Lo studio effettuato è volto a comprendere le ragioni biologiche del successo invasivo di Pennisetum setaceum, e valutare in via preliminare la capacità (e quindi gli impatti) della specie aliena invasiva di modifica dell'ecosistema. L'analisi è condotta su quattro punti principali: isotopi, micorrize, suolo e acidi grassi. Attraverso l'analisi di isotopi si vuole valutare e confrontare l'efficienza di uso idrico delle tre specie a parità di condizioni ambientali e in diversi momenti dell'anno. Alla luce della letteratura disponibile sembra che tutte e tre le specie instaurino relazioni simbiotiche con le endomicorrize. Un secondo obiettivo è quindi quello di confermare la presenza di queste simbiosi in territorio siciliano. La specie aliena può modificare i caratteri chimico-fisici del suolo e le comunità microbiche rispetto alle comunità presenti nella rizosfera delle specie autoctone. Si intende quindi valutare il contributo della specie aliena sullo stock di carbonio organico del suolo attraverso analisi del carbonio isotopico (13C). Sarà valutato il turnover del carbonio in funzione della specie. Infine la determinazione degli acidi grassi consentirà una prima valutazione sulle eventuali diversità microbiologiche, nonché, in funzione delle eventuali differenze, la possibilità di determinare i tempi e la velocità di invasione della specie aliena.

Effetti sull'invasione delle praterie mediterranee ad Hyparrhenia hirta ed Ampelodesmos mauritanicus da parte dell'aliena Pennisetum setaceum.

ADELFIO, EMANUELA
2014/2015

Abstract

Lo studio effettuato è volto a comprendere le ragioni biologiche del successo invasivo di Pennisetum setaceum, e valutare in via preliminare la capacità (e quindi gli impatti) della specie aliena invasiva di modifica dell'ecosistema. L'analisi è condotta su quattro punti principali: isotopi, micorrize, suolo e acidi grassi. Attraverso l'analisi di isotopi si vuole valutare e confrontare l'efficienza di uso idrico delle tre specie a parità di condizioni ambientali e in diversi momenti dell'anno. Alla luce della letteratura disponibile sembra che tutte e tre le specie instaurino relazioni simbiotiche con le endomicorrize. Un secondo obiettivo è quindi quello di confermare la presenza di queste simbiosi in territorio siciliano. La specie aliena può modificare i caratteri chimico-fisici del suolo e le comunità microbiche rispetto alle comunità presenti nella rizosfera delle specie autoctone. Si intende quindi valutare il contributo della specie aliena sullo stock di carbonio organico del suolo attraverso analisi del carbonio isotopico (13C). Sarà valutato il turnover del carbonio in funzione della specie. Infine la determinazione degli acidi grassi consentirà una prima valutazione sulle eventuali diversità microbiologiche, nonché, in funzione delle eventuali differenze, la possibilità di determinare i tempi e la velocità di invasione della specie aliena.
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