L’ambiente di apprendimento montessoriano ha alla base l’idea che sia possibile preparare uno spazio dove il bambino abbia la possibilità di svolgere esperienze attive e significative per costruire e organizzare le proprie competenze sia cognitive che relazionali. Nell’ambiente quindi, l’attenzione deve essere rivolta ad un layout organizzativo in termini di arredo, strutturazione spaziale, materiali; tutti questi requisiti devono essere declinati a precisi obiettivi educativi e didattici, in particolar modo l’obiettivo che unisce tutti gli altri è l’autonomia del bambino. Per comprendere a fondo le scelte messe in pratica all’interno delle scuole montessoriane, è necessario assumere un punto di vista fondamentale, ovvero la diversità del bambino rispetto all’adulto, nei tempi, nei ritmi e nelle modalità di apprendimento: il bambino mentre impara deve essere messo nella condizione di poter creare, seguendo le proprie esigenze interne ma anche le proprie conoscenze e competenze. La scuola quindi, per poter fare ciò, dovrebbe privilegiare materiali che consentano esperienze attive, il bambino deve poter toccare, deve poter fare. Affinché la libertà di scelta sia garantita, è necessario ricorrere ad un insegnamento indiretto proprio attraverso l’ambiente, il quale scientificamente organizzato attraverso determinati materiali e attraverso un’organizzazione specifica, possa rendersi facilitatore per la comprensione dei concetti attraverso una metodologia orientata alla motricità e, rispettosa della libertà del bambino per quanto riguarda il contenuto, il luogo e il tempo di apprendimento. Il ruolo dell’adulto è quello di avere fiducia nell’interesse spontaneo del bambino che, se posto nell’ambiente a lui adeguato, può seguire un piano di sviluppo del tutto personale, attraverso lo svolgimento dell’attività che ha scelto e la sua ripetizione. L’ambiente nelle scuole montessoriane è caratterizzato da spazi molto ampi, dalla presenza di una quantità sufficiente ma non eccessiva di mobilio, che sia semplice ma allo stesso tempo bello. Per gli arredi si usano elementi naturali come il legno, e devono essere a misura di bambino, per permettergli di poter accedere ai materiali e rendere fluido il suo movimento nello spazio. I materiali di arredo leggeri, versatili e maneggevoli favoriscono il cambiamento che bisogna effettuare nell’ambiente man nano che osservando il bambino comprendiamo che è necessario modificare il layout organizzativo. L’ambiente educativo nelle scuole a metodo Montessori permettendo il movimento e il lavoro libero, rende esplicito il comportamento del bambino rivelando così a chi osserva la naturale inclinazione del bambino; come si muove nello spazio, come si relaziona con pari e adulti, quali attività catturano la sua attenzione e con quali tempistiche riesce a portarle a termine. Noi facciamo parte di un mondo, e su di esso lasciamo delle tracce importanti, ma come possiamo capire quali tracce lasciare se non conosciamo questo mondo? Il bambino si affaccia all’ambiente intorno a lui partendo dall’osservazione degli eventi della natura e provando a formulare in maniera autonoma delle ipotesi; facendo esperienza attiva con il luoghi che abita, con l’obiettivo di far nascere in lui una riflessione su quale possa essere il ruolo che l’essere umano assume nel mondo, nel posto in cui vive. Per facilitare la concentrazione e l'attività del bambino, l'ambiente viene suddiviso in aerre distinte in base all'attività svolta o ai materiali che contiene. Avremo la zona della vita pratica, l'attività del fino motorio e del grosso motorio, la cura di sè, i materiali sensoriali, il linguaggio e la stanza del lattante. Ogni areaa comunica al bambino su ciò che può svolgere al suo interno.

L'ambiente co-educatore nel metodo Montessori

ABDULLAJ, ALBA
2023/2024

Abstract

L’ambiente di apprendimento montessoriano ha alla base l’idea che sia possibile preparare uno spazio dove il bambino abbia la possibilità di svolgere esperienze attive e significative per costruire e organizzare le proprie competenze sia cognitive che relazionali. Nell’ambiente quindi, l’attenzione deve essere rivolta ad un layout organizzativo in termini di arredo, strutturazione spaziale, materiali; tutti questi requisiti devono essere declinati a precisi obiettivi educativi e didattici, in particolar modo l’obiettivo che unisce tutti gli altri è l’autonomia del bambino. Per comprendere a fondo le scelte messe in pratica all’interno delle scuole montessoriane, è necessario assumere un punto di vista fondamentale, ovvero la diversità del bambino rispetto all’adulto, nei tempi, nei ritmi e nelle modalità di apprendimento: il bambino mentre impara deve essere messo nella condizione di poter creare, seguendo le proprie esigenze interne ma anche le proprie conoscenze e competenze. La scuola quindi, per poter fare ciò, dovrebbe privilegiare materiali che consentano esperienze attive, il bambino deve poter toccare, deve poter fare. Affinché la libertà di scelta sia garantita, è necessario ricorrere ad un insegnamento indiretto proprio attraverso l’ambiente, il quale scientificamente organizzato attraverso determinati materiali e attraverso un’organizzazione specifica, possa rendersi facilitatore per la comprensione dei concetti attraverso una metodologia orientata alla motricità e, rispettosa della libertà del bambino per quanto riguarda il contenuto, il luogo e il tempo di apprendimento. Il ruolo dell’adulto è quello di avere fiducia nell’interesse spontaneo del bambino che, se posto nell’ambiente a lui adeguato, può seguire un piano di sviluppo del tutto personale, attraverso lo svolgimento dell’attività che ha scelto e la sua ripetizione. L’ambiente nelle scuole montessoriane è caratterizzato da spazi molto ampi, dalla presenza di una quantità sufficiente ma non eccessiva di mobilio, che sia semplice ma allo stesso tempo bello. Per gli arredi si usano elementi naturali come il legno, e devono essere a misura di bambino, per permettergli di poter accedere ai materiali e rendere fluido il suo movimento nello spazio. I materiali di arredo leggeri, versatili e maneggevoli favoriscono il cambiamento che bisogna effettuare nell’ambiente man nano che osservando il bambino comprendiamo che è necessario modificare il layout organizzativo. L’ambiente educativo nelle scuole a metodo Montessori permettendo il movimento e il lavoro libero, rende esplicito il comportamento del bambino rivelando così a chi osserva la naturale inclinazione del bambino; come si muove nello spazio, come si relaziona con pari e adulti, quali attività catturano la sua attenzione e con quali tempistiche riesce a portarle a termine. Noi facciamo parte di un mondo, e su di esso lasciamo delle tracce importanti, ma come possiamo capire quali tracce lasciare se non conosciamo questo mondo? Il bambino si affaccia all’ambiente intorno a lui partendo dall’osservazione degli eventi della natura e provando a formulare in maniera autonoma delle ipotesi; facendo esperienza attiva con il luoghi che abita, con l’obiettivo di far nascere in lui una riflessione su quale possa essere il ruolo che l’essere umano assume nel mondo, nel posto in cui vive. Per facilitare la concentrazione e l'attività del bambino, l'ambiente viene suddiviso in aerre distinte in base all'attività svolta o ai materiali che contiene. Avremo la zona della vita pratica, l'attività del fino motorio e del grosso motorio, la cura di sè, i materiali sensoriali, il linguaggio e la stanza del lattante. Ogni areaa comunica al bambino su ciò che può svolgere al suo interno.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/159098