The correlation between fixation disparity and refractive value was assessed in a sample of 104 subjects, aged 18 to 36 years, recruited according to the refractive error. The sample was tested with the Wesson Card test by which the amount of fixation disparity in terms of associated phoria was measured. The test was offered to each subject at different distances to assess the influence of accommodation on the measurements. The test subjects were divided into 2 groups (myopic and nonmyopic) and then astigmatic and non-astigmatic. It was found that there are no statistically significant differences in associated phoria based on the refractive error; however, it is observed that some myopic subjects show associated esophoria, while this is rare in the case of nonmyopic subjects who show more associated exophoria. In general, there is an increased detection of associated exophoria in all conditions. In addition, regarding the test distance, in contrast to the increase in possible convergence in close operations, what is observed is an increase and a shift toward exodisparity.
La correlazione tra disparità di fissazione e valore refrattivo è stata valutata su un campione di 104 soggetti, con età compresa tra i 18 e i 36 anni, reclutati in base al difetto refrattivo. Il campione dei soggetti è stato sottoposto al test della Wesson Card con la quale è stata misurata l’entità della disparità di fissazione in termini di foria associata. Il test è stato proposto ad ogni soggetto a varie distanze per valutare l’influenza dell’accomodazione sulle misure. I soggetti testati sono stati divisi in due gruppi (miopi e non miopi) e successivamente astigmatici e non astigmatici. È emerso che non ci sono differenze statisticamente significative nella foria associata in base all’errore refrattivo; tuttavia, si osserva che alcuni soggetti miopi presentano un’esoforia associata, mentre ciò accade raramente per i soggetti non miopi che mostrano più exoforia associata. In generale c’è una rilevazione aumentata di exoforia associata in tutte le condizioni. Inoltre, riguardo alla distanza di test, in controtendenza all’aumento della possibile convergenza nelle operazioni ravvicinate, ciò che si osserva è un aumento ed uno spostamento verso la exodisparità.
Indagine sull’influenza dei valori di disparità di fissazione sul dato refrattivo.
MAAROUF, WISSAL
2023/2024
Abstract
La correlazione tra disparità di fissazione e valore refrattivo è stata valutata su un campione di 104 soggetti, con età compresa tra i 18 e i 36 anni, reclutati in base al difetto refrattivo. Il campione dei soggetti è stato sottoposto al test della Wesson Card con la quale è stata misurata l’entità della disparità di fissazione in termini di foria associata. Il test è stato proposto ad ogni soggetto a varie distanze per valutare l’influenza dell’accomodazione sulle misure. I soggetti testati sono stati divisi in due gruppi (miopi e non miopi) e successivamente astigmatici e non astigmatici. È emerso che non ci sono differenze statisticamente significative nella foria associata in base all’errore refrattivo; tuttavia, si osserva che alcuni soggetti miopi presentano un’esoforia associata, mentre ciò accade raramente per i soggetti non miopi che mostrano più exoforia associata. In generale c’è una rilevazione aumentata di exoforia associata in tutte le condizioni. Inoltre, riguardo alla distanza di test, in controtendenza all’aumento della possibile convergenza nelle operazioni ravvicinate, ciò che si osserva è un aumento ed uno spostamento verso la exodisparità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
893836_tesiwissalmaarouf.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.97 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.97 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/158810