Le staminali sono cellule dotate di un potenziale maggiore rispetto alle somatiche, ossia possiedono capacità uniche di autorinnovamento e differenziazione in vari tipi di cellule specializzate. Gli esseri umani sono riusciti, tramite l’introduzione di geni legati alla pluripotenza, a riprogrammare il destino di cellule mature riportandole allo stato di staminalità e generando così le iPSC (cellule staminali pluripotenti indotte). Il loro utilizzo ha rivoluzionato la medicina rigenerativa, offrendo nuove prospettive per la cura di malattie genetiche e altri disturbi; inoltre, a differenza delle ESC (cellule staminali embrionali), il loro uso in laboratorio risulta più semplice e meno invasivo, offrendo nuove prospettive in campo medico e per la risoluzione di problemi legati all’infertilità. E’ stata dimostrato in laboratorio che, partendo dalle iPSC, è possibile ottenere cellule germinali primordiali (PGC), ossia le staminali precursori dirette degli spermatozoi e degli ovociti. L’acido retinoico è stato impiegato per promuovere la differenziazione delle cellule germinali maschili, le quali vengono successivamente trapiantate in tubuli seminiferi di topo per la maturazione completa. Per quanto riguarda la generazione di gameti femminili, le recenti scoperte scientifiche sulla gametogenesi, hanno permesso la ricostruzione ovociti e follicoli ovarici funzionali. La ricerca sulla manipolazione delle iPSC rimane una sfida significativa dal momento che nella maggior parte dei protocolli le cellule germinali rimangono negli stadi iniziali della differenziazione; sono quindi necessarie ulteriori ricerche scientifiche per comprendere meglio la loro efficacia in tecniche di riproduzione assistita. La possibile applicazione di queste tecniche su cellule umane ha suscitato dibattiti etici, i quali vedevano come temi chiave la discussione su valori culturali e politici, preoccupazioni sulla sicurezza di questi studi e la destabilizzazione di dinamiche sociali. Più in generale la creazione e la distruzione di embrioni umani, con il fine unico di effettuare studi e ricerche, suscita non poche preoccupazioni, soprattutto in chi attribuisce ad essi un pieno status morale. Nello specifico sorgono dibattiti sui possibili utilizzi che queste tecniche di riproduzione potrebbero avere, ad esempio la riproduzione tra persone dello stesso sesso o il miglioramento di alcuni tratti genetici. Il futuro dei gameti generati tramite staminali pluripotenti indotte in laboratorio è tutt’oggi oggetto di dibattito; il loro utilizzo seppur discusso apre però le porte ad innumerevoli applicazioni terapeutiche, includendo trattamenti per individui che hanno perso la fertilità a causa di malattie o condizioni patologiche. La creazione di gameti da staminali pluripotenti indotte eliminerebbe inoltre la necessità di dover reclutare donatrici per pratiche di ricerca. Le indagini sulle iPSC e la generazione di gameti continuano a suscitare dispute e opinioni contrastanti con temi chiave la moralità e la loro regolamentazione; è dunque fondamentale un dialogo aperto e un coinvolgimento della società per affrontare le complesse questioni etiche e politiche associate a queste nuove tecnologie.

Considerazioni bioetiche sull'utilizzo di cellule staminali in campo terapeutico.

CHERFILS, BENJAMIN
2022/2023

Abstract

Le staminali sono cellule dotate di un potenziale maggiore rispetto alle somatiche, ossia possiedono capacità uniche di autorinnovamento e differenziazione in vari tipi di cellule specializzate. Gli esseri umani sono riusciti, tramite l’introduzione di geni legati alla pluripotenza, a riprogrammare il destino di cellule mature riportandole allo stato di staminalità e generando così le iPSC (cellule staminali pluripotenti indotte). Il loro utilizzo ha rivoluzionato la medicina rigenerativa, offrendo nuove prospettive per la cura di malattie genetiche e altri disturbi; inoltre, a differenza delle ESC (cellule staminali embrionali), il loro uso in laboratorio risulta più semplice e meno invasivo, offrendo nuove prospettive in campo medico e per la risoluzione di problemi legati all’infertilità. E’ stata dimostrato in laboratorio che, partendo dalle iPSC, è possibile ottenere cellule germinali primordiali (PGC), ossia le staminali precursori dirette degli spermatozoi e degli ovociti. L’acido retinoico è stato impiegato per promuovere la differenziazione delle cellule germinali maschili, le quali vengono successivamente trapiantate in tubuli seminiferi di topo per la maturazione completa. Per quanto riguarda la generazione di gameti femminili, le recenti scoperte scientifiche sulla gametogenesi, hanno permesso la ricostruzione ovociti e follicoli ovarici funzionali. La ricerca sulla manipolazione delle iPSC rimane una sfida significativa dal momento che nella maggior parte dei protocolli le cellule germinali rimangono negli stadi iniziali della differenziazione; sono quindi necessarie ulteriori ricerche scientifiche per comprendere meglio la loro efficacia in tecniche di riproduzione assistita. La possibile applicazione di queste tecniche su cellule umane ha suscitato dibattiti etici, i quali vedevano come temi chiave la discussione su valori culturali e politici, preoccupazioni sulla sicurezza di questi studi e la destabilizzazione di dinamiche sociali. Più in generale la creazione e la distruzione di embrioni umani, con il fine unico di effettuare studi e ricerche, suscita non poche preoccupazioni, soprattutto in chi attribuisce ad essi un pieno status morale. Nello specifico sorgono dibattiti sui possibili utilizzi che queste tecniche di riproduzione potrebbero avere, ad esempio la riproduzione tra persone dello stesso sesso o il miglioramento di alcuni tratti genetici. Il futuro dei gameti generati tramite staminali pluripotenti indotte in laboratorio è tutt’oggi oggetto di dibattito; il loro utilizzo seppur discusso apre però le porte ad innumerevoli applicazioni terapeutiche, includendo trattamenti per individui che hanno perso la fertilità a causa di malattie o condizioni patologiche. La creazione di gameti da staminali pluripotenti indotte eliminerebbe inoltre la necessità di dover reclutare donatrici per pratiche di ricerca. Le indagini sulle iPSC e la generazione di gameti continuano a suscitare dispute e opinioni contrastanti con temi chiave la moralità e la loro regolamentazione; è dunque fondamentale un dialogo aperto e un coinvolgimento della società per affrontare le complesse questioni etiche e politiche associate a queste nuove tecnologie.
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