Questa tesi ha l’obiettivo di studiare, in prospettiva antropologica, i fenomeni di ‘anomia’ durante la Peste Ateniese del 430 a.C., e di esplorare i complessi legami fra violenza, malattia e religione nel contesto della Atene periclea in procinto di entrare in guerra. L’esposizione degli avvenimenti più salienti, collocabili nel biennio 431-30, sarà indispensabile per una comprensione degli effetti dell’epidemia sulla collettività ateniese. In particolare, verranno prese in esame le conseguenze della crisi epidemica e la reazione della comunità ateniese a seguito dell’espandersi del morbo nel 430, che avranno grande influenza sulle relazioni sociali e sulla disgregazione della comunità. Verrà dato particolare spazio all’implicazione della casata Alcmeonide nelle motivazioni del contagio. Ciò ci permette di compiere un’analisi più approfondita sui comportamenti assunti dalla popolazione ateniese nei confronti di un fenomeno epidemico ritenuto ‘singolare’. La struttura utilizzata in questo elaborato, nel primo capitolo, che ha la funzione di fornire al lettore una contestualizzazione storica e socioculturale delle vicende cardine, verrà dapprima articolato il periodo appena precedente allo scoppio del morbo; indicativamente occorre menzionare gli anni accorsi tra il 433 e il 430. L’episodio della peste, indagato attraverso l’ausilio delle fonti letterarie antiche in nostro possesso, primariamente Tucidide, Diodoro Siculo e Plutarco, rappresenterà il fulcro e il punto di partenza per il secondo capitolo, che si aprirà evidenziando i temi principali riscontrati nella produzione letteraria inerente all’emergenza epidemica. Il terzo capitolo, dedicato alla trattazione delle fonti legate al sacrilegio verso i Ciloniani, verterà su una più accurata valutazione dei fenomeni di condanna legati al concetto di enaghes nella Atene del V secolo. Infine, verrà contemplato, nel corso del quarto e ultimo capitolo, l’accusa di empietà in tempi di crisi politica e sociale, soffermandosi su due modelli di peste narrati, quello storico dell’epoca di Pericle e, in seconda analisi, quello letterario dell’Edipo Tiranno. Finalità di questa parte sarà considerare l’insieme di analogie fra le due dimensioni (ambedue storicamente riconducibili al periodo tra il 430 e il 420, sebbene la datazione della tragedia sofoclea rimanga incerta) analizzando la funzione sociale, politica e rituale della comunicazione letteraria. Attraverso un’analisi comparativa e un metodo di ricerca che possa valorizzare la contestualizzazione storica dei singoli dati, dando spazio ai significati sociali e culturali (non solo quindi a quelli funzionali) delle testimonianze materiali, intendo compiere un’analisi esegetica che comprenda la pluralità di fonti, culturali e letterarie; religiose e di culto. I temi della malattia e della cura nel mondo dell’Atene classica saranno analizzati, in termini maussiani, in quanto ‘fatti sociali totali’, fenomeni ‘rivelatori’ di dinamiche politiche, economiche, sociali.

Anomia durante la peste di Atene: Analisi del fenomeno attraverso le fonti storiografiche e l’Edipo Re.

BORELLO, STELLA PAOLA
2023/2024

Abstract

Questa tesi ha l’obiettivo di studiare, in prospettiva antropologica, i fenomeni di ‘anomia’ durante la Peste Ateniese del 430 a.C., e di esplorare i complessi legami fra violenza, malattia e religione nel contesto della Atene periclea in procinto di entrare in guerra. L’esposizione degli avvenimenti più salienti, collocabili nel biennio 431-30, sarà indispensabile per una comprensione degli effetti dell’epidemia sulla collettività ateniese. In particolare, verranno prese in esame le conseguenze della crisi epidemica e la reazione della comunità ateniese a seguito dell’espandersi del morbo nel 430, che avranno grande influenza sulle relazioni sociali e sulla disgregazione della comunità. Verrà dato particolare spazio all’implicazione della casata Alcmeonide nelle motivazioni del contagio. Ciò ci permette di compiere un’analisi più approfondita sui comportamenti assunti dalla popolazione ateniese nei confronti di un fenomeno epidemico ritenuto ‘singolare’. La struttura utilizzata in questo elaborato, nel primo capitolo, che ha la funzione di fornire al lettore una contestualizzazione storica e socioculturale delle vicende cardine, verrà dapprima articolato il periodo appena precedente allo scoppio del morbo; indicativamente occorre menzionare gli anni accorsi tra il 433 e il 430. L’episodio della peste, indagato attraverso l’ausilio delle fonti letterarie antiche in nostro possesso, primariamente Tucidide, Diodoro Siculo e Plutarco, rappresenterà il fulcro e il punto di partenza per il secondo capitolo, che si aprirà evidenziando i temi principali riscontrati nella produzione letteraria inerente all’emergenza epidemica. Il terzo capitolo, dedicato alla trattazione delle fonti legate al sacrilegio verso i Ciloniani, verterà su una più accurata valutazione dei fenomeni di condanna legati al concetto di enaghes nella Atene del V secolo. Infine, verrà contemplato, nel corso del quarto e ultimo capitolo, l’accusa di empietà in tempi di crisi politica e sociale, soffermandosi su due modelli di peste narrati, quello storico dell’epoca di Pericle e, in seconda analisi, quello letterario dell’Edipo Tiranno. Finalità di questa parte sarà considerare l’insieme di analogie fra le due dimensioni (ambedue storicamente riconducibili al periodo tra il 430 e il 420, sebbene la datazione della tragedia sofoclea rimanga incerta) analizzando la funzione sociale, politica e rituale della comunicazione letteraria. Attraverso un’analisi comparativa e un metodo di ricerca che possa valorizzare la contestualizzazione storica dei singoli dati, dando spazio ai significati sociali e culturali (non solo quindi a quelli funzionali) delle testimonianze materiali, intendo compiere un’analisi esegetica che comprenda la pluralità di fonti, culturali e letterarie; religiose e di culto. I temi della malattia e della cura nel mondo dell’Atene classica saranno analizzati, in termini maussiani, in quanto ‘fatti sociali totali’, fenomeni ‘rivelatori’ di dinamiche politiche, economiche, sociali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/159382