimere un disagio o al contrario un’emozione positiva, è il disegno. È una vera forma di comunicazione, una delle prime che mettono in atto. (Golomb, 19l2) Ci occuperemo di capire se il disegno possa essere uno strumento comunicativo efficace per ridurre le barriere comunicative (e linguistiche, in quanto anche il linguaggio spesso è compromesso o rallentato) tra i bambini autistici e i soggetti neurotipici, se possa essere un mezzo da sfruttare per conoscere meglio il funzionamento mentale proprio di questa patologia. Per farlo andremo ad analizzare i disegni realizzati dai bambini autistici, così da permettere al lettore di scoprire, attraverso l’osservazione delle caratteristiche ricorrenti che incontreremo (tra cui la loro rappresentazione di sé stessi e degli altri), se sia possibile riconoscere l’espressione della loro interiorità e delle loro emozioni. Attraverso l’analisi della letteratura capiremo se ci siano caratteristiche dei disegni che possano essere di aiuto nella comprensione, e di conseguenza nel trattamento, dei bambini autistici, o addirittura se possano essere uno strumento da utilizzare nel percorso di diagnosi. Infine, ci occuperemo del concetto di art therapy per capire se stimolare il disegno nei bambini autistici possa migliorare le loro capacità relazionali.

Il disegno: un mezzo di espressione e uno strumento di aiuto per i bambini nello spettro dell’autismo.

PERETTI, GAIA
2023/2024

Abstract

L’autismo è una patologia complessa sotto molti punti di vista: per la varietà dei sintomi che porta con sè, per la diversità delle possibili situazioni che rientrano nel continuum dell’autismo, per la poca informazione che viene fatta a riguardo, nonostante i dati ci dicano che le diagnosi di autismo siano in aumento. (Ministero della salute, 2021) Una delle caratteristiche proprie dei soggetti autistici, sopratutto a livelli medi o bassi (ma che, sebbene con meno forza, coinvolge anche i soggetti ad alto funzionamento) è la difficoltà di espressione, l’incapacità nel comprendere gli stati mentali altrui e di esprimere i propri, il disagio nel riuscire a farsi capire dai soggetti neurotipici. Soprattutto nel corso dello sviluppo, quando i bambini ASD risultano essere solitari, concentrati solo su di sè, scarsamente interessati alle emozioni. (American Psychiatric Association, 2013) Sappiamo, grazie al lavoro di pionieri della psicologia dello sviluppo e a quello di tutta la letteratura scientifica, che uno dei mezzi che i bambini utilizzano per parlare di sè, per esprimere un disagio o al contrario un’emozione positiva, è il disegno. È una vera forma di comunicazione, una delle prime che mettono in atto. (Golomb, 19l2) Ci occuperemo di capire se il disegno possa essere uno strumento comunicativo efficace per ridurre le barriere comunicative (e linguistiche, in quanto anche il linguaggio spesso è compromesso o rallentato) tra i bambini autistici e i soggetti neurotipici, se possa essere un mezzo da sfruttare per conoscere meglio il funzionamento mentale proprio di questa patologia. Per farlo andremo ad analizzare i disegni realizzati dai bambini autistici, così da permettere al lettore di scoprire, attraverso l’osservazione delle caratteristiche ricorrenti che incontreremo (tra cui la loro rappresentazione di sé stessi e degli altri), se sia possibile riconoscere l’espressione della loro interiorità e delle loro emozioni. Attraverso l’analisi della letteratura capiremo se ci siano caratteristiche dei disegni che possano essere di aiuto nella comprensione, e di conseguenza nel trattamento, dei bambini autistici, o addirittura se possano essere uno strumento da utilizzare nel percorso di diagnosi. Infine, ci occuperemo del concetto di art therapy per capire se stimolare il disegno nei bambini autistici possa migliorare le loro capacità relazionali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/159969