La tesi, dal titolo "Nuove povertà ed educazione al consumo", realizzata con la relatrice Maria Cristina Martinengo e correlatrice interna Cristina Barettini e correlatore esterno Luca Fanelli, tratta di un tema divenuto molto attuale con la crisi, ovvero la povertà e, soprattutto, le nuove povertà. Esse sono nate a seguito della caduta in povertà di persone che avevano goduto di un livello di vita medio basso fino all'avvento della crisi e, perdendo il lavoro, o a seguito di altri eventi sfavorvoli sono giunte ad una condizione di indigenza. La trattazione parte con un'introduzione teorica, durante la quale vegono ripresi gli studi, effettuati da sociologi e antropologi, nel corso degli anni per comprendere il fenomeno della povertà e capire come valutare la condizione di povertà sotto molteplici aspetti e non solo quello economico. Si parte da un'analisi delle teorie elaborate a partire dall'Ottocento, con le rispettive critiche e punti di forza, per arrivare ad elaborazioni recenti, come la teoria della "spinta gentile" di Thaler e Sunstein, due studiosi americani contemporanei. Nella seconda parte, invece, vi è una elaborazione empirica. Infatti, seguendo un percorso di alfabetizzazione finanziaria realizzato a Torino da ActionAid, si è potuto entrare in contatto con persone catalogabili come nuovi poveri. Durante i diversi incontri, poi, è stato possibile verificare quanto emerso dalla lettura teorica in maniera pratica. Di consegunza, alcuni aspetti sono stati riscontrati, mentre altri non sono emersi dai soggetti considerati. Questo, in ogni caso, è stato un modo per dare un approccio empirico al lavoro, riportando conclusioni e aspetti emersi durante l'esperienza empirica. Inoltre, si è potuto valutare il risultato della social card, di cui tutti i partecipanti erano beneficiari, e comprendere quali potessero essere i modi migliori per sostenere coloro che si trovano in una condizione di difficoltà economica e hanno difficoltà nella gestione del denaro. Proprio il tema della difficoltà nella gestione del denaro è stato oggetto di studio nel corso della produzione della tesi. Infatti, sia la letteratura lo ha trattatto, sia le persone in oggetto ne hanno dato prova. Pertanto, la terza parte dello scritto si è concentrata sui progetti di educazione al consumo ed educazione finanziaria. Inizialmente si è trattato teoricamente degli strumenti di educazione del consumatore, al fine di renderlo più consapevole e informato, successivamente si è trattato, invece, nello specifico di tutte le opportunità offerte a Torino. A livello europeo il tema sta acquisendo sempre più importanza, con stati che hanno già raggiunto risultati notevoli (ne è un esempio la Germania), mentre in Italia ci sono ancora notevoli difficoltà. Ci sono, a Torino, numerosi progetti, che vengno riportati uno a uno nel corpo della tesi, ma sono tutti di dimensioni ridotte e non riescono a raggiungere l'impatto sperato. Ciò è dimstrato dal fatto che la popolazione italiana si rivela poco informata e preparata in ambito finanziario a livello europeo. Sarebbe necessario un programma nazionale, che rendesse obbligatorio l'insegnamento delle basi dell'educazione finaziaria nelle scuole dell'obbligo. In questo modo, fin da una giovane età, i ragazzi avrebbero accesso a informazioni fondamentali per le scelte economiche che la vita riserva loro.
Nuove povertà ed educazione al consumo
REVELLO, FEDERICO
2014/2015
Abstract
La tesi, dal titolo "Nuove povertà ed educazione al consumo", realizzata con la relatrice Maria Cristina Martinengo e correlatrice interna Cristina Barettini e correlatore esterno Luca Fanelli, tratta di un tema divenuto molto attuale con la crisi, ovvero la povertà e, soprattutto, le nuove povertà. Esse sono nate a seguito della caduta in povertà di persone che avevano goduto di un livello di vita medio basso fino all'avvento della crisi e, perdendo il lavoro, o a seguito di altri eventi sfavorvoli sono giunte ad una condizione di indigenza. La trattazione parte con un'introduzione teorica, durante la quale vegono ripresi gli studi, effettuati da sociologi e antropologi, nel corso degli anni per comprendere il fenomeno della povertà e capire come valutare la condizione di povertà sotto molteplici aspetti e non solo quello economico. Si parte da un'analisi delle teorie elaborate a partire dall'Ottocento, con le rispettive critiche e punti di forza, per arrivare ad elaborazioni recenti, come la teoria della "spinta gentile" di Thaler e Sunstein, due studiosi americani contemporanei. Nella seconda parte, invece, vi è una elaborazione empirica. Infatti, seguendo un percorso di alfabetizzazione finanziaria realizzato a Torino da ActionAid, si è potuto entrare in contatto con persone catalogabili come nuovi poveri. Durante i diversi incontri, poi, è stato possibile verificare quanto emerso dalla lettura teorica in maniera pratica. Di consegunza, alcuni aspetti sono stati riscontrati, mentre altri non sono emersi dai soggetti considerati. Questo, in ogni caso, è stato un modo per dare un approccio empirico al lavoro, riportando conclusioni e aspetti emersi durante l'esperienza empirica. Inoltre, si è potuto valutare il risultato della social card, di cui tutti i partecipanti erano beneficiari, e comprendere quali potessero essere i modi migliori per sostenere coloro che si trovano in una condizione di difficoltà economica e hanno difficoltà nella gestione del denaro. Proprio il tema della difficoltà nella gestione del denaro è stato oggetto di studio nel corso della produzione della tesi. Infatti, sia la letteratura lo ha trattatto, sia le persone in oggetto ne hanno dato prova. Pertanto, la terza parte dello scritto si è concentrata sui progetti di educazione al consumo ed educazione finanziaria. Inizialmente si è trattato teoricamente degli strumenti di educazione del consumatore, al fine di renderlo più consapevole e informato, successivamente si è trattato, invece, nello specifico di tutte le opportunità offerte a Torino. A livello europeo il tema sta acquisendo sempre più importanza, con stati che hanno già raggiunto risultati notevoli (ne è un esempio la Germania), mentre in Italia ci sono ancora notevoli difficoltà. Ci sono, a Torino, numerosi progetti, che vengno riportati uno a uno nel corpo della tesi, ma sono tutti di dimensioni ridotte e non riescono a raggiungere l'impatto sperato. Ciò è dimstrato dal fatto che la popolazione italiana si rivela poco informata e preparata in ambito finanziario a livello europeo. Sarebbe necessario un programma nazionale, che rendesse obbligatorio l'insegnamento delle basi dell'educazione finaziaria nelle scuole dell'obbligo. In questo modo, fin da una giovane età, i ragazzi avrebbero accesso a informazioni fondamentali per le scelte economiche che la vita riserva loro.File | Dimensione | Formato | |
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