The following research aims to explore the moment of pregnancy as a phenomenon experienced in the context of migration by immigrant women from Morocco to Turin. The aim is to investigate how the practices of care and body techniques related to the various stages of the cycle pregnancy-birth-puerperium take shape in a migratory context. The first chapter will analyze the concept of "rite of passage" as conceived initially by anthropologist Arnold Van Gennep and later by anthropologist Victor Turner. Pregnancy is in fact a real rite of passage, composed of stages that correspond to specific rituals and ceremonies, culturally built. After mentioning how this rite becomes more complex, twofold, in the case of becoming mothers in a migratory context, we will analyze the context of the city of Turin, where the Moroccan community has settled since the Eighties and Nineties, outlining stages and developments of the migration phenomenon. It will also be proposed a reflection in a transnational perspective on female mobility, with a brief critical consideration regarding the categories of "traditional" and "modern" in relation to the practices and the body techniques of pregnancy. In the second chapter, more space will be given to field research carried out in Turin in different locations. First, the methodology and field of research will be briefly explained. Subsequently, the issue of pregnancy in the context of migration will be addressed taking into account the personal trajectories of women involved in research and the relationship with the local health system and cultural mediation. From here it will be investigated the existence of care practices and body techniques related to the stages of pregnancy and childbirth, taking into account the social and female networks in support of the pregnant woman. In the third chapter will take place an in-depth analysis of the phase of the puerperium. I will investigate the techniques of the body and the ritual practices used in the period between childbirth and the complete return to the "normality" of the body of the new mother. Particular attention will be paid to the space of the hammam, where practices aimed at resettlement of the woman’s body after childbirth, but also celebrations and other rituals, take place.

Il seguente elaborato si propone di esplorare il momento della gravidanza come fenomeno vissuto in contesto migratorio da donne immigrate dal Marocco a Torino. L'obiettivo è quello di indagare come le pratiche di cura e le tecniche corporee relative alle varie fasi del ciclo gravidanza-parto-puerperio prendano forma in contesto migratorio. Nel primo capitolo si analizzerà il concetto di "rito di passaggio" per come concepito inizialmente dall'antropologo Arnold Van Gennep e successivamente dall'antropologo Victor Turner. La gravidanza si configura infatti come un vero e proprio rito di passaggio, composto da tappe cui corrispondono rituali e cerimonie specifici, culturalmente costruiti. Dopo aver accennato come questo rito diventi più complesso, duplice, nel caso del diventare madri in contesto migratorio, si analizzerà il contesto torinese, dove la comunità marocchina si è insediata a partire soprattutto dagli anni Ottanta e Novanta, delineando tappe e sviluppi del fenomeno migratorio. Verrà inoltre proposta una riflessione in ottica transnazionale sulla mobilità femminile, con una breve considerazione critica riguardo le categorie di “tradizionale” e “moderno” in relazione alle pratiche e tecniche corporee della gravidanza. Nel secondo capitolo prenderà più spazio la ricerca svolta sul campo a Torino in diverse sedi. In primis, verranno illustrati brevemente la metodologia e il campo di ricerca. Successivamente verrà toccato il tema della gravidanza in contesto migratorio tenendo conto delle traiettorie personali delle donne coinvolte nella ricerca e del rapporto con il sistema sanitario locale e con la mediazione culturale. Da qui si indagherà l’esistenza di pratiche di cura e tecniche corporee relative alle fasi della gravidanza e del parto, tenendo conto delle reti sociali e femminili a supporto della gestante. Nel terzo capitolo avrà spazio un approfondimento sulla fase del puerperio. Si indagheranno le tecniche del corpo e le pratiche rituali utilizzate nel periodo tra il parto e il completo ritorno alla “normalità” del corpo della neo madre. Particolare attenzione verrà posta sullo spazio dell’hammam, in cui trovano spazio pratiche volte al riassestamento del corpo della donna dopo il parto, ma anche celebrazioni e rituali di altro tipo.

Dal Marocco a Torino. Pratiche di cura e tecniche del corpo intorno alla gravidanza.

