Study design: Literature review and transversal observational study. Objective: The objective of this thesis is to analyze the epidemiology and causes of back pain in competitive skiing in order to set up a rehabilitative and preventive treatment program. Background: Skiing is recognized as a sport with a high risk of traumatic and overuse injuries. Among the most frequent is back pain, a musculoskeletal problem that, if not addressed with proper care, can become chronic. It is mainly studied in adults, but it is greatly present as early as adolescence. Afflicted individuals may suffer limitations to prolonged activity and participation, affecting quality of life on a sporting and social level. Materials and methods: Literature search for information regarding epidemiology, risk factors and treatments was conducted. A computerized questionnaire was administered to 69 adolescents between the ages of 12 and 18 years of different skiing levels, concentrated mainly in the Bardonecchia area. From the analysis of the data of the literature search and the questionnaire, it was possible to create a program of physiotherapy treatment and prevention in line with the scientific literature. Results: The results of the questionnaire confirmed many of the findings in the literature. Competitive skiers are more likely to suffer back injuries than their non-competitive or non-skiing peers (82.14% vs. 63.41%). The lifetime prevalence of back pain was higher in the female sex, both regarding competitive (90.91% female vs. 70% male) and noncompetitive (68.75% vs. 58.09%) skiers. For 67% of those afflicted, it affected sports in terms of reduced frequency and performance, while for 47% it affected their everyday life, especially regarding mood and motivation. Low back pain was the most common back pain; 52.7% of the sample surveyed were affected, compared with 71% of subjects with low back pain in the entire sample. Conclusions: Adolescents, especially if they ski competitively, are a high-risk population for suffering from back pain. Prevention should begin before peak growth, so before age 11 for girls and before age 13 for boys. Ideally, a prevention program is tailored to the individual athlete, so as to provide the appropriate workload, and thus avoid aiding the development of overuse injuries (in the case of excessive workload), or tissue non-adaptation (in the case of insufficient load). Standard programs, such as the ISPA program, may also be helpful in prevention. The goals of treatment should be to break the cycle of disability and pain and to prevent entry into chronicity. It should be exercise based, aiming at improvement of core stability, motor control and strength, preferably integrated in a multimodal treatment. It is important to consider all the characteristics of the patient: physical, psychological and social. ​

Disegno dello studio: Revisione della letteratura e studio osservazionale trasversale. Obiettivo: L’obiettivo di questa tesi di laurea è di analizzare l’epidemiologia e le cause del mal di schiena nello sci agonistico al fine di impostare un programma di trattamento riabilitativo e preventivo. Background: Lo sci è riconosciuto come uno sport ad alto rischio di infortuni traumatici e da overuse. Tra i più frequenti è presente il mal di schiena, problematica muscolo scheletrica che, se non affrontata con la giusta attenzione, può cronicizzare. È studiata principalmente negli adulti, ma è molto presente già dall’adolescenza. I soggetti afflitti possono subire limitazioni ad attività e partecipazione prolungati nel tempo, influenzando la qualità della vita a livello sportivo e sociale. Materiali e metodi: È stata condotta una ricerca in letteratura di informazioni riguardanti epidemiologia, fattori di rischio e trattamenti. Successivamente è stato somministrato un questionario a 69 adolescenti tra i 12 e i 18 anni di diverso livello sciistico, concentrati principalmente nel comprensorio di Bardonecchia. Dall’analisi dei dati della ricerca in letteratura e del questionario, è stato possibile creare un programma di trattamento fisioterapico e prevenzione in linea con la letteratura scientifica. Risultati: I risultati del questionario hanno confermato molti dei dati presenti in letteratura. Gli sciatori agonisti sono più propensi a subire infortuni alla schiena rispetto ai coetanei non agonisti o non sciatori (82,14% contro 63,41%). La prevalenza nella vita del mal di schiena è risultata maggiore nel sesso femminile, sia riguardo gli agonisti (90,91% femminile contro il 70% maschile), che i non agonisti (68,75% contro 58,09%). Per il 67% dei soggetti afflitti ha avuto ripercussioni a livello sportivo in termini di riduzione di frequenza e prestazioni, mentre per il 47% ha influito sulla vita di tutti in giorni, soprattutto riguardo l’umore e la motivazione. La lombalgia è risultato il più comune dei mal di schiena; ne è stato affetto il 52,7% del campione intervistato, a fronte di un 71% di soggetti con mal di schiena in tutto il campione. Conclusioni: Gli adolescenti, soprattutto se praticano sci alpino agonistico, sono una popolazione ad alto rischio di soffrire di mal di schiena. La prevenzione dovrebbe iniziare prima del picco di crescita, quindi prima degli 11 anni per le ragazze e prima dei 13 per i ragazzi. L’ideale è un programma di prevenzione personalizzato sul singolo atleta, in modo da fornire il carico di lavoro adeguato ed evitare così di aiutare lo sviluppo di lesioni da overuse (in caso di carico di lavoro eccessivo), o il non adattamento dei tessuti (in caso di carico non sufficiente). Anche programmi standard, come il programma ISPA, sono utili nella prevenzione. Gli obiettivi del trattamento devono essere la rottura del circolo vizioso della disabilità e del dolore e la prevenzione dell’ingresso nella cronicità. Deve basarsi sull’esercizio, puntando al miglioramento di core stability, controllo motorio e forza, meglio se inserito in un trattamento multimodale. È importante tenere in considerazione tutte le caratteristiche del paziente: fisiche, psicologiche e sociali.

