L'impresa familiare costituisce un'istituzione fondamentale del capitalismo italiano e di quello di altri Paesi nel mondo. È interessante analizzare tale tipologia d'impresa, poiché in essa convivono due istituti diversi tra loro, per logiche di funzionamento e finalità, ovvero l'impresa e la famiglia. Pur trattandosi di un fenomeno assai diffuso a livello internazionale, il legame tra impresa e famiglia appare notevolmente intenso nel nostro Paese, dove spicca l'antica Fabbrica della Liquirizia Amarelli. Fondata nel 1731 rappresenta, ancora oggi, grazie ai successi ottenuti nel corso degli anni, la più importante impresa operante nel mercato, non solo nel contesto locale ma anche in ambito nazionale. Proprio su di essa è stato incentrato il mio lavoro. Attraverso il racconto della storia e delle vicende familiari che hanno caratterizzato il lungo percorso imprenditoriale dell'Amarelli, ho cercato di comprendere l'importanza che ancora oggi assume quest'azienda, soprattutto per la Calabria. Grazie ai dati messi a disposizione dall'impresa, ho analizzato il marketing mix e dunque, le diverse politiche inerenti al prodotto, al packaging, al pricing, alla distribuzione e alla comunicazione. Da questa analisi ho evidenziato come l'obiettivo primario dell'azienda sia quello di offrire un prodotto di elevata qualità, ottenuto ancora oggi mediante metodiche artigianali, e di trasmettere i propri valori attraverso l'investimento culturale. L'Amarelli, infatti, rappresenta a tutt'oggi uno dei pochi esempi in Italia che ha fatto della cultura una chiave di successo determinante per lo sviluppo, la visibilità e la crescita dell'impresa stessa. In linea con questa filosofia e grazie soprattutto ad un passaggio generazionale consapevole e mirato nella figura di Pina Amarelli, l'azienda ha acquisito negli anni un crescente prestigio, ha migliorato le relazioni esterne e, allo stesso tempo, ha attenuto importanti risultati all'interno del mercato di riferimento. Il Museo della Liquirizia ¿Giorgio Amarelli¿, inaugurato nell'estate del 2001 e sul quale si focalizza l'ultimo capitolo, si pone, appunto, come testimonianza della propria memoria. Attraverso la conservazione e la valorizzazione del patrimonio industriale, dimostra una precisa volontà di utilizzare una forma di comunicazione diversa da quelle solite proposte dal marketing tradizionale. La realizzazione di un progetto così ambizioso, come il museo, ha rappresentato per l'Amarelli il coronamento di una vera ed importante svolta imprenditoriale, ma anche la massima espressione di quel binomio, a tutt'oggi inscindibile e vincente, tra impresa e cultura.

CASO DI SUCCESSO NEL FAMILY BUSINESS : LA FABBRICA DI LIQUIRIZA "AMARELLI"

CAVALLI, GIULIA
2009/2010

Abstract

L'impresa familiare costituisce un'istituzione fondamentale del capitalismo italiano e di quello di altri Paesi nel mondo. È interessante analizzare tale tipologia d'impresa, poiché in essa convivono due istituti diversi tra loro, per logiche di funzionamento e finalità, ovvero l'impresa e la famiglia. Pur trattandosi di un fenomeno assai diffuso a livello internazionale, il legame tra impresa e famiglia appare notevolmente intenso nel nostro Paese, dove spicca l'antica Fabbrica della Liquirizia Amarelli. Fondata nel 1731 rappresenta, ancora oggi, grazie ai successi ottenuti nel corso degli anni, la più importante impresa operante nel mercato, non solo nel contesto locale ma anche in ambito nazionale. Proprio su di essa è stato incentrato il mio lavoro. Attraverso il racconto della storia e delle vicende familiari che hanno caratterizzato il lungo percorso imprenditoriale dell'Amarelli, ho cercato di comprendere l'importanza che ancora oggi assume quest'azienda, soprattutto per la Calabria. Grazie ai dati messi a disposizione dall'impresa, ho analizzato il marketing mix e dunque, le diverse politiche inerenti al prodotto, al packaging, al pricing, alla distribuzione e alla comunicazione. Da questa analisi ho evidenziato come l'obiettivo primario dell'azienda sia quello di offrire un prodotto di elevata qualità, ottenuto ancora oggi mediante metodiche artigianali, e di trasmettere i propri valori attraverso l'investimento culturale. L'Amarelli, infatti, rappresenta a tutt'oggi uno dei pochi esempi in Italia che ha fatto della cultura una chiave di successo determinante per lo sviluppo, la visibilità e la crescita dell'impresa stessa. In linea con questa filosofia e grazie soprattutto ad un passaggio generazionale consapevole e mirato nella figura di Pina Amarelli, l'azienda ha acquisito negli anni un crescente prestigio, ha migliorato le relazioni esterne e, allo stesso tempo, ha attenuto importanti risultati all'interno del mercato di riferimento. Il Museo della Liquirizia ¿Giorgio Amarelli¿, inaugurato nell'estate del 2001 e sul quale si focalizza l'ultimo capitolo, si pone, appunto, come testimonianza della propria memoria. Attraverso la conservazione e la valorizzazione del patrimonio industriale, dimostra una precisa volontà di utilizzare una forma di comunicazione diversa da quelle solite proposte dal marketing tradizionale. La realizzazione di un progetto così ambizioso, come il museo, ha rappresentato per l'Amarelli il coronamento di una vera ed importante svolta imprenditoriale, ma anche la massima espressione di quel binomio, a tutt'oggi inscindibile e vincente, tra impresa e cultura.
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