In questa dissertazione la tesi di fondo è che le comunicazioni di massa abbiano quasi acuito le differenze culturali perchè, se il mondo è globalizzato sotto molti aspetti (economico, politico e dei beni di consumo), non lo è dal punto di vista culturale. Nel primo capitolo si delinea molto brevemente un excursus "storico" sul tema della globalizzazione culturale, partendo dall'analisi più strettamente filosofica di Günther Anders e il suo concetto di "iconomania", proseguendo per le tesi di Appadurai, su come le comunicazioni e le migrazioni hanno contribuito a creare quei "mondi immaginati" in cui viviamo. I "mediascapes" nutrono i modi di immaginare l’identità e viene analizzato Floridi e la sua analisi dell'identità online della generazione odierna, che definisce"generazione iperconsapevole di sé", oltre l'analisi di alcuni studi etnologici più recenti, con i quali si cerca di delineare ciò che i social media sono diventati in ogni luogo e le conseguenze locali. Ma è ancora sensato parlare di identità? Remotti, ci dice che bisogna fare a meno dell'identità, quindi nel secondo capitolo, proverò a tratteggiare la decostruzione del concetto di identità così come la intende l'antropologia culturale; fino ad arrivare alle concezioni culturali di persona, cioè qualcosa di più rispetto all'individuo, esplorate nello studio etnografico e comparativo di Capello. Si arriverà alla conclusione con l'intento di iniziare ad esplorare "l'infosfera", in cui è necessario imparare ad instaurare un dialogo proficuo con l'alteritá, allontanandosi dalla pressione individualizzante dilagante, per rispondere ad una logica relazionale.

L'individuo è antiquato: La persona nell'infosfera.

MARCIANO, LUDOVICA
2022/2023

Abstract

In questa dissertazione la tesi di fondo è che le comunicazioni di massa abbiano quasi acuito le differenze culturali perchè, se il mondo è globalizzato sotto molti aspetti (economico, politico e dei beni di consumo), non lo è dal punto di vista culturale. Nel primo capitolo si delinea molto brevemente un excursus "storico" sul tema della globalizzazione culturale, partendo dall'analisi più strettamente filosofica di Günther Anders e il suo concetto di "iconomania", proseguendo per le tesi di Appadurai, su come le comunicazioni e le migrazioni hanno contribuito a creare quei "mondi immaginati" in cui viviamo. I "mediascapes" nutrono i modi di immaginare l’identità e viene analizzato Floridi e la sua analisi dell'identità online della generazione odierna, che definisce"generazione iperconsapevole di sé", oltre l'analisi di alcuni studi etnologici più recenti, con i quali si cerca di delineare ciò che i social media sono diventati in ogni luogo e le conseguenze locali. Ma è ancora sensato parlare di identità? Remotti, ci dice che bisogna fare a meno dell'identità, quindi nel secondo capitolo, proverò a tratteggiare la decostruzione del concetto di identità così come la intende l'antropologia culturale; fino ad arrivare alle concezioni culturali di persona, cioè qualcosa di più rispetto all'individuo, esplorate nello studio etnografico e comparativo di Capello. Si arriverà alla conclusione con l'intento di iniziare ad esplorare "l'infosfera", in cui è necessario imparare ad instaurare un dialogo proficuo con l'alteritá, allontanandosi dalla pressione individualizzante dilagante, per rispondere ad una logica relazionale.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
872737_tesi.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 268.92 kB
Formato Adobe PDF
268.92 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/159867