Il mal di schiena nello sci: una revisione della letteratura, un'indagine tramite questionario su adolescenti agonisti e una proposta di un trattamento riabilitativo e preventivo

CARAVETTA, MATTEO
2022/2023

Abstract

Disegno dello studio: Revisione della letteratura e studio osservazionale trasversale. Obiettivo: L’obiettivo di questa tesi di laurea è di analizzare l’epidemiologia e le cause del mal di schiena nello sci agonistico al fine di impostare un programma di trattamento riabilitativo e preventivo. Background: Lo sci è riconosciuto come uno sport ad alto rischio di infortuni traumatici e da overuse. Tra i più frequenti è presente il mal di schiena, problematica muscolo scheletrica che, se non affrontata con la giusta attenzione, può cronicizzare. È studiata principalmente negli adulti, ma è molto presente già dall’adolescenza. I soggetti afflitti possono subire limitazioni ad attività e partecipazione prolungati nel tempo, influenzando la qualità della vita a livello sportivo e sociale. Materiali e metodi: È stata condotta una ricerca in letteratura di informazioni riguardanti epidemiologia, fattori di rischio e trattamenti. Successivamente è stato somministrato un questionario a 69 adolescenti tra i 12 e i 18 anni di diverso livello sciistico, concentrati principalmente nel comprensorio di Bardonecchia. Dall’analisi dei dati della ricerca in letteratura e del questionario, è stato possibile creare un programma di trattamento fisioterapico e prevenzione in linea con la letteratura scientifica. Risultati: I risultati del questionario hanno confermato molti dei dati presenti in letteratura. Gli sciatori agonisti sono più propensi a subire infortuni alla schiena rispetto ai coetanei non agonisti o non sciatori (82,14% contro 63,41%). La prevalenza nella vita del mal di schiena è risultata maggiore nel sesso femminile, sia riguardo gli agonisti (90,91% femminile contro il 70% maschile), che i non agonisti (68,75% contro 58,09%). Per il 67% dei soggetti afflitti ha avuto ripercussioni a livello sportivo in termini di riduzione di frequenza e prestazioni, mentre per il 47% ha influito sulla vita di tutti in giorni, soprattutto riguardo l’umore e la motivazione. La lombalgia è risultato il più comune dei mal di schiena; ne è stato affetto il 52,7% del campione intervistato, a fronte di un 71% di soggetti con mal di schiena in tutto il campione. Conclusioni: Gli adolescenti, soprattutto se praticano sci alpino agonistico, sono una popolazione ad alto rischio di soffrire di mal di schiena. La prevenzione dovrebbe iniziare prima del picco di crescita, quindi prima degli 11 anni per le ragazze e prima dei 13 per i ragazzi. L’ideale è un programma di prevenzione personalizzato sul singolo atleta, in modo da fornire il carico di lavoro adeguato ed evitare così di aiutare lo sviluppo di lesioni da overuse (in caso di carico di lavoro eccessivo), o il non adattamento dei tessuti (in caso di carico non sufficiente). Anche programmi standard, come il programma ISPA, sono utili nella prevenzione. Gli obiettivi del trattamento devono essere la rottura del circolo vizioso della disabilità e del dolore e la prevenzione dell’ingresso nella cronicità. Deve basarsi sull’esercizio, puntando al miglioramento di core stability, controllo motorio e forza, meglio se inserito in un trattamento multimodale. È importante tenere in considerazione tutte le caratteristiche del paziente: fisiche, psicologiche e sociali.
ITA
Study design: Literature review and transversal observational study. Objective: The objective of this thesis is to analyze the epidemiology and causes of back pain in competitive skiing in order to set up a rehabilitative and preventive treatment program. Background: Skiing is recognized as a sport with a high risk of traumatic and overuse injuries. Among the most frequent is back pain, a musculoskeletal problem that, if not addressed with proper care, can become chronic. It is mainly studied in adults, but it is greatly present as early as adolescence. Afflicted individuals may suffer limitations to prolonged activity and participation, affecting quality of life on a sporting and social level. Materials and methods: Literature search for information regarding epidemiology, risk factors and treatments was conducted. A computerized questionnaire was administered to 69 adolescents between the ages of 12 and 18 years of different skiing levels, concentrated mainly in the Bardonecchia area. From the analysis of the data of the literature search and the questionnaire, it was possible to create a program of physiotherapy treatment and prevention in line with the scientific literature. Results: The results of the questionnaire confirmed many of the findings in the literature. Competitive skiers are more likely to suffer back injuries than their non-competitive or non-skiing peers (82.14% vs. 63.41%). The lifetime prevalence of back pain was higher in the female sex, both regarding competitive (90.91% female vs. 70% male) and noncompetitive (68.75% vs. 58.09%) skiers. For 67% of those afflicted, it affected sports in terms of reduced frequency and performance, while for 47% it affected their everyday life, especially regarding mood and motivation. Low back pain was the most common back pain; 52.7% of the sample surveyed were affected, compared with 71% of subjects with low back pain in the entire sample. Conclusions: Adolescents, especially if they ski competitively, are a high-risk population for suffering from back pain. Prevention should begin before peak growth, so before age 11 for girls and before age 13 for boys. Ideally, a prevention program is tailored to the individual athlete, so as to provide the appropriate workload, and thus avoid aiding the development of overuse injuries (in the case of excessive workload), or tissue non-adaptation (in the case of insufficient load). Standard programs, such as the ISPA program, may also be helpful in prevention. The goals of treatment should be to break the cycle of disability and pain and to prevent entry into chronicity. It should be exercise based, aiming at improvement of core stability, motor control and strength, preferably integrated in a multimodal treatment. It is important to consider all the characteristics of the patient: physical, psychological and social. ​
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