In vent'anni di dismissioni del patrimonio di tutti noi, il debito pubblico invece di diminuire è aumentato, è giunto il momento di invertire la rotta, di proporre una riforma che consenta una buona gestione del patrimonio pubblico nell'interesse della collettività, che punti in una prospettiva ottimistica all'abbattimento del debito, con i proventi che potrebbero derivare da una gestione efficiente di questo immenso patrimonio, o che ci consenta di far fronte, quanto meno, ai 70 miliardi di interessi che su tale debito paghiamo. Appare dunque un'esigenza improrogabile la necessita di ripensare la proprietà pubblica a partire dalle norme giuridiche che la disciplinano, iniziando in primis dalle norme del Codice Civile in materia di beni pubblici.
Il trasferimento del patrimonio pubblico ai privati.Profili economici e giuridici
CARABALONA, ALBERTO
2009/2010
Abstract
In vent'anni di dismissioni del patrimonio di tutti noi, il debito pubblico invece di diminuire è aumentato, è giunto il momento di invertire la rotta, di proporre una riforma che consenta una buona gestione del patrimonio pubblico nell'interesse della collettività, che punti in una prospettiva ottimistica all'abbattimento del debito, con i proventi che potrebbero derivare da una gestione efficiente di questo immenso patrimonio, o che ci consenta di far fronte, quanto meno, ai 70 miliardi di interessi che su tale debito paghiamo. Appare dunque un'esigenza improrogabile la necessita di ripensare la proprietà pubblica a partire dalle norme giuridiche che la disciplinano, iniziando in primis dalle norme del Codice Civile in materia di beni pubblici.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
252472_tesicarabalonaalberto.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.44 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.44 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/15942