L’essere umano ha diverse abilità e potenzialità che negli animali non si possono individuare. L’uomo è capace di prendere decisioni, usare gli arti nella loro completezza, abilità di pensiero ed è in grado di provare i sentimenti. Queste capacità si sviluppano durante la crescita dell’individuo per questo motivo è importante saper costruire un buon legame caregiver-bambino che possa trasmettere le abilità nella maniera più corretta e che possa aiutare il piccolo a svilupparsi e a crescere correttamente. Le abilità sociali sono nate insieme all’uomo e si sono sviluppate all’interno della società e soprattutto grazie ad essa si è creata una comunicazione specifica e necessaria per poter effettuare accordi tra individui. Nonostante ciò è possibile che si sviluppino alcune malattie nel bambini o negli adulti o che la mente non si sviluppi correttamente creando difficoltà nella comunicative. Il riconoscimento delle emozioni è una caratteristica importante e necessaria che ci permette di capire in quale momento è meglio usare un determinato comportamento piuttosto che aprire specifici discorsi, non tutti i soggetti sono in grado di riconoscere la situazione che si sta vivendo a causa delle loro condizioni patologiche e questo fa si che si creino complicanze in essa. In passato si è voluto allontanare chi non rientrava in certe caratteristiche fisiche e mentali e chi mostrava segni di malattia, con il passare degli anni le condizioni di questi individui vennero studiate e approfondite nel tempo. Nel 1943 perciò, venne finalmente dato un nome a questa patologia (associata precedentemente alla schizofrenia) che aveva creato parecchi disagi in quanto non permetteva all’individuo di sviluppare le capacità comunicative, sociali e relazionali tipiche di soggetti sani e necessarie per una corretta convivenza nella società. Il termine coniato fu “autismo”, le persone affette da autismo presentavano serie difficoltà nella comprensione dei loro sentimenti (anche solo nella divisione delle emozioni primarie e secondarie) e di conseguenza questo portava a un mancato sviluppo dell’empatia, riconosciuta in psicologia come la capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo o nella situazione di un'altra persona, con nessuna o scarsa partecipazione emotiva. Le ricerche sono andate avanti negli anni e si sono sviluppate molto, si è visto come purtroppo questa patologia la si può verificare solamente quando il bambino sta crescendo e come sia estremamente difficile porsi con lui ed aiutarlo nel migliorare le sue condizioni in quanto non si parla di difficoltà fisiche ma di mancati sviluppi mentali. La sindrome di autismo è stata soggetta a vari test e articoli scientifici, la differenza principale tra soggetti autistici e normotipici che si è andata a sviluppare è il grado di concentrazione in una comunicazione e il luogo nel quale viene indirizzata completamente. Due studi presi in considerazione nella mia tesi mostrano come i soggetti senza patologie per poter analizzare e servirsi delle espressioni facciali si concentrano maggiormente e prestano attenzione nella regione oculare durante l’ascolto di un altro individuo e questo permette di comprendere le emozioni che l’altro sta provando; i soggetti autistici, invece, a differenza dei normotipici, si concentrano maggiormente sulla regione boccale e questo porta a risultati erronei in quanto diventa più complicato analizzare ciò che l’altro sta provando e mostrando non permettendo una carretta analisi della situazione e delle emozioni altrui. Di seguito verrà raccontata la scoperta dell’autismo, la sua definizione e l’epidemiologia fino ad arrivare agli studi attuali ed a nuove prospettive per aiutare i soggetti in difficoltà a comprendere meglio la propria posizione e a vivere meglio nella società.
Riconoscimento facciale delle emozioni in soggetti con disturbo dello spettro autistico
CECCHETTO, FRANCESCA PIA
2023/2024
Abstract
L’essere umano ha diverse abilità e potenzialità che negli animali non si possono individuare. L’uomo è capace di prendere decisioni, usare gli arti nella loro completezza, abilità di pensiero ed è in grado di provare i sentimenti. Queste capacità si sviluppano durante la crescita dell’individuo per questo motivo è importante saper costruire un buon legame caregiver-bambino che possa trasmettere le abilità nella maniera più corretta e che possa aiutare il piccolo a svilupparsi e a crescere correttamente. Le abilità sociali sono nate insieme all’uomo e si sono sviluppate all’interno della società e soprattutto grazie ad essa si è creata una comunicazione specifica e necessaria per poter effettuare accordi tra individui. Nonostante ciò è possibile che si sviluppino alcune malattie nel bambini o negli adulti o che la mente non si sviluppi correttamente creando difficoltà nella comunicative. Il riconoscimento delle emozioni è una caratteristica importante e necessaria che ci permette di capire in quale momento è meglio usare un determinato comportamento piuttosto che aprire specifici discorsi, non tutti i soggetti sono in grado di riconoscere la situazione che si sta vivendo a causa delle loro condizioni patologiche e questo fa si che si creino complicanze in essa. In passato si è voluto allontanare chi non rientrava in certe caratteristiche fisiche e mentali e chi mostrava segni di malattia, con il passare degli anni le condizioni di questi individui vennero studiate e approfondite nel tempo. Nel 1943 perciò, venne finalmente dato un nome a questa patologia (associata precedentemente alla schizofrenia) che aveva creato parecchi disagi in quanto non permetteva all’individuo di sviluppare le capacità comunicative, sociali e relazionali tipiche di soggetti sani e necessarie per una corretta convivenza nella società. Il termine coniato fu “autismo”, le persone affette da autismo presentavano serie difficoltà nella comprensione dei loro sentimenti (anche solo nella divisione delle emozioni primarie e secondarie) e di conseguenza questo portava a un mancato sviluppo dell’empatia, riconosciuta in psicologia come la capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo o nella situazione di un'altra persona, con nessuna o scarsa partecipazione emotiva. Le ricerche sono andate avanti negli anni e si sono sviluppate molto, si è visto come purtroppo questa patologia la si può verificare solamente quando il bambino sta crescendo e come sia estremamente difficile porsi con lui ed aiutarlo nel migliorare le sue condizioni in quanto non si parla di difficoltà fisiche ma di mancati sviluppi mentali. La sindrome di autismo è stata soggetta a vari test e articoli scientifici, la differenza principale tra soggetti autistici e normotipici che si è andata a sviluppare è il grado di concentrazione in una comunicazione e il luogo nel quale viene indirizzata completamente. Due studi presi in considerazione nella mia tesi mostrano come i soggetti senza patologie per poter analizzare e servirsi delle espressioni facciali si concentrano maggiormente e prestano attenzione nella regione oculare durante l’ascolto di un altro individuo e questo permette di comprendere le emozioni che l’altro sta provando; i soggetti autistici, invece, a differenza dei normotipici, si concentrano maggiormente sulla regione boccale e questo porta a risultati erronei in quanto diventa più complicato analizzare ciò che l’altro sta provando e mostrando non permettendo una carretta analisi della situazione e delle emozioni altrui. Di seguito verrà raccontata la scoperta dell’autismo, la sua definizione e l’epidemiologia fino ad arrivare agli studi attuali ed a nuove prospettive per aiutare i soggetti in difficoltà a comprendere meglio la propria posizione e a vivere meglio nella società.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/159740