Adultery and the anxiety it provokes are recurrent themes in the Renaissance theatre and literature. While mainly a comic element, the cuckolded husband becomes the protagonist of many tragic plots at the beginning of the XVI century, where his fears are often based on unfounded or inexistent proof. The purpose of this study is to define the causes and the effects of such anxiety on the husbands of two Shakespearean plays: Othello – a tragedy – and The Winter’s Tale – a romance. For this reason, the question of the thesis is the following: “Why are both Leontes and Othello so easily convinced of their wives’ infidelity despite them being innocent and honest?”. Moreover, this dissertation intends to open a discussion on the roles played by the female characters in the two dramas, wondering which part they take in them and whether their representation corresponds to their actual situation in Renaissance England. Therefore, the female notion of the period has been analysed in different fields of knowledge – theology, medicine, practical philosophy, and law – alongside its connections with the real condition of women between the sixteenth and the seventeenth centuries. Afterwards, the passions of the male protagonists in the aforementioned plays are examined – with a special focus on their jealousy and the bond it establishes with love – together with a study on the position occupied by the female characters in the plot. Many resemblances are found in the ways Othello’s and Leontes’s anxieties are shown, anxieties which are also presented as a common experience for many men; the female characters – first, Desdemona and Hermione, but Paulina and Emilia too – share several similarities as well, like their confidence and the redeeming action they exercise on men. The emotional connection on which both relationships are built, however, aggravates the husbands’ distress, so much that jealousy seems to be a result of love itself, and not a mere fortuity. Notwithstanding the different endings – tragic in Othello, happy in The Winter’s Tale – both plays seem to question the stability of marriage founded on love and, overall, the tie between men and women inside a patriarchal society, which during those times is facing a «crisis of order».
L’adulterio e l’ansia ad esso connesso sono temi frequenti nel teatro e nella letteratura inglese del Rinascimento. Benché, inizialmente, si tratti di un elemento principalmente comico, a partire dal primo decennio del Seicento il personaggio del marito tradito diventa protagonista anche di numerosi intrecci tragici dove, spesso, le sue inquietudini sono costruite su prove infondate oppure inesistenti. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare le cause e le implicazioni di una simile angoscia nei mariti di due opere shakespeariane appartenenti a generi diversi: Othello ‒ una tragedia ‒ e The Winter’s Tale ‒ un dramma romanzesco. A tale proposito, la domanda della seguente tesi è: “Perché sia Leontes che Othello si convincono facilmente dell’infedeltà delle rispettive mogli nonostante l’effettiva innocenza e completa onestà di queste ultime?”. La ricerca, inoltre, si propone di dedicare uno spazio particolare alle funzioni e alle reazioni dei personaggi femminili presenti nei due drammi, chiedendosi quale ruolo svolgano nelle due opere e se la loro rappresentazione rispetti la realtà della loro condizione nell’Inghilterra rinascimentale. Si è, dunque, condotta un’analisi della nozione femminile nei diversi saperi ufficiali e la loro coincidenza con l’effettiva situazione della donna a ridosso tra il XVI e il XVII secolo. In seguito, si sono esaminate le passioni dei protagonisti maschili dei due play presi a riferimento ‒ con speciale attenzione al sentimento di gelosia e il legame ch’esso instaura con l’amore ‒ accompagnandole da un approfondimento sul peso occupato dalle donne all’interno della trama. Ne è emersa una chiara affinità tra le modalità dell’ansia di Othello e quella di Leontes, ansia che viene presentata come esperienza comune a molti uomini; per quanto riguarda le figure femminili ‒ in primis, Desdemona e Hermione, ma anche Emilia e Paulina ‒ si sono altresì riscontrate varie somiglianze, soprattutto rispetto alla loro assertività e all’azione redentrice che esse esercitano sugli uomini. La condizione affettiva su cui si fondano entrambe le relazioni coniugali, tuttavia, inasprisce la sofferenza dei mariti al punto che la gelosia pare essere un prodotto stesso dell’amore e non mera casualità. Nonostante i finali divergenti ‒ tragico nell’Othello, lieto nel The Winter’s Tale ‒ in entrambe le opere viene, quindi, problematizzato il matrimonio fondato sull’amore e, in generale, il rapporto uomini-donne all’interno di una società prettamente patriarcale, che proprio in quegli anni stava affrontando una «crisi d’ordine».
Le passioni nel teatro di Shakespeare. Amore e gelosia nell’Otello e nel Racconto d’inverno (con particolare attenzione ai personaggi femminili)
BERTOLA, GIORGIA
2022/2023
Abstract
L’adulterio e l’ansia ad esso connesso sono temi frequenti nel teatro e nella letteratura inglese del Rinascimento. Benché, inizialmente, si tratti di un elemento principalmente comico, a partire dal primo decennio del Seicento il personaggio del marito tradito diventa protagonista anche di numerosi intrecci tragici dove, spesso, le sue inquietudini sono costruite su prove infondate oppure inesistenti. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare le cause e le implicazioni di una simile angoscia nei mariti di due opere shakespeariane appartenenti a generi diversi: Othello ‒ una tragedia ‒ e The Winter’s Tale ‒ un dramma romanzesco. A tale proposito, la domanda della seguente tesi è: “Perché sia Leontes che Othello si convincono facilmente dell’infedeltà delle rispettive mogli nonostante l’effettiva innocenza e completa onestà di queste ultime?”. La ricerca, inoltre, si propone di dedicare uno spazio particolare alle funzioni e alle reazioni dei personaggi femminili presenti nei due drammi, chiedendosi quale ruolo svolgano nelle due opere e se la loro rappresentazione rispetti la realtà della loro condizione nell’Inghilterra rinascimentale. Si è, dunque, condotta un’analisi della nozione femminile nei diversi saperi ufficiali e la loro coincidenza con l’effettiva situazione della donna a ridosso tra il XVI e il XVII secolo. In seguito, si sono esaminate le passioni dei protagonisti maschili dei due play presi a riferimento ‒ con speciale attenzione al sentimento di gelosia e il legame ch’esso instaura con l’amore ‒ accompagnandole da un approfondimento sul peso occupato dalle donne all’interno della trama. Ne è emersa una chiara affinità tra le modalità dell’ansia di Othello e quella di Leontes, ansia che viene presentata come esperienza comune a molti uomini; per quanto riguarda le figure femminili ‒ in primis, Desdemona e Hermione, ma anche Emilia e Paulina ‒ si sono altresì riscontrate varie somiglianze, soprattutto rispetto alla loro assertività e all’azione redentrice che esse esercitano sugli uomini. La condizione affettiva su cui si fondano entrambe le relazioni coniugali, tuttavia, inasprisce la sofferenza dei mariti al punto che la gelosia pare essere un prodotto stesso dell’amore e non mera casualità. Nonostante i finali divergenti ‒ tragico nell’Othello, lieto nel The Winter’s Tale ‒ in entrambe le opere viene, quindi, problematizzato il matrimonio fondato sull’amore e, in generale, il rapporto uomini-donne all’interno di una società prettamente patriarcale, che proprio in quegli anni stava affrontando una «crisi d’ordine».File | Dimensione | Formato | |
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