La conciliazione tra lavoro e vita privata rappresenta da lungo tempo uno dei temi principali delle politiche nazionali ed europee. Il significato stesso del termine “conciliazione” ha subito dei cambiamenti nel corso del tempo, passando dal riferimento alla conciliazione fra lavoro e famiglia a quello della conciliazione fra lavoro e vita privata, fino ad arrivare alla nozione più recente di equilibrio fra lavoro e vita, il c.d. work-life balance di cui tanto si discute nelle sedi europee. I capitoli di questa tesi esaminano in dettaglio i sistemi delle tutele con riguardo alle misure per la genitorialità, a partire dalle origini con legge Carcano, passando per il Testo Unico a tutela della maternità e della paternità, alle modifiche introdotte dal c.d. Jobs Act, fino alle ultime novità previste dal c.d. Decreto conciliazione vita-lavoro del 2022. Si è assistito al passaggio dalla previsione di misure come la c.d. astensione obbligatoria - esaminate nel primo capitolo, il quale si focalizza sul ruolo della donna lavoratrice - che miravano esclusivamente a tutelare la salute delle donne nel loro ruolo di madri, senza tenere in considerazione la conciliazione dei loro impegni familiari con quelli lavorativi, a misure come i congedi per la cura familiare incentrati sul rapporto emotivo che si instaura tra madre e figlio, per arrivare alla tanto attesa estensione delle tutele nei confronti dei padri mediante l’introduzione del congedo di paternità, esaminato - insieme a quello di maternità - nel secondo capitolo. Ed è stato da quel momento che si è abbracciata un’altra logica nella quale viene presa in considerazione per la prima volta una nuova figura: il padre. Si è arrivati così all’istituzione dei congedi parentali che configurano un diritto sessualmente neutro a prendersi cura dei figli: non più solo le madri, ma anche i padri sono stati coinvolti nei ruoli di cura. Il congedo parentale - la cui trattazione è esaminata nel capitolo terzo - ha dunque come finalità quella di realizzare un miglior bilanciamento dei tempi di vita e di lavoro attraverso la condivisione dei compiti familiari, i quali, da sempre, ricadono esclusivamente sulle madri. In questo modo la conciliazione dei ruoli di madre e di lavoratrice si trasforma in condivisione delle responsabilità familiari, perdendo così quella connotazione prettamente femminile.

I CONGEDI PER LA CURA FAMILIARE E LA CONCILIAZIONE VITA-LAVORO

ASTE, MARIA
2022/2023

Abstract

La conciliazione tra lavoro e vita privata rappresenta da lungo tempo uno dei temi principali delle politiche nazionali ed europee. Il significato stesso del termine “conciliazione” ha subito dei cambiamenti nel corso del tempo, passando dal riferimento alla conciliazione fra lavoro e famiglia a quello della conciliazione fra lavoro e vita privata, fino ad arrivare alla nozione più recente di equilibrio fra lavoro e vita, il c.d. work-life balance di cui tanto si discute nelle sedi europee. I capitoli di questa tesi esaminano in dettaglio i sistemi delle tutele con riguardo alle misure per la genitorialità, a partire dalle origini con legge Carcano, passando per il Testo Unico a tutela della maternità e della paternità, alle modifiche introdotte dal c.d. Jobs Act, fino alle ultime novità previste dal c.d. Decreto conciliazione vita-lavoro del 2022. Si è assistito al passaggio dalla previsione di misure come la c.d. astensione obbligatoria - esaminate nel primo capitolo, il quale si focalizza sul ruolo della donna lavoratrice - che miravano esclusivamente a tutelare la salute delle donne nel loro ruolo di madri, senza tenere in considerazione la conciliazione dei loro impegni familiari con quelli lavorativi, a misure come i congedi per la cura familiare incentrati sul rapporto emotivo che si instaura tra madre e figlio, per arrivare alla tanto attesa estensione delle tutele nei confronti dei padri mediante l’introduzione del congedo di paternità, esaminato - insieme a quello di maternità - nel secondo capitolo. Ed è stato da quel momento che si è abbracciata un’altra logica nella quale viene presa in considerazione per la prima volta una nuova figura: il padre. Si è arrivati così all’istituzione dei congedi parentali che configurano un diritto sessualmente neutro a prendersi cura dei figli: non più solo le madri, ma anche i padri sono stati coinvolti nei ruoli di cura. Il congedo parentale - la cui trattazione è esaminata nel capitolo terzo - ha dunque come finalità quella di realizzare un miglior bilanciamento dei tempi di vita e di lavoro attraverso la condivisione dei compiti familiari, i quali, da sempre, ricadono esclusivamente sulle madri. In questo modo la conciliazione dei ruoli di madre e di lavoratrice si trasforma in condivisione delle responsabilità familiari, perdendo così quella connotazione prettamente femminile.
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