Questa tesi nasce da un lavoro svolto in collaborazione con la mia collega di corso, Irene Gastaldi. Condividendo entrambe il desiderio di condurre una ricerca nel campo dell’etnomusicologia, ci siamo affidate al nostro professore e relatore, Ilario Meandri, che ci ha coinvolte in un progetto di data curation di termini etnomusicologici. Nello specifico, la curatela dei dati è il processo di integrazione di asset dati in un progetto o catalogo, arricchendoli con classificazioni, categorie di dati e termini specifici, analizzando e migliorando la qualità dei dati. La mia collega ed io abbiamo potuto apprendere modalità di questo processo grazie a un seminario sull'uso di Wikidata, un database di conoscenza che raccoglie dati strutturati. Dopo aver compreso l'utilizzo di questa piattaforma, Irene ed io abbiamo redatto un capitolo congiunto sul concetto di cultura, quest’ultimo fondamentale per avviare la stesura delle nostre tesi individuali. Successivamente, abbiamo intrapreso il lavoro di data curation di termini legati alla cultura kaluli, nel mio caso, e alla cultura sami, nel caso di Irene. Ho scelto di approfondire la cultura dei Kaluli, che vivono nelle foresti pluviali del Great Papuan Plateau in Papua Nuova Guinea, poiché sono rimasta profondamente colpita dal modo in cui la natura e i suoi suoni si intrecciano in vari modi nella vita quotidiana di questo popolo. Grazie agli studi dell’etnomusicologo e antropologo Steven Feld e al suo libro "Sound and Sentiment", ho potuto sviluppare la tesi analizzando il mio lavoro di data curation dei termini kaluli e allo stesso tempo offrendo una panoramica sulla loro cultura. La tesi è articolata in due capitoli. Il primo, intitolato "È rappresentabile un concetto di cultura su Wikidata?", descrive il percorso di ricerca svolto insieme a Irene, dall’indagine sul significato di cultura alla spiegazione dell’uso e delle potenzialità della piattaforma Wikidata, compreso il seminario con Lianna d’Amato, che è un’umanista, utente attiva su Wikidata e socia Wikimedia Italia, fino ad arrivare alla selezione e curazione autonoma dei dieci termini. Nel secondo capitolo, analizzo questi termini curati, fornendo una panoramica sul loro significato nella cultura kaluli e collegandoli ad aspetti specifici della loro società, traendo ispirazione da diverse fonti online e, soprattutto, dal libro di Feld menzionato in precedenza. Nella conclusione, spiego la scelta del titolo del secondo capitolo, "Al di là dell’orizzonte esiste ancora un significato", e racconto del nostro incontro con Steven Feld.

La rappresentazione del lessico etnografico kaluli in knowledge base: opportunità e limiti di Wikidata

MORINI, SUSANNA
2023/2024

Abstract

Questa tesi nasce da un lavoro svolto in collaborazione con la mia collega di corso, Irene Gastaldi. Condividendo entrambe il desiderio di condurre una ricerca nel campo dell’etnomusicologia, ci siamo affidate al nostro professore e relatore, Ilario Meandri, che ci ha coinvolte in un progetto di data curation di termini etnomusicologici. Nello specifico, la curatela dei dati è il processo di integrazione di asset dati in un progetto o catalogo, arricchendoli con classificazioni, categorie di dati e termini specifici, analizzando e migliorando la qualità dei dati. La mia collega ed io abbiamo potuto apprendere modalità di questo processo grazie a un seminario sull'uso di Wikidata, un database di conoscenza che raccoglie dati strutturati. Dopo aver compreso l'utilizzo di questa piattaforma, Irene ed io abbiamo redatto un capitolo congiunto sul concetto di cultura, quest’ultimo fondamentale per avviare la stesura delle nostre tesi individuali. Successivamente, abbiamo intrapreso il lavoro di data curation di termini legati alla cultura kaluli, nel mio caso, e alla cultura sami, nel caso di Irene. Ho scelto di approfondire la cultura dei Kaluli, che vivono nelle foresti pluviali del Great Papuan Plateau in Papua Nuova Guinea, poiché sono rimasta profondamente colpita dal modo in cui la natura e i suoi suoni si intrecciano in vari modi nella vita quotidiana di questo popolo. Grazie agli studi dell’etnomusicologo e antropologo Steven Feld e al suo libro "Sound and Sentiment", ho potuto sviluppare la tesi analizzando il mio lavoro di data curation dei termini kaluli e allo stesso tempo offrendo una panoramica sulla loro cultura. La tesi è articolata in due capitoli. Il primo, intitolato "È rappresentabile un concetto di cultura su Wikidata?", descrive il percorso di ricerca svolto insieme a Irene, dall’indagine sul significato di cultura alla spiegazione dell’uso e delle potenzialità della piattaforma Wikidata, compreso il seminario con Lianna d’Amato, che è un’umanista, utente attiva su Wikidata e socia Wikimedia Italia, fino ad arrivare alla selezione e curazione autonoma dei dieci termini. Nel secondo capitolo, analizzo questi termini curati, fornendo una panoramica sul loro significato nella cultura kaluli e collegandoli ad aspetti specifici della loro società, traendo ispirazione da diverse fonti online e, soprattutto, dal libro di Feld menzionato in precedenza. Nella conclusione, spiego la scelta del titolo del secondo capitolo, "Al di là dell’orizzonte esiste ancora un significato", e racconto del nostro incontro con Steven Feld.
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