VERRI, CECILIA
2023/2024

Abstract

Il seguente elaborato si propone di esplorare il momento della gravidanza come fenomeno vissuto in contesto migratorio da donne immigrate dal Marocco a Torino. L'obiettivo è quello di indagare come le pratiche di cura e le tecniche corporee relative alle varie fasi del ciclo gravidanza-parto-puerperio prendano forma in contesto migratorio. Nel primo capitolo si analizzerà il concetto di "rito di passaggio" per come concepito inizialmente dall'antropologo Arnold Van Gennep e successivamente dall'antropologo Victor Turner. La gravidanza si configura infatti come un vero e proprio rito di passaggio, composto da tappe cui corrispondono rituali e cerimonie specifici, culturalmente costruiti. Dopo aver accennato come questo rito diventi più complesso, duplice, nel caso del diventare madri in contesto migratorio, si analizzerà il contesto torinese, dove la comunità marocchina si è insediata a partire soprattutto dagli anni Ottanta e Novanta, delineando tappe e sviluppi del fenomeno migratorio. Verrà inoltre proposta una riflessione in ottica transnazionale sulla mobilità femminile, con una breve considerazione critica riguardo le categorie di “tradizionale” e “moderno” in relazione alle pratiche e tecniche corporee della gravidanza. Nel secondo capitolo prenderà più spazio la ricerca svolta sul campo a Torino in diverse sedi. In primis, verranno illustrati brevemente la metodologia e il campo di ricerca. Successivamente verrà toccato il tema della gravidanza in contesto migratorio tenendo conto delle traiettorie personali delle donne coinvolte nella ricerca e del rapporto con il sistema sanitario locale e con la mediazione culturale. Da qui si indagherà l’esistenza di pratiche di cura e tecniche corporee relative alle fasi della gravidanza e del parto, tenendo conto delle reti sociali e femminili a supporto della gestante. Nel terzo capitolo avrà spazio un approfondimento sulla fase del puerperio. Si indagheranno le tecniche del corpo e le pratiche rituali utilizzate nel periodo tra il parto e il completo ritorno alla “normalità” del corpo della neo madre. Particolare attenzione verrà posta sullo spazio dell’hammam, in cui trovano spazio pratiche volte al riassestamento del corpo della donna dopo il parto, ma anche celebrazioni e rituali di altro tipo.
ITA
The following research aims to explore the moment of pregnancy as a phenomenon experienced in the context of migration by immigrant women from Morocco to Turin. The aim is to investigate how the practices of care and body techniques related to the various stages of the cycle pregnancy-birth-puerperium take shape in a migratory context. The first chapter will analyze the concept of "rite of passage" as conceived initially by anthropologist Arnold Van Gennep and later by anthropologist Victor Turner. Pregnancy is in fact a real rite of passage, composed of stages that correspond to specific rituals and ceremonies, culturally built. After mentioning how this rite becomes more complex, twofold, in the case of becoming mothers in a migratory context, we will analyze the context of the city of Turin, where the Moroccan community has settled since the Eighties and Nineties, outlining stages and developments of the migration phenomenon. It will also be proposed a reflection in a transnational perspective on female mobility, with a brief critical consideration regarding the categories of "traditional" and "modern" in relation to the practices and the body techniques of pregnancy. In the second chapter, more space will be given to field research carried out in Turin in different locations. First, the methodology and field of research will be briefly explained. Subsequently, the issue of pregnancy in the context of migration will be addressed taking into account the personal trajectories of women involved in research and the relationship with the local health system and cultural mediation. From here it will be investigated the existence of care practices and body techniques related to the stages of pregnancy and childbirth, taking into account the social and female networks in support of the pregnant woman. In the third chapter will take place an in-depth analysis of the phase of the puerperium. I will investigate the techniques of the body and the ritual practices used in the period between childbirth and the complete return to the "normality" of the body of the new mother. Particular attention will be paid to the space of the hammam, where practices aimed at resettlement of the woman’s body after childbirth, but also celebrations and other rituals, take place.
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