Nel presente studio si è indagato un fenomeno complesso e poco approfondito nel contesto italiano: la Simulazione della malattia mentale, detta anche malingering, facendo particolare riferimento alla simulazione di sintomi conseguenti un trauma cranico. Il malingering viene definito dal DSM-5 (APA, 2013) come ¿una produzione intenzionale di sintomi fisici o psicologici falsi o grossolanamente esagerati, che si verifica in presenza di incentivi esterni¿ (APA, 2013, p. 844- 845). In questo studio si è partiti da una descrizione generale del malingering, facendo riferimento al processo valutativo, alle conseguenze in termini di costi sanitari e personali, alle questioni di natura etica che i clinici devono affrontare, e agli strumenti più riconosciuti in ambito clinico per la rilevazione. Proprio in relazione a quest'ultimo aspetto è stato messo a punto un progetto di ricerca volto ad indagare l'efficacia del Personality Assessment Inventory (PAI; Morey, 1991), e in particolar modo della Negative Distortion Scale (NDS), nel rilevare il malingering di sintomi conseguenti un trauma cranico. Per gli obiettivi di questo studio sono stati reclutati 42 studenti universitari suddivisi in modo casuale in due gruppi: onesti e simulatori. Ad entrambi è stato somministrato un ulteriore test, impiegato come strumento di supporto: Il Test of Memory Malingering (TOMM), strumento specifico per la rilevazione della simulazione di deficit di memoria. Il PAI, e in particolar modo la NDS, si sono rilevati efficaci nel rilevare la simulazione di sintomi conseguenti un trauma cranico.
Il Malingering: rilevare la simulazione di sintomi conseguenti un trauma cranico con il Personality Assessment Inventory
PITIRRA, SILVIA
2014/2015
Abstract
Nel presente studio si è indagato un fenomeno complesso e poco approfondito nel contesto italiano: la Simulazione della malattia mentale, detta anche malingering, facendo particolare riferimento alla simulazione di sintomi conseguenti un trauma cranico. Il malingering viene definito dal DSM-5 (APA, 2013) come ¿una produzione intenzionale di sintomi fisici o psicologici falsi o grossolanamente esagerati, che si verifica in presenza di incentivi esterni¿ (APA, 2013, p. 844- 845). In questo studio si è partiti da una descrizione generale del malingering, facendo riferimento al processo valutativo, alle conseguenze in termini di costi sanitari e personali, alle questioni di natura etica che i clinici devono affrontare, e agli strumenti più riconosciuti in ambito clinico per la rilevazione. Proprio in relazione a quest'ultimo aspetto è stato messo a punto un progetto di ricerca volto ad indagare l'efficacia del Personality Assessment Inventory (PAI; Morey, 1991), e in particolar modo della Negative Distortion Scale (NDS), nel rilevare il malingering di sintomi conseguenti un trauma cranico. Per gli obiettivi di questo studio sono stati reclutati 42 studenti universitari suddivisi in modo casuale in due gruppi: onesti e simulatori. Ad entrambi è stato somministrato un ulteriore test, impiegato come strumento di supporto: Il Test of Memory Malingering (TOMM), strumento specifico per la rilevazione della simulazione di deficit di memoria. Il PAI, e in particolar modo la NDS, si sono rilevati efficaci nel rilevare la simulazione di sintomi conseguenti un trauma cranico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/158716