I prodotti biologici nascono in risposta all'esigenza di essere in armonia con la natura, di prestare maggiore attenzione alla propria salute e di riscoprire il gusto di mangiare bene. L'agricoltura biologica è un metodo di coltivazione che, in ogni sua fase, esclude l'impiego di antiparassitari e di sostanze di sintesi, utilizzando solamente sistemi naturali, nel rispetto dell'ambiente. Il ¿bio¿ si diffonde come mania da iniziati, come lusso per capricciosi, cibo per gente strana; costava parecchio e non si trovava ovunque. Adesso i cosiddetti ¿cibi verdi¿, un tempo appunto prodotti di nicchia, hanno invaso gli scaffali dei supermercati e conquistato importanti quote di mercato. Un affare miliardario che fa bene alla salute. E anche all'economia. Il mercato è stimato intorno ai 3 miliardi di euro, con circa 1,8 miliardi di vendite al dettaglio in negozi specializzati, supermercati, vendite dirette delle aziende agricole. La grande distribuzione italiana ricomincia a credere nel biologico, infatti dopo il ¿bioboom¿ dell'inizio del decennio conseguente alla crisi alimentare della mucca pazza (che vide la corsa al biologico di tutte le principali insegne della distribuzione italiana), gli entusiasmi si erano molto raffreddati. A partire dal 2005 il sistema di produzione biologico italiano si è basato principalmente sull'esportazione e, nel mercato interno, sui negozi specializzati e sul catering pubblico (soprattutto scolastico). Progressivamente le catene della Gdo avevano perso interesse verso un settore ritenuto in precedenza assolutamente strategico e dal 2009 sembra esserci stata un'inversione di tendenza. Nei primi sei mesi dell'anno, infatti, la Gdo italiana ha registrato un incremento della vendita di prodotti biologici dell'8,5% in volume e del 7,4% in valore. Le catene indipendenti di supermercati hanno invece evidenziato una crescita dei volumi pari al 10%.
I PRODOTTI BIOLOGICI SUGLI SCAFFALI DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE
MENZIO, CHIARA
2009/2010
Abstract
I prodotti biologici nascono in risposta all'esigenza di essere in armonia con la natura, di prestare maggiore attenzione alla propria salute e di riscoprire il gusto di mangiare bene. L'agricoltura biologica è un metodo di coltivazione che, in ogni sua fase, esclude l'impiego di antiparassitari e di sostanze di sintesi, utilizzando solamente sistemi naturali, nel rispetto dell'ambiente. Il ¿bio¿ si diffonde come mania da iniziati, come lusso per capricciosi, cibo per gente strana; costava parecchio e non si trovava ovunque. Adesso i cosiddetti ¿cibi verdi¿, un tempo appunto prodotti di nicchia, hanno invaso gli scaffali dei supermercati e conquistato importanti quote di mercato. Un affare miliardario che fa bene alla salute. E anche all'economia. Il mercato è stimato intorno ai 3 miliardi di euro, con circa 1,8 miliardi di vendite al dettaglio in negozi specializzati, supermercati, vendite dirette delle aziende agricole. La grande distribuzione italiana ricomincia a credere nel biologico, infatti dopo il ¿bioboom¿ dell'inizio del decennio conseguente alla crisi alimentare della mucca pazza (che vide la corsa al biologico di tutte le principali insegne della distribuzione italiana), gli entusiasmi si erano molto raffreddati. A partire dal 2005 il sistema di produzione biologico italiano si è basato principalmente sull'esportazione e, nel mercato interno, sui negozi specializzati e sul catering pubblico (soprattutto scolastico). Progressivamente le catene della Gdo avevano perso interesse verso un settore ritenuto in precedenza assolutamente strategico e dal 2009 sembra esserci stata un'inversione di tendenza. Nei primi sei mesi dell'anno, infatti, la Gdo italiana ha registrato un incremento della vendita di prodotti biologici dell'8,5% in volume e del 7,4% in valore. Le catene indipendenti di supermercati hanno invece evidenziato una crescita dei volumi pari al 10%.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/15983