Nella prima metà dell’Ottocento a Torino, come per il resto d’Italia, l’idea di musica si identificava con il melodramma, con compositori come Rossini, Bellini e Donizetti che godevano di unanime consenso tra le schiere degli uditori. Quando, nella seconda metà dell’Ottocento, si assiste alla progressiva diffusione della conoscenza della musica strumentale, quest’ultima inizialmente viene vista come antitetica al bel canto, soprattutto -ideologicamente- per la sua provenienza straniera, oltre ad essere osteggiata dal pubblico che, in un primo momento, non possedeva adeguate competenze per poterla comprendere e apprezzare. La musica strumentale, pertanto, per farsi strada necessitò di un lungo e tortuoso processo legato al compromesso di esecuzione insieme a brani del repertorio operistico. In questo lavoro si vuole far luce su questa strada nella Torino del secondo Ottocento, partendo dalla ricostruzione delle istituzioni di musica strumentale presenti in città, passando in seguito all’analisi della Società dei Concerti Popolari e concludendo infine con la Società dei Concerti di Giuseppe Depanis.

La musica strumentale nella Torino della seconda metà dell'Ottocento e la Società dei Concerti

VITERBO, EUGENIO
2022/2023

Abstract

Nella prima metà dell’Ottocento a Torino, come per il resto d’Italia, l’idea di musica si identificava con il melodramma, con compositori come Rossini, Bellini e Donizetti che godevano di unanime consenso tra le schiere degli uditori. Quando, nella seconda metà dell’Ottocento, si assiste alla progressiva diffusione della conoscenza della musica strumentale, quest’ultima inizialmente viene vista come antitetica al bel canto, soprattutto -ideologicamente- per la sua provenienza straniera, oltre ad essere osteggiata dal pubblico che, in un primo momento, non possedeva adeguate competenze per poterla comprendere e apprezzare. La musica strumentale, pertanto, per farsi strada necessitò di un lungo e tortuoso processo legato al compromesso di esecuzione insieme a brani del repertorio operistico. In questo lavoro si vuole far luce su questa strada nella Torino del secondo Ottocento, partendo dalla ricostruzione delle istituzioni di musica strumentale presenti in città, passando in seguito all’analisi della Società dei Concerti Popolari e concludendo infine con la Società dei Concerti di Giuseppe Depanis.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/